«Sono gli ormoni». Quante volte, soprattutto in età adolescenziale, ci siamo sentiti dire così come giustificazione a sbalzi d'umore. Ed effettivamente c'è un fondamento scientifico a questa affermazione che incide anche su altri aspetti della vita quotidiana. Ne ha parlato Andrea Lania, docente di Endocrinologia presso Humanitas University e responsabile dell'Unità operativa di Endocrinologia dell'ospedale Humanitas in un articolo pubblicato su Humanitas Salute che qui riportiamo integralmente.
Quello che c'è da sapere sulla relazione tra sbalzi d'umore e alimentazione
Le variazioni ormonali impattano anche sull'alimentazione?
Le variazioni ormonali hanno un impatto sull'umore con conseguenze anche sull'alimentazione? «A fronte di carenza o eccessi dei livelli di alcuni ormoni, l'umore può certamente risentirne e anche la dieta potrebbe subire qualche ripercussione» risponde Andrea Lania. Un esempio riguarda proprio la tiroide: «L'eccesso di ormone tiroideo può rendere il paziente più ansioso e irritabile mentre in caso di ipotiroidismo, quindi con deficit di ormone tiroideo, il soggetto può essere più apatico e in presenza di una forma di depressione questa può essere accentuata» ricorda il professor Lania. Dalla tiroide al surrene: «L'eccesso di cortisolo può comportare una flessione del tono dell'umore fino all'insorgenza di episodi psicotici».
«Modificandosi l'umore anche le abitudini alimentari potrebbero cambiare. Le variazioni possono essere diretta conseguenza delle modificazioni dell'umore, per esempio il paziente potrebbe cominciare a mangiare più del necessario, o semplicemente dell'alterazione ormonale, per esempio in caso di ipertiroidismo potrebbe aumentare il senso di fame», sottolinea il professore.