Impegno, determinazione, concentrazione, preparazione. Gli ingredienti c’erano tutti per affrontare la finale mondiale del Global Chefs Challenge. La competizione indetta dalla WorldChefs disputatasi a Salonicco, in Grecia, che ha visto protagonisti, in rappresentanza del Sud-Europa, gli chef della Nazionale italiana cuochi Cristian Spagnoli e Salvatore Canargiu.
Una grande performance quella degli chef azzurri Spagnoli e Canargiu, che hanno gareggiato rispettivamente nella categoria senior e junior. Per questa volta niente podio, si torna a casa però con la consapevolezza di aver dato il massimo.
Salvatore Canargiu e Cristian Spagnoli
«C’è un po’ di rammarico - ha dichiarato lo chef Cristian Spagnoli, che per la conquista del titolo “Global Chefs Challenge Champion” ha sfidato 19 concorrenti provenienti da tutto il mondo, realizzando un menu da quattro portate in cinque ore - ma nessun rimpianto. È stata un’esperienza incredibile e interessante, dal punto di vista professionale la migliore per me ad oggi. Abbiamo fatto il possibile, rispettando il regolamento e la tabella di marcia. Tutto è stato positivo e siamo soddisfatti del lavoro svolto, un ulteriore passo in avanti verso la conquista del podio».
Soddisfatto anche il coach
Pierluca Ardito, che ha sostenuto e curato la preparazione dello chef Spagnoli e a Salonicco ha ricoperto anche il prestigioso ruolo di giudice nella gara “Global Pastry Chefs Challenge”. «Il livello era alto, tutti i concorrenti in gara erano molto preparati - ha spiegato Ardito - e anche l'Italia, con Spagnoli, ha dato prova di grande determinazione, organizzazione del lavoro, rispetto del regolamento e perfetta esecuzione delle tecniche di cucina. La conferma di un intenso lavoro progettato e curato nei minimi dettagli. Un percorso che, a piccoli passi, ci sta facendo avanzare nei confronti delle squadre nordiche».
Cristian Spagnoli
Nella categoria junior, per il titolo “Hans Bueschkens Young Chefs Challenge”, protagonista è stato il giovane chef della Nazionale italiana cuochi Salvatore Canargiu. Per Canargiu, in gara contro altre nove nazioni e con il compito di preparare un menu da tre portate in un tempo massimo di tre ore, è stata «una bellissima esperienza, una grande occasione per confrontarmi con altri giovani chef provenienti da tutti il mondo. Sono soddisfatto del lavoro svolto e torno a casa con la consapevolezza che si può dare di più e raggiungere l’ambito podio».
«Con piccoli passi ci stiamo avvicinando sempre di più al traguardo - ha dichiarato il coach
Gaetano Ragunì - quello che abbiamo intrapreso e che ci ha portati alla finale mondiale è un grande percorso che continueremo a perseguire con costanza e perseveranza. Come ci aspettavamo, i Paesi leader si sono dimostrati all’altezza, ma anche l’Italia, con Canargiu e la sua bravura, generosità e determinazione, ha fatto un bel lavoro».
Salvatore Canargiu
«Non abbiamo conquistato il podio - conclude il team manager Nic
Daniele Caldarulo - ma siamo soddisfatti del lavoro svolto. Ci siamo impegnati e abbiamo dato il massimo. Con la tenacia di sempre, i nostri chef Spagnoli e Canargiu, si sono messi in gioco affrontando a testa alta e con onore una delle competizioni più prestigiose del mondo. Archiviamo con grande orgoglio questa avventura, che ha visto primeggiare per la categoria senior la Finlandia, seguita da Svezia e Singapore e per la categoria junior la Svezia, seguita da Danimarca e Singapore, e ci concentriamo adesso per il prossimo importante appuntamento, le Olimpiadi di Cucina dal 22 al 25 ottobre in Germania».
Un ringraziamento a tutti gli sponsor che hanno supportato, con il loro prezioso contributo, questo importante appuntamento, Metro Italia, Barilla, Unilever Food Solutions, Table Top Trade, Molino Favero, Isacco, KitchenAid, Pentole Agnelli, Fasa, Staff Ice System, Consorzio Assogi, Surgital, Miss Freschezza, Orogel, Istituto Eccelsa, e partner tecnici Matarrese, Sirman, Irinox, Decorfood Italy, Faboss.