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Olio extravergine di oliva: un italiano su due non conosce i benefici

Un'indagine dell'Istituto nutrizionale Carapelli-Fondazione Ets rivela che il 46% degli italiani, poco meno della metà, ignora i benefici dell'olio extravergine di oliva, usato spesso in quantità insufficienti

 
21 novembre 2024 | 08:30

Olio extravergine di oliva: un italiano su due non conosce i benefici

Un'indagine dell'Istituto nutrizionale Carapelli-Fondazione Ets rivela che il 46% degli italiani, poco meno della metà, ignora i benefici dell'olio extravergine di oliva, usato spesso in quantità insufficienti

21 novembre 2024 | 08:30
 

Un'indagine dell'Istituto nutrizionale Carapelli-Fondazione Ets, presentata all'Università degli studi di Milano, ha rivelato che il 46% degli italiani non conosce i benefici dell'olio extravergine di oliva (evo). Nonostante sia un caposaldo della Dieta mediterranea, il 35% degli intervistati utilizza meno di due cucchiai al giorno, ben al di sotto dei 3-4 cucchiai consigliati dagli esperti per un apporto ottimale di nutrienti. La ricerca, intitolata “Effetti benefici dell'olio extra vergine di oliva: meccanismi molecolari coinvolti”, è stata il fulcro della conferenza “Olio d'oliva: quando la scienza è da servire a tavola”. I dati emersi sottolineano che le diete arricchite con evo ad alto contenuto di polifenoli favoriscono un profilo metabolico più sano, contribuendo a prevenire malattie legate all'invecchiamento e all'obesità.

Olio extravergine di oliva: un italiano su due non conosce i benefici

Gli italiani sottovalutano i benefici dell'olio extravergine di oliva

Olio evo, l'importanza di una corretta informazione

Durante la conferenza, esperti e rappresentanti delle istituzioni hanno evidenziato l'urgenza di sensibilizzare i consumatori attraverso una comunicazione scientificamente rigorosa e accessibile. Si è discusso di interventi mirati, come una migliore etichettatura, l'inclusione dell'educazione alimentare nei programmi scolastici e la formazione specifica per i medici di base. «Questi risultati - ha commentato il professor Enzo Nisoli dell'Università di Milano - rappresentano un punto di partenza per nuove ricerche, fondamentali per ampliare le conoscenze sui benefici dell'evo e incentivare un'adesione più consapevole alla dieta mediterranea».

Perché usare più olio extravergine di oliva?

L'olio evo è molto più di un semplice condimento: grazie alla sua ricchezza in polifenoli e acidi grassi monoinsaturi, svolge un ruolo cruciale nella prevenzione di malattie cardiovascolari, metaboliche e neurodegenerative. Studi recenti dimostrano che il consumo regolare di olio evo riduce i livelli di colesterolo cattivo (Ldl) e migliora quelli di colesterolo buono (Hdl), favorendo la salute del cuore. Inoltre, i polifenoli presenti nell'olio extravergine agiscono come potenti antiossidanti, contrastando lo stress ossidativo e rallentando i processi di invecchiamento cellulare. Questo lo rende un alleato fondamentale nella prevenzione di malattie croniche e degenerative, inclusi alcuni tipi di tumori.

Altri benefici dell'olio extravergine di oliva

Oltre ai benefici metabolici e cardiovascolari, l'olio evo ha effetti positivi anche sulla salute intestinale: i suoi composti bioattivi aiutano a mantenere un microbiota equilibrato, favorendo la digestione e il benessere generale. È anche un toccasana per il sistema immunitario, grazie alle sue proprietà antinfiammatorie. Infine, il suo utilizzo in ambito cosmetico non è da sottovalutare: l'olio evo idrata e protegge la pelle, contribuendo a prevenire la secchezza e a migliorare l'elasticità. È quindi un ingrediente prezioso non solo in cucina, ma anche nella cura quotidiana del corpo.

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