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Premio Casato Prime Donne 2016 alla giovane araba Chaimaa Fatihi

Nella giovane araba la giuria ha visto un esempio di coraggio e di una nuova femminilità capace di muovere le coscienze. Per la sezione giornalistica, premiati Giuseppe Casciaro, Bruno Gambacorta e Filippa Lagerback

 
17 agosto 2016 | 14:52

Premio Casato Prime Donne 2016 alla giovane araba Chaimaa Fatihi

Nella giovane araba la giuria ha visto un esempio di coraggio e di una nuova femminilità capace di muovere le coscienze. Per la sezione giornalistica, premiati Giuseppe Casciaro, Bruno Gambacorta e Filippa Lagerback

17 agosto 2016 | 14:52
 

La giuria del Premio Casato Prime Donne, per la prima volta presieduta da Donatella Cinelli Colombini, sceglie come simbolo dell’universo femminile una giovane araba di fede islamica che si oppone all’Isis: Chaimaa Fatihi (nella foto). Per la divulgazione del territorio tre “big”: Giuseppe Casciaro, capo redattore dei supplementi di Repubblica, Bruno Gambacorta con il suo Eat Parate e Filippa Lagerback con il turismo in bicicletta.

Chaimaa Fatihi

Chaimaa Fatihi

Chaimaa Fatihi, 23 anni, studentessa di legge a Modena e delegata dei Giovani Musulmani d’Italia al Forum Nazionale Giovani, all’indomani della strage al Bataclan ha dato voce ai fedeli del Corano che hanno orrore della violenza con una lettera aperta ai terroristi ripresa nella prima pagina di “Repubblica”: «Maledetti terroristi - ha scritto - la mia fede è l’Islam, una religione che predica la pace... Da musulmana vi rinnego, vi combatto con la parola, l’informazione, con la voce di chi vive quotidianamente la propria fede, dando esempio dei suoi insegnamenti».

In questa giovane donna che ha affrontato gli integralisti con il velo indosso e a mani nude, la giuria del Premio Casato Prime Donne - composta da Donatella Cinelli Colombini presidente, Rosy Bindi, Anselma Dell’Olio, Anna Pesenti, Stefania Rossini, Anna Scafuri e Daniela Viglione - ha visto un esempio di coraggio e di una nuova femminilità capace di muovere le coscienze.

I premi della sezione giornalistica, destinati a chi divulga il territorio di Montalcino e il Brunello, sono andati a Giuseppe Casciaro per l’articolo “Dall’albergo vicino a Montalcino un panorama suggestivo. Castello di Velona” pubblicato su “la Repubblica”, Bruno Gambacorta per il servizio televisivo intitolato “50 anni della Doc” trasmesso da Tg2 Eat Parade, e Filippa Lagerback per il programma tv “In bici con Filippa: Montalcino”, trasmesso su “Bike Channel”.

Il vincitore della sezione fotografica verrà scelto attraverso il voto online a cui tutti sono invitati a partecipare entro il 4 settembre (www.cinellicolombini.it). La scelta è fra 5 immagini finaliste scelte dalla giuria del premio e realizzate da Claudio Calvani, Maurizio Rellini, Andrea Rabissi e Samuele Tronchi.

La cerimonia di premiazione avrà luogo a Montalcino domenica 18 settembre e proseguirà al Casato Prime Donne, la prima cantina con un organico interamente femminile.  

Premio Casato Prime Donne
L’iniziativa è giunta quest’anno alla sua 18ª edizione e si prefigge lo scopo di valorizzare il ruolo femminile nella società e nel lavoro oltre che promuovere i territori dei vini Brunello e Orcia. Negli anni ha avuto un ruolo importante nello stimolare e valorizzare scrittori, giornalisti e fotografi che hanno fatto conoscere nel mondo questo splendido angolo di Toscana.

Nella cantina che organizza il Premio, il Casato Prime Donne, sulle pendici di Montalcino, la sala intitolata a Ilda Bartoloni, giornalista RAI a cui si deve la rimodulazione dell’iniziativa in chiave femminile, ospita le fotografie vincitrici di tutte le passate edizioni. Si tratta di scatti di grande intensità interpretativa che testimoniano il variare della percezione del paesaggio e la diversa sensibilità nei confronti della campagna del Brunello.

Il Premio “Prima Donna” conferito dal Presidente della Giuria Donatella Cinelli Colombini viene consegnato ogni anno a un personaggio simbolo del mondo femminile. Donne che si sono particolarmente distinte per coraggio, eticità di comportamenti e costituiscono un modello per tutte le atre.

Ciascuna di loro detta una dedica che rimane in modo permanente lungo un percorso meditativo-naturalistico nei vigneti del Brunello di Montalcino. Accanto a ogni iscrizione c’è un’istallazione di arte contemporanea di un artista toscano.
 
Vincitrici delle passate edizioni
2004 - Kerry Kennedy, diritti umani
2005 - Congregazione delle Missionarie del S. Cuore di Gesù
2006 - Volontarie del Telefono Rosa
2007 - Frances Mayes, scrittrice
2008 - Josefa Idem, atleta olimpionica
2009 - Ilaria Capua, virologa Deputata al Parlamento italiano
2010 - Samantha Cristoforetti, astronauta
2011 - Carla Fendi, stilista e mecenate della cultura
2012 - Maria Carmela Lanzetta, ex sindaco di Monasterace e attuale Ministro degli affari regionali
2013 - Linda Laura Sabbadini, dirigente Istat, autrice di indagini sulla violenza sulle donne
2014 - Sandra Savaglio, astrofisico di fama internazionale rientrata in Italia per insegnare all’Università di Cosenza
2015 - Giusy Nicolini, Sindaco di Lampedusa e Linosa in prima linea nell’accoglienza dei profughi

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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