Alfonso Pecoraro Scanio incontra Carlo Verdone, che aderisce alla campagna #pizzaUnesco, l'Arte dei pizzaiuoli napoletani candidata a Patrimonio immateriale dell'Unesco. Più vicino il traguardo di 2 milioni di firme.
Continua il lavoro "a tappeto" di
Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della
Fondazione UniVerde, nel raccogliere adesioni alla petizione mondiale #pizzaUnesco, lanciata a sostegno dell'iscrizione dell'Arte dei pizzaiuoli napoletani nella lista rappresentativa del Patrimonio culturale immateriale dell'Unesco.
Alfonso Pecoraro Scanio e Carlo Verdone
L'incontro e la firma del noto attore e regista romano è avvenuta all'Università degli Studi di Roma "Tor Vergata", in occasione del conferimento a Verdone del dottorato honoris causa in Beni culturali e territorio. L'ex ministro delle Politiche agricole e docente in turismo sostenibile presso l'ateneo della capitale, si è intrattenuto con
Carlo Verdone che ha aderito con entusiasmo alla campagna #pizzaUnesco.
Dichiarandosi inoltre un convinto sostenitore dell'Arte dei pizzaiuoli napoletani, Verdone ha lanciato il suo personale augurio di successo della candidatura italiana,
in vista dell'imminente voto decisivo da parte del comitato che si riunirà in sessione sull'isola di Jeju, in Corea del Sud, dal 5 all'8 dicembre.
«L'adesione di Carlo Verdone, uno tra i maggiori artisti italiani contemporanei - dichiara Pecoraro Scanio - conferma la popolarità della campagna #pizzaUnesco. L'Italia è la culla di eccellenti tradizioni che abbracciano tutti i campi delle arti e che rappresentano la nostra più grande ricchezza, dal cinema all'Arte dei pizzaiuoli napoletani. Ringrazio Verdone per la sua adesione, è meraviglioso ricevere un così largo consenso a questa che è già la campagna più popolare della storia delle candidature Unesco».
La petizione #pizzaUnesco, intanto, vola verso
2 milioni di firme da tutto il mondo.