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“La gioia del riordino in cucina” I consigli domestici di Roberta Schira

Un libro che vuole essere guida per organizzare gli spazi attorno ai fornelli, da pentole e stoviglie a valori come la convivialità. Tra i consigli dell'esperta, imparare a gestire le scorte e riciclare il più possibile

 
12 ottobre 2016 | 15:11

“La gioia del riordino in cucina” I consigli domestici di Roberta Schira

Un libro che vuole essere guida per organizzare gli spazi attorno ai fornelli, da pentole e stoviglie a valori come la convivialità. Tra i consigli dell'esperta, imparare a gestire le scorte e riciclare il più possibile

12 ottobre 2016 | 15:11
 

Poiché la cucina è il cuore emozionale della casa e il nutrirsi tocca la parte più profonda e antica di noi, il percorso del riordino deve partire dalle emozioni. Per restituirci il piacere di abitare la cucina e, nello stesso tempo, la nostra anima. Questo il punto di partenza per affrontare il nuovo libro di Roberta Schira, “La gioia del riordino in cucina”.



Roberta Schira è una delle firme più autorevoli della critica gastronomica in Italia e in questo libro unisce le sue due grandi passioni: la cucina e la psicologia. Era l’unica in grado di raccogliere la sfida del riordino in questa stanza, vero e proprio luogo dell’anima e degli affetti, così importante nella nostra cultura e negli eventi che segnano la nostra vita. Roberta ci apre le porte della sua cucina e delle molte altre che ha avuto modo di visitare per piacere e per lavoro, dal monolocale al ristorante stellato.

Forte di questi esempi, spiega come programmare, organizzare e riordinare tutti quegli oggetti e strumenti che abitano il cuore della casa. Dal frigorifero alla dispensa, dai pensili alla pattumiera: attraverso una serie di accorgimenti ispirati alla psicologia come all’economia domestica, l’autrice dimostra che dal buon ordine inizia il vero cambiamento di noi stessi. Perché la cucina è la stanza più importante della casa, in ogni civiltà del mondo. E perché in fondo gli esseri umani non si sono mai ritrovati la sera davanti a un guardaroba, ma davanti a un focolare sì.

«Sono tantissime le persone che ringraziano Marie Kondo e Il magico potere del riordino per aver cambiato loro la vita: tra esse ci sono anch'io. Mi sono accorta, però, che nel libro della Kondo mancava quasi completamente uno spazio: la cucina, la stanza in cui esprimo la mia passione per tutto ciò che ruota intorno al cibo - la convivialità, la condivisione, la cura di sé attraverso la cura degli altri. Il disordine in cucina è la spia e il veicolo di piccoli disagi e di malesseri diffusi, per non parlare dei famigerati disordini alimentari. E invece la cucina, se facciamo pace con lei, ci ama e ci aiuta ad amare meglio».

Roberta Schira

Roberta Schira (Foto: Anna Lopopolo)

Il nesso riordino/gioia
Riordinare in cucina è un passo più profondo verso un’evoluzione personale e un miglioramento del rapporto con il cibo e con gli abitanti della cucina. Per farlo con successo bisogna partire dalle proprie emozioni considerandole come filo conduttore di questo “viaggio”. Riordinare in cucina significa spesso mettere fine a disturbi alimentari di ogni tipo, chiudere con il passato e capire realmente da che parte ci piace di più stare, se seduti a tavola aspettando il cibo o dall’altra parte della barricata a lavorare con pentole e fornelli.

La gioia (dalla parola sanscrita “yuj” da cui deriva anche yoga=unione dell’individuo con lo spirito universale) che si prova di fronte a una cucina viva e ordinata che esprime in pieno la nostra personalità è, in un certo senso, la connessione tra l’umano e il celeste e degli uomini tra loro: una dimensione sacra che si è persa nel tempo, soprattutto nella cultura occidentale.

Per riordinare la propria cucina è necessario passare attraverso tre stadi
Motivazione e Consapevolezza
Motivazione, perché prima di tutto bisogna essere convinti di voler cambiare, e Consapevolezza che a un reale cambiamento del rapporto con la nostra cucina segue un cambiamento nei rapporti con gli altri oltre che con il cibo.

Purificazione e Imprinting
Purificazione, perché la nostra cucina deve fare tabula rasa; una pulizia totale per spazzare via le vecchie convinzioni insieme alle vecchie pentole; nella pulizia mentale e fisica gli oggetti prendono casa negli spazi che noi affidiamo loro. È come l’Imprinting per un cucciolo. Se ci concentriamo ogni volta che destiniamo un oggetto a uno spazio emotivo, quello gli apparterrà e noi lo ritroveremo ogni volta.

Celebrazione, Gioia, Armonia
Celebrazione, infine, della nostra nuova vita in una cucina che ha fatto proprie tutte le regole del riordino: siamo pronti per provare un sentimento di Gioia in Armonia con il mondo.

Roberta Schira
Roberta Schira (Foto: Anna Lopopolo)

Qualche prezioso suggerimento tratto dal libro
  • Fate pulizia: prima di iniziare a riordinare, spazzate via i rifiuti mentali.
  • Fotografate la vostra cucina prima di riordinarla. Noterete dettagli che prima vi erano sfuggiti.
  • Dipingete o rinfrescate la vostra cucina.
  • Iniziate la pulizia creando un detergente personalizzato al quale aggiungerete il vostro olio essenziale preferito.
  • Riordinate la cucina pensando al piacere di stare a tavola.
  • La cucina deve diventare la stanza della complicità di tutti coloro che la vivono. È infatti il luogo della convivialità e dell’esperienza dei cinque sensi condivisa.
  • Tipi di cucine e tipi umani: cercate di individuare il vostro profilo: Mono-Mela (acquistate un oggetto/cibo per volta solo quando vi serve) o Scoiattolo (sentite lo stimolo di cercare e accumulare oggetti e cibo per il futuro)? Miportoavanti (siete una persona organizzata e ordinata, rigorosa ed emotivamente controllata che compie gesti precisi, mirati e composti anche quando fa la spesa) o Rimandista (fa acquisti a caso, ripone i cibi nella dispensa senza un ordine preciso e rimanda fino a quando si trova senza le cose necessarie)?
  • Imparate a gestire al meglio le scorte, per non rimanere mai senza: senza ingredienti o senza spazio.
  • Riordinate la cucina in quattro aree, corrispondenti ai quattro elementi: aria, acqua, terra e fuoco. Sarà più facile associare ogni oggetto e ogni cibo alla sua area di riferimento e vi tornerà utile anche quando farete la spesa e riporrete gli oggetti acquistati.
  • Chiedete a chi condivide la cucina con voi di annotare ciò che sta finendo o ciò che è finito. Sarà più semplice gestire la vostra routine in cucina
  • Ricordate la Regola del due: mai tenere in dispensa più di due confezioni per ogni prodotto. È perfettamente inutile.
  • Raggruppate gli utensili in base all’uso che dovete farne e non ammucchiateli.
  • Riciclate, riciclate, riciclate. Ne beneficierete sia voi, sia l’ambiente che vi circonda.
  • Usate il Metodo dei quattro scatoloni: suddividete gli oggetti da conservare che possono essere messi in vendita; da barattare; da regalare, e gli imballaggi riciclabili che possono essere destinati alla raccolta differenziata.
  • Seguite la Regola del mese e del limbo: create uno spazio fisico e temporale, uno scatolone nel quale riporrete gli oggetti di cui pensate di liberarvi. Se dopo un mese non vi sono venuti in mente e non li avete usati significa che potete buttarli, regalarli o riciclarli.
  • Una volta riordinato seguite la regola dei sette minuti: date una veloce sistemata ogni giorno a ogni area di riferimento. Vi porterà via solo sette minuti.

Per informazioni: www.robertaschira.it

Titolo: La gioia del riordino in cucina
Autore: Roberta Schira
Editore: Vallardi
Pagine: 126
Prezzo: 12,90 €

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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