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#pizzaUnesco, svelati i 10 finalisti C’è un'italiana trapianta a Melbourne

 
09 ottobre 2017 | 15:49

#pizzaUnesco, svelati i 10 finalisti C’è un'italiana trapianta a Melbourne

09 ottobre 2017 | 15:49
 

Vanno dalla Campania agli Usa, passando per i Paesi Bassi, i dieci finalisti del contest #pizzaUnesco, organizzato da Mysocialrecipe. Tra i magnifici dieci, anche una lady italiana con la sua pizzeria a Melbourne.

Nato per sostenere la candidatura Unesco dell’arte del pizzaiolo napoletano come Patrimonio Immateriale dell’Umanità, il contest, alla sua seconda edizione, ha registrato quasi il triplo delle partecipazioni rispetto allo scorso anno e un’importante presenza estera, con 373 pizze complessivamente in gara. E ora, dopo la selezione dei top10, si prepara a decretare il vincitore nella finale live che si svolgerà la mattina del 14 novembre a Napoli, presso il Mulino Caputo, mentre la premiazione si terrà la sera presso il chiostro del Cinquecento di Palazzo Caracciolo MGallery by Sofitel.

(#pizzaUnesco, svelati i 10 finalisti C’è anche una donna “australiana”)

Qualità, creatività e originalità, insieme al rispetto dei requisiti tipici della pizza napoletana: questi i principi alla base del contest, che ha riunito sul web estrosi e talentuosi pizzaioli da tutto il mondo per celebrare un autentico simbolo del made in Italy. Provengono infatti da 24 Paesi, tra cui Stati Uniti, Canada, Australia, Cina, Corea, Kenya, Russia, Kuwait, Cile, Argentina, Uruguay, Olanda, Marocco, Colombia, Norvegia, Belgio, Romania, Ungheria, Polonia, Austria, Grecia e naturalmente Italia, i 232 protagonisti di questo goloso viaggio virtuale, ideato a sostegno della candidatura Unesco che sarà valutata il prossimo dicembre a Seul. Forte la componente estera (35 pizzaioli) e quella rosa, con 28 pizzaiole (di cui 4 straniere) che hanno registrato le loro creazioni più originali sul sito www.mysocialrecipe.com, la prima piattaforma che certifica temporalmente la paternità di una ricetta e che quest’anno ospita tra le pizze in gara anche quelle realizzate da quattro pizzaioli non vedenti. Ciò a dimostrazione dell’importante messaggio sociale e dell’alto valore culturale che riveste la pizza con il suo linguaggio universale, in grado di appassionare sempre più donne.
   
Ma a contendersi il titolo di vincitore della seconda edizione del #pizzaUnesco contest saranno solo dieci pizzaioli con le loro idee giudicate dalla prestigiosa commissione presieduta da Enzo Vizzari e composta da Allan Bay, Giorgio Calabrese, Eleonora Cozzella, Fiammetta Fadda e Scott Wiener. Si va dall’unica donna finalista, italiana d’origine ma trapiantata a Melbourne, al titolare di una delle 14 pizzerie centenarie di Napoli, che porta avanti con grande passione ciò che il nonno iniziò nel 1916; dal pizzaiolo creativo di Rotterdam, che nasce film-maker per diventare pizza chef, a quello napoletano emigrato nella Grande Mela per creare un vero e proprio tempio della pizza napoletana nel Greenwich Village.

Ecco i finalisti con le rispettive creazioni presentate:
  1. Giovanna Alberti (Melbourne, Australia) con pizza Marina. Oggi è Head Chef presso la Woodstock Pizzicheria;
  2. Gennaro Battiloro (Lucca, Italia) con pizza Sensazioni. Anima della pizzeria “La Kambusa” di Massarosa.
  3. Raffaele Bonetta (Napoli, Italia) con pizza Ottospek. Al forno della pizzeria “Ciarly”.
  4. Salvatore Grasso (Napoli, Italia) con pizza 1916, un numero che ha segnato i 100 anni di attività della pizzeria “Gorizia”.
  5. Ciro Iovine (New York, Usa) con pizza Summer. Nel Greenwich Village ha aperto la pizzeria “Song ‘e Napule”.
  6. Vincenzo Onnembo (Rotterdam, Paesi Bassi) con pizza del Padron. Nel 2016 avvia il progetto “Old Scuola”, dove oggi è pizza chef e storyteller.
  7. Francesco Pone (Napoli, Italia) con pizza Terra Antica. Al momento protagonista a “Pizzeria 18 Archi”.
  8. Carlo Sammarco (Napoli, Italia) con pizza Fior di zucca e alici. Titolare della “Carlo Sammarco 2.0” ad Aversa (Caserta);
  9. Clemente Valentino (Forlì, Italia) con pizza Veggie;
  10. Giuseppe Vitiello (Caserta, Italia) con pizza Doppia. Oggi è impegnato nella pizzeria “La Loggetta” (Caserta).

È partito quindi il conto alla rovescia per conoscere il vincitore, ma intanto sono stati resi noti i pizzaioli che hanno conquistato quattro delle undici menzioni speciali previste dalla gara e assegnate dai partner di Mysocialrecipe:

  • Menzione La Fiammante per la “Migliore pizza al pomodoro” a Giuseppe Vesi della pizzeria “Pizza Gourmet” (Napoli) per la pizza “Fantasia di colori e sapori";
  • Menzione Fic (Federazione italiana cuochi) per la “Pizza Chef - Migliore pizza per l’originalità degli ingredienti” a Mauro Autolitano della “Pizzeria Totò e i Sapori" di Acerra (Napoli) per la “Pizza Tiziano bis”;
  • Menzione Ferrarelle per la “Migliore pizza per l’impasto” a Giuseppe Pignalosa della pizzeria “Le Parùle di Ercolano” (Napoli) per la pizza “La mia Nerano”;
  • Menzione Slow Food per la “Pizza Slow - Migliore pizza per la territorialità” a Francesco Capece della “Locanda dei Feudi 2.0” di Filetta (Salerno) per la “Marinara dell’alleanza”.

Saranno svelati invece a breve gli altri sette premi speciali: “Migliore pizza per gli aspetti nutrizionali” (a cura di Legambiente); “Pizza più letta sul web” (a cura di Mysocialrecipe); “Miglior abbinamento Vino - Pizza” (a cura dell'Associazione italiana sommelier); “La pizza è anche fritta” (a cura del network nazionale Italia a Tavola); “Pizza senza glutine” (a cura della rivista Ristorazione Italiana); “Una pizza per rinascere” (Luciano Pignataro Wine Blog); “Pizza funzionale e alternativa di Nip Food” (Nazionale italiana pizzaioli).

Il contest ha il patrocinio di presidenza del Consiglio dei Ministri, ministero delle Politiche Agricole e Forestali, Regione Campania, Comune di Napoli, Città Metropolitana, Camera di Commercio, Legambiente, Fondazione Univerde, Associazione italiana sommelier e EcoMuseo della Dieta mediterranea di Pioppi, ed è sostenuto da Ferrarelle, La Fiammante, Molino Caputo, Olitalia, Sorì, come main sponsor, e dal Consorzio del Parmigiano Reggiano come sponsor. La fase live di novembre è sostenuta da Event Planet Food, Fondazione Birra Moretti, Gi.Metal e Scugnizzo Napoletano. I partner sono la Federazione italiana cuochi, la Nazionale italiana pizzaioli e l'Associazione pizzaioli napoletani. Mediapartner dell’iniziativa Il Mattino, Alice Tv e Marco Polo, Luciano Pignataro Wine&Food Blog, Il Cuoco, Italia a Tavola, Pizza e Pasta, Ristorazione Italiana Magazine, Sala&Cucina e Malvarosa.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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