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Si festeggia il Tiramisù Day Vendite per 4 milioni di euro a settimana

 
20 marzo 2019 | 18:40

Si festeggia il Tiramisù Day Vendite per 4 milioni di euro a settimana

20 marzo 2019 | 18:40
 

È indiscutibilmente una delle ricette italiane più conosciute e apprezzate al mondo. Parliamo del Tiramisù, piatto iconico della tradizione nostrana, al pari ormai di pasta e pizza. Domani, 21 marzo, sarà la sua giornata.

E proprio in vista di questa ricorrenza, l’Accademia del Tiramisù ha pubblicato alcuni dati riguardo il fatturato delle vendite di tiramisù nel nostro Paese. Vendite che si aggirano intorno ai 4 milioni e 200mila euro a settimana, con un acquisto medio (per porzione) che va dai 4-6 euro del Centro e del Sud, fino ai 6-7 euro del Nord Italia. La preferenza degli italiani per questo dolce è ulteriormente dimostrata dai dati diffusi da Just Eat: il tiramisù, infatti, risulta essere il dessert preferito anche per gli ordini a domicilio. Nel 2018 ne sono stati ordinati ben 18mila kg, dei quali 6.600 solo a Roma, città al primo posto della classifica, seguita da Milano con 3mila chili.

(Domani è il Tiramisù DayVendite per 4 milioni a settimana)

Per lo chef bistellato Marco Sacco, patron del ristorante Piccolo Lago di Verbania, il tiramisù sarebbe addirittura il piatto italiano più popolare al mondo: «È l’unico dolce - dice - che non è strettamente legato al territorio e alla regionalità, un elemento questo che spesso rappresenta un problema per la nostra cultura gastronomica. In Italia abbiamo pochi piatti autenticamente nazionali, pochi piatti che uniscono il Paese da nord a sud e il tiramisù è uno di questi. E tutto ciò grazie a tre ingredienti: il Mascarpone, i biscotti secchi e, soprattutto, il caffè espresso, vero cuore di questo dolce, vero segno distintivo dell’italianità e del nostro modo di essere riconoscibili e riconosciuti ovunque nel mondo».

Il tiramisù ha una storia decisamente recente: la sua invenzione risalirebbe all’inizio degli anni ’60 e a contendersi la sua paternità sono alcuni ristoranti del Veneto e del Friuli. A partire dagli anni ’80 la sua popolarità non ha conosciuti soste finendo per conquistare anche pasticceri e chef di fama mondiale. Insomma, quello che la pizza e la pasta hanno fatto in secoli di tradizione il Tiramisù lo ha fatto in trent’anni.

Negli anni il tiramisù ha potuto essere anche oggetto di variazioni e modifiche creative. Con la frutta al posto del caffè ad esempio, o con biscotti alternativi a sostituire i savoiardi, ma il classico rimane quello di sempre. Anche chef Sacco ovviamente si è cimentato con questo classico della cucina italiana e per l’occasione ha riproposto nel suo percorso di piatti iconici un suo “Tiramisù, passato, presente e futuro”, tris di versioni che giocano con il tempo.

(Domani è il Tiramisù DayVendite per 4 milioni a settimana)
Il tiramisù di Marco Sacco

Il passato è facile da riconoscere: si incontra sottoforma di soffice crema al mascarpone, cacao e savoiardi appena sfornati. Dal classico si passa alla formula più audace: così il presente riproduce una crème brûlée, una schiuma di caffè e una sottile cialda di cacao sottile e croccante. Sopra regna un sorbetto di mascarpone, che cede il ruolo di protagonista lasciando spazio alla ricetta del piatto. Arriviamo alla visione futurista: un morbido cioccolatino pronto a condensare, ma anche a sprigionare i sapori di questo grande classico.

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