Alla bracciante Paola Clemente, morta di fatica nelle campagne pugliesi nel 2015, è stata dedicata la sala del piano nobile del ministero delle Politiche agricole. Rappresenta «una responsabilità e un impegno per il futuro. Dobbiamo costruire ancora un passo in avanti sui diritti del lavoro nei campi ma abbiamo la consapevolezza che in questi due anni sono stati fatti passi importanti per la tutela dei diritti dei lavoratori e per la tutela delle imprese oneste».
(foto: Ansa)
A dire questo è stato il ministro delle Politiche agricole
Maurizio Martina, in occasione dell'inaugurazione della sala, appunto, Paola Clemente, al terzo piano del Mipaaf. Durante l'inaugurazione, erano presenti la presidente della Camera Laura Boldrini e il marito della lavoratrice pugliese, Stefano Arcuri, insieme a parlamentari, sindacati e forze dell'ordine.
«Abbiamo voluto dedicarle lo spazio dove si tengono le riunioni delle filiere agroalimentari - ha detto il ministro Martina, abbracciando il vedovo della bracciante - perché la battaglia contro lo sfruttamento e il lavoro nero chiama ognuno alla responsabilità. "Mai più tragedie come la nostra", ci ha chiesto anche ieri Stefano Arcuri, suo marito. Per dare una risposta forte abbiamo approvato e stiamo attuando la nostra
legge contro il caporalato. In queste prime settimane di applicazione si vedono alcuni segnali positivi, a partire dalla crescita dei contributi previdenziali agricoli e all'emersione del nero. Ma una legge non basta. Serve un impegno quotidiano a tutti i livelli».
Accanto alla targa alla memoria della Clemente, il ministro Martina ha annunciato una borsa di studio annuale. «Grazie al Crea - Consiglio per la ricerca economica in agricoltura - ha concluso il Ministro - daremo un assegno annuale per lo studio e la ricerca in tema di diritto del lavoro agricolo nei campi per garantire un monitoraggio delle legge di contrasto al caporalato. Dobbiamo contrastare in ogni modo la cultura dell'avidità, che genera lo sfruttamento e che dà vita al caporalato. Anche per questo abbiamo deciso con il nostro ente Crea di istituire un assegno di ricerca annuale alla memoria di Paola Clemente La nostra battaglia per la legalità continua».