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Centrato, originale, globale Daniele Repetti si racconta

Abbiamo sollevato il cappello da cuoco a Daniele Repetti del Nido del Picchio di Carpaneto Piacentino, che ci ha svelato i suoi segreti: da cosa voleva diventare da grande a ciò che non manca mai nel suo frigo

di Clara Mennella
 
27 agosto 2016 | 12:42

Centrato, originale, globale Daniele Repetti si racconta

Abbiamo sollevato il cappello da cuoco a Daniele Repetti del Nido del Picchio di Carpaneto Piacentino, che ci ha svelato i suoi segreti: da cosa voleva diventare da grande a ciò che non manca mai nel suo frigo

di Clara Mennella
27 agosto 2016 | 12:42
 

Un percorso professionale che non ha conosciuto cedimenti, perseguito con costanza e metodo fin da ragazzino, quando ha fatto la scelta di iscriversi all’Istituto alberghiero di Salsomaggiore. Daniele Repetti ci tiene a sottolineare che nessuno in famiglia si è mai occupato di fornelli e quindi la sua decisione è stata dettata solo da una spinta interiore, da una scelta personale giovanile, mai più messa in discussione.

Daniele Repetti

Daniele Repetti


Piacentino, ha iniziato la sua storia lavorativa nella mitica Osteria del Teatro, seguita da una manciata di esperienze che Repetti ha “addentato” con avidità e che lo hanno portato ad essere, a soli 21 anni, executive delle cucine del Toulà di Roma, città che gli regala l’incontro della vita, quello con la moglie Lucy, che da quel momento condividerà con lui tutto: famiglia, percorsi e lavoro.

Ai 5 anni nella Capitale, segue un ritorno nel Piacentino, a Carpaneto, dove nel 1996 Repetti apre l’Hostaria del Mercato e nel 2004 fa la scelta definitiva: trasformare una bella dimora privata in un singolarissimo luogo “casa-bottega” con l’elegante ristorante Nido del Picchio, che occupa tutto il piano terra e l’abitazione della famiglia al piano superiore.

 



Un regno dove Repetti esprime la sua idea di cucina, premiata con la Stella Michelin dal 2007 e fatta di piatti importanti e non convenzionali, con le materie prime protagoniste di abbinamenti sorprendenti, a volte anche spiazzanti, preparati con metodi di cottura classici ed espressi. Sue grandi passioni sono il pesce e le spezie, giocate per stimolare la fantasia e le papille, ma non disdegna nessun ingrediente, dai vegetali alla carne alle paste ripiene, fino a preziosità come il caviale e il foie gras.


Da bambino cosa sognavi di diventare?
Un cuoco.

Il primo sapore che ti ricordi.
Torta di patate al forno preparata da mia nonna.

Qual è il senso più importante?
L’istinto.

Il piatto più difficile che tu abbia mai realizzato.
I Tortelli con la coda, tradizionali piacentini.

Come hai speso il primo stipendio?
Per uno zaino e un sacco a pelo.

Quali sono i tre piatti che nella vita non si può assolutamente fare a meno di provare?
La pasta con le sarde e il finocchietto, la Zuppa di pesce di Bottura, gli anolini in brodo ripieni di stracotto.

Cosa non manca mai nel frigo di casa tua?
Una bottiglia di bollicine da bere con gli amici.

Qual è il tuo cibo consolatorio?
La pasta di mandorle.

Che rapporto hai con le tecnologie?
Intollerante, per me bastano la padella e un coltello che taglia bene.

All’Inferno ti obbligano a mangiare sempre un piatto: quale?
La pizza.

Chi inviteresti alla cena dei tuoi sogni?
Charlize Theron, in alternativa Papa Bergoglio.

Quale quadro o opera d’arte rappresenta meglio la tua cucina?
Le opere tahitiane di Paul Gauguin.

Se la tua cucina fosse una canzone quale sarebbe?
“Because the Night”, cantata da Patty Smith.


Ristorante Nido del Picchio
viale Patrioti 6 - 29013 Carpaneto Piacentino (Pc)
Tel 0523 850909 - Cell 339 5638583
www.ristorantenidodelpicchio.it
info@ristorantenidodelpicchio.it


 

 

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