Battuta di manzo di razza Fassona, caki, noci, stracciatella di burrata (Daniele Turco al Gritti Palace
riporta la tradizione veneziana in tavola)
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Caprese con sorbetto al mosto, namelaka al cioccolato, caramello, aceto balsamico ridotto (Daniele Turco al Gritti Palace
riporta la tradizione veneziana in tavola)
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Filetto di branzino, frutti di mare e cime di rapa (Daniele Turco al Gritti Palace
riporta la tradizione veneziana in tavola)
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Insalata di granseola con olio e limone, crema di cavolfiore e caviale Sevruga (Daniele Turco al Gritti Palace
riporta la tradizione veneziana in tavola)
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Ovetto di montagna barzotto, spinacino fresco, crema di porri e castraure (Daniele Turco al Gritti Palace
riporta la tradizione veneziana in tavola)
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Ravioli del suolo con tartufo nero, formaggio monteveronese e burro di malga (Daniele Turco al Gritti Palace
riporta la tradizione veneziana in tavola)
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(Daniele Turco al Gritti Palace
riporta la tradizione veneziana in tavola)
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riporta la tradizione veneziana in tavola)
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(Daniele Turco al Gritti Palace
riporta la tradizione veneziana in tavola)
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riporta la tradizione veneziana in tavola)
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Daniele Turco (Daniele Turco al Gritti Palace
riporta la tradizione veneziana in tavola)
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(Daniele Turco al Gritti Palace
Rinasce la raffinatezza veneziana a tavola)
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(Daniele Turco al Gritti Palace
Rinasce la raffinatezza veneziana a tavola)
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Dom Pérignon P2 2000 (Daniele Turco al Gritti Palace
Rinasce la raffinatezza veneziana a tavola)
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Dom Pérignon Rosé 2008 (Daniele Turco al Gritti Palace
Rinasce la raffinatezza veneziana a tavola)
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Dom Pérignon Brut 2009 (Daniele Turco al Gritti Palace
Rinasce la raffinatezza veneziana a tavola)
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Daniele Turco e Paolo Lorenzoni (Daniele Turco al Gritti Palace
Rinasce la raffinatezza veneziana a tavola)
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Rinasce la raffinatezza veneziana a tavola)
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Rinasce la raffinatezza veneziana a tavola)
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Rinasce la raffinatezza veneziana a tavola)
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Rinasce la raffinatezza veneziana a tavola)
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Rinasce la raffinatezza veneziana a tavola)
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Rinasce la raffinatezza veneziana a tavola)
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Rinasce la raffinatezza veneziana a tavola)
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L'hotel storico della Serenissima si reinventa e decide di muovere le leve giuste per valorizzare la sua accoglienza: una nuova filosofia gastronomica che esce dagli stereotipi della ristorazione d'albergo prima di tutto.
Ma soprattutto un menu creato per raccontare la tradizione culinaria della Laguna, mixandolo naturalmente con gli elementi della cucina contemporanea e puntando sulla raffinatezza che nei secoli è stata il simbolo di Venezia. Questo sguardo innovativo, ma con un forte ancoraggio alla storia che si percepisce in ogni angolo dell'albergo, è quello dell'executive chef
Daniele Turco, capace di fondere le proprie origini venete ad un respiro di più ampio raggio.
Daniele Turco
Quello che insomma è da sempre un punto di riferimento per l'alta ospitalità veneziana, espressione di raffinatezza grazie anche al meticoloso restauro che ha fatto di una struttura un tempo obsoleta un esempio di efficenza e servizio di altissimo livello, ora potrà proporre ai suoi ospiti, con il menu autunno-inverno, quella che la stessa struttura definisce un'"esperienza di gusto dalle infinite sfaccettature". Interessante a questo proposito percorrere le fasi della realizzazione dei piatti di Turco. Prima la selezione delle materie prime, scelte in base a freschezza e stagionalità, e ovviamente in base alla disponibilità dei produttori locali e non. I rifornimenti avvengono tra gli orti di S. Erasmo o al mercato del pesce di Rialto, fino ad eccellenze nazionali e internazionali come quelle fornitegli dal Pastificio Felicetti.
Poi si passa dalla spesa alla cucina, e qui Turco segue prima di tutto il suo motto: «Coniugare senza mai coprire i sapori», quindi sì accostamenti inediti o intriganti giochi di consistenze, seguendo le ultime novità in fatto di cottura e ovviamente l'estro creativo che mai deve mancare, ma tutto questo sempre senza tradire l'autenticità dei sapori.
Filetto di branzino, frutti di mare e cime di rapa
«La cucina è in continua evoluzione ed io sono convinto che la creatività vada stimolata continuamente; così ogni giorno cerco di fare meglio del giorno precedente, sforzandomi di sperimentare e creare nuovi concept, senza rinnegare le mie radici gastronomiche. Se dovessi scegliere un ingrediente oggi direi l’asparago, ma domani potrebbe essere il carciofo o il pisello e così via; mi piace quando arrivano le primizie, sono il segno del passaggio del tempo e l’occasione di anno in anno per misurarsi in nuove preparazioni».
L'offerta del ristorante del Gritti Palace si riversa anche negli altri spazi conviviali della struttura. La The Gritti Terrace, dove dalle 12.00 alle 18.00 viene servito un menu colazione, leggero e intrigante, con vista sul Canal Grande; il Bar Longhi, un ambiente intimo dove gustare cocktail e una selezione di piccole proposte salate e dolci; chicca della ristorazione interna, la Gritti Epicurean School, che sotto la guida del cuoco offre la possibilità al pubblico di ricevere una lezione per scoprire i segreti e gli ingredienti della cucina del Gritti Palace. Gruppi limitati di ospiti possono imparare a cucinare in un ambiente all'insegna dell'eleganza e dell'efficienza, dove si possono anche consumare pranzi e cene in privato.
Da non dimenticare, altro plus per un hotel che arriva all'ottantina di camere (per lo più suite), la presenza costante di un cuoco anche la notte, così da avere per 24 ore la certezza di poter consumare dei pasti caldi. Una scelta voluta fortemente dall'attuale direttore dell'hotel, Paolo Lorenzoni, che dopo avere gestito la ristrutturazione dell'albergo e aver potenziato tutti i servizi per una clientela internazionale di alto profilo (il 60% degli ospiti è americano o britannico), ha deciso di valorizzare anche la cucina, così da fare del Gritti una punta di diamante dell'ospitalità della The Luxury Collection del gruppo
Marriott.
Daniele TurcoTrevigiano, classe 1970, Turco parte dalle proprie radici venete e le mixa con quei ricordi tratti dai suoi viaggi e dalle esperienze maturate in ristoranti nei cinque continenti. Nel suo percorso, inframezzato da continui aggiornamenti, Daniele ha recentemente avuto modo di lavorare con grandi nomi della cucina, quali Carlo Cracco, i fratelli Cerea, Matteo Baronetto, Vittorio Fusari del Pont de Ferr di Milano, passando per Essenza di Eugenio Boer (neo stella Michelin), L’Erba del Re di Luca Marchini a Modena, il Grano di Pepe di Rino Duca a Rivarino, per spingersi anche oltralpe, all’Assiette Champenoise di Arnaud Lallement.
Per informazioni:
www.thegrittipalace.com