La tutela dell'agroalimentare made in Italy fa un passo in avanti, lo ha dimostrato il governo puntando attenzione sull'etichettatura del grano, avendo assicurato di voler comunicare a Bruxelles l'intenzione di introdurre in etichetta l'origine della materia prima.
«Mi fa piacere che si stia compiendo un altro significativo passo verso una maggiore tutela del Made in Italy. D'altronde, in Italia la pasta è alimento identitario, parla della nostra cultura, del nostro stile di vita, delle nostre abitudini a tavola, però poi dobbiamo anche dimostrare in concreto di essere dalla parte dei nostri produttori e dei consumatori».
Questo il commento del senatore Dario Stefàno, capogruppo (misto) in commissione Agricoltura al Senato, a seguito della notizia sul decreto che il Governo invierà il prossimo venerdì a Bruxelles, come annunciato da Renzi, con cui si dispone l'introduzione dell'obbligo in etichetta dell'origine della materia prima per la filiera grano-pasta.
«Proprio qualche giorno fa - conclude Stefàno - al Question Time in Senato, avevo chiesto al Ministro Martina di sviluppare strumenti e misure per difendere il Made in Italy dalla massiccia importazione di grano verso l'Italia, dopo i fatti accaduti al porto di Bari. Il governo ha tenuto fede all'impegno assunto e con il decreto sull'obbligo di etichetta in origine ha dimostrato finalmente di avere orecchio».