Aspettando la maggiore età anagrafica Sicilia en Primeur, che quest’anno ha celebrato la 16ª edizione, ha già saputo ritagliarsi un posto di prim’ordine tra le manifestazioni italiane dedicate al vino e al suo territorio.
A dimostrarlo sono innanzitutto i numeri, che confermano un successo che si sta consolidando anno dopo anno: 50 produttori locali coinvolti, un centinaio di giornalisti al seguito, e ben 5 giorni di attività non stop, tra degustazioni, visite in cantina e tour culturali nei siti Unesco.
E questo perché, anche in Sicilia, il piacere del buon bere non può discostarsi con il desiderio di far conoscere un territorio sempre più vocato al turismo enogastronomico. Non a caso, l’isola è la regione più vitata d’Italia e quella cui l’Unione europea assegna le maggiori risorse per il comparto. «Il nostro obiettivo - ha detto
Alessio Planeta, presidente di Assovini Sicilia - è che l’associazione deve essere vissuta da tutti e che occorre fare tutto il necessario affinché il vino siciliano cresca. Quest’anno i tour dedicati sono stati gemellati con i siti Unesco che hanno rappresentato il filo conduttore dell’edizione 2019».
Per Assovini Sicilia, l’associazione che raggruppa 86 cantine isolane (per circa 900 etichette prodotte) e che organizza l’iniziativa, è senz’altro l’occasione per dare la possibilità di degustare in anteprima i vini dell’ultima vendemmia. Un lungo tour per la regione (i giornalisti sono stati divisi in gruppi e accompagnati nelle cantine e in visita alle località culturali), che ha vissuto le sue giornate conclusive a Siracusa, dove sono state organizzate la presentazione tecnica della nuova annata, a cura di Mattia Filippi, enologo e consulente fondatore di Uva Sapiens; tutte le degustazioni en primeur dei vini della vendemmia 2018, gestite dall’Associazione italiana sommelier, e 5 masterclass guidate dai Master of Wine attorno a queste tematiche: Vigne e vini vista mare, A spasso nel tempo, Doc Sicilia, Etna territorio in continua evoluzione, Piccole Denominazioni dalla grande storia. Parco archeologico e centri storici di Siracusa e Noto i luoghi visitati da tutti i giornalisti dopo quello lungo i diversi percorsi che hanno attraversato tutta l’isola.
A conferma della volontà di fare del vino un aggregatore delle tante opportunità turistiche della regione, alle Soste di Ulisse è stato invece affidato il compito di preparare la cena di gala tenuta nello splendido scenario del castello di Siracusa. L’associazione che raggruppa i ristoranti e gli hotel d’eccellenza in Sicilia, ha schierato alcuni dei suoi rappresentanti stellati, da Pino Cuttaia (presidente) del ristorante La Madia di Licata (Ag) e Vincenzo Candiano della Locanda Don Serafino di Ragusa, entrambi con 2 Stelle Michelin, a Tony Lo Coco del ristorante I Pupi di Bagheria, ad Accursio Craparo di Accursio Ristorante, Modica (Rg), Giovanni Santoro (Shalai Resort di Linguaglossa, nel catanese), e Martina Caruso (Signum dell’isola di Salina, nelle Eolie), oltre a Giovanni Guarnieri (Don Camillo di Siracusa).