Non c’è futuro senza tradizione, valore imprescindibile di un’offerta enogastronomica di qualità, da valorizzare grazie all'attività di squadra di tutti gli attori del settore, come Italia a Tavola ha sempre sostenuto. Questo lo spirito della due giorni fiorentina del
Premio Italia a Tavola, evento patrocinato dal Comune di Firenze e realizzato da Italia a Tavola insieme a Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi), Confcommercio Toscana ed Ebtt (Ente bilaterale turismo toscano).
E parte proprio da Fipe e Confcommercio Toscana l’idea di puntare sulla manifestazione per rilanciare l’immagine di Firenze come capitale italiana dell’enogastronomia e dell’arte raffinata dell’accoglienza. Se dunque Roma è capitale politica e amministrativa del Paese e Milano quella della moda, la città toscana può aspirare a buon diritto a diventare punto di convergenza e modello di riferimento per quanti fanno dello
stile italiano a tavola, e non solo, un fatto culturale ed un business di primaria importanza.
Ne è convinto
Aldo Cursano (
nella foto), presidente di Fipe-Confcommercio Toscana e vicepresidente nazionale: «Con il Premio Italia a Tavola vogliamo fondare un nuovo Rinascimento per l’enogastronomia e il turismo italiano e Firenze ci sembra il luogo ideale da dove ripartire. Come al tempo dei Medici, siamo riusciti a mobilitare qui i migliori professionisti e imprenditori del settore per questi “stati generali dell’enogastronomia italiana”. Un momento importante per riconoscersi un valore, ma anche per mettersi in discussione, confrontarsi e soprattutto condividere sogni. Se vogliamo uscire dai meccanismi dell’omologazione, a cui a volte le logiche economiche europee sembrano costringerci, dobbiamo ispirarci ai veri talenti della ristorazione puntando alla bellezza, all’eleganza insomma a quella ricerca di perfezione che è poi l’humus culturale e storico di Firenze. E dobbiamo farlo rimettendo al centro l’uomo e il saper fare, come era nei sogni dei grandi Umanisti».
«Il cibo resta una delle attrazioni più forti per i turisti che arrivano in Italia da tutto il mondo; nella lista delle loro valutazioni, spesso ristoranti e pasticcerie compaiono prima di musei e spiagge», fa notare la presidente di Confcommercio Toscana,
Anna Lapini (
nella foto). «Partendo dalla tavola, possiamo quindi mettere in rete tutte le nostre eccellenze per costruire una filiera dell’Italian style che dia al turismo l’impulso a crescere in termini di occupazione e ricchezza prodotta. Lo abbiamo sottolineato anche davanti al ministro Franceschini, che ha definito il suo come il “ministero economico” più importante del Paese».
Mettendo in relazione tra loro i diversi protagonisti del settore, il Premio Italia a Tavola è riuscito nell’intento di richiamare l’attenzione generale sulle eccellenze italiane, dalla ristorazione al turismo, dalla cultura all’arte, dalla moda al design, dall’ambiente all’accoglienza. Obiettivo: valorizzare lo stile italiano e il vero Made in Italy, contrastando ogni tipo di contraffazione.
Firenze, città emblema di stile italiano, cultura, storia, arte ed enogastronomia, nei giorni scorsi ha messo a disposizione del Premio Italia a Tavola alcuni dei suoi luoghi più suggestivi: il Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio, in cui si è svolto il
talk show alla presenza del Ministro
Dario Franceschini e la consegna degli
Award 2015 e altri premi speciali; Palazzo Borghese, che ha ospitato la
cena di gala e le
premiazioni dei Personaggi dell’anno; il Mercato Centrale, in cui si è svolto un
convegno su pane e olio con l’on. Luciano Violante; le splendide sale del Museo Bardini, dove le opere raccolte dall’antiquario fiorentino fino al 30 maggio faranno da cornice alla
mostra di tavole imbandite curata da Anna Lapini e da Anna Maria Tossani.
«Una celebrazione del gusto, della bellezza, della qualità, della professionalità “made in Italy” nelle sue varie declinazioni», ha commentato Aldo Cursano. «Il premio Italia Tavola a partire dall’enogastronomia ha voluto celebrare a 360 gradi lo stile italiano per giungere alla cultura, alla convivialità, alla moda, al design. Firenze con la sua storia e i suoi capolavori artistici è stata la cornice ideale per questo evento e la base da cui partire per celebrare il Rinascimento della ristorazione italiana, il cui futuro è indissolubilmente legato alla tradizione e a quel passato in cui la sapienza artigianale era un valore cardine. Questo è lo spirito che deve animare l’odierna ristorazione, mettendo al centro le competenze, l’esperienza e la professionalità in grado di trasformare un prodotto in magia».
Cursano ha sottolineato inoltre il ruolo centrale dell’evento nell’unire tutte le diverse anime dell’enogastronomia di eccellenza italiana: «Con il Premio Italia a Tavola per la prima volta nel nostro Paese, dopo Expo, si sono ritrovate tutte le professionalità e competenze della ristorazione: un’occasione per fare il punto sullo stato della filiera, sulle sue problematiche e prospettive per fare gioco di squadra e, partendo dalla tradizione e dai valori della bottega, guardare al futuro con fiducia».
«Il fatto che l'enogastronomia, la cucina, si sposi con gli antiquari, in quello che è stato il palazzo del più grande antiquario fiorentino - ha commentato il presidente del Consiglio regionale della Regione Toscana,
Eugenio Giani (
nella foto), a margine dell’inaugurazione della mostra al Museo Bardini - rappresenta l'espressione delle varie anime della cultura che riesce ad offrire il volto dell'Italia nel mondo».
«Il nostro obiettivo come associazione di categoria - ha sottolineato
Franco Marinoni (
nella foto), direttore generale Confcommercio Toscana - è quello di proporre una rappresentanza del sistema d'imprese del terziario che sia un po' più evoluta, più alta. Quello che tutto il mondo ci invidia è il nostro modo di vivere. Abbiamo cercato così di proporre una rappresentazione di come si può vivere in Toscana».
Main sponsor del Premio Italia a Tavola sono stati
Consorzio Grana Padano,
Trentodoc,
Consorzio Tutela Vini Soave e
Consorzio Olio Toscano Igp; in partnership con importanti associazioni di categoria, rappresentative delle varie anime della ristorazione:
Fic,
Euro-Toques Italia,
Itchefs-Gvci,
Conpait,
AMPI,
Abi Professional,
Noi di Sala,
Le Soste,
Jre,
Chic,
Ais Toscana e la scuola di cucina
Alma. Tra i media partner ci sono
Radio Bar,
Firenze Spettacolo e
Radio Toscana.
Foto: Giulio Ziletti - Riccardo Melillo - Nicola Impallomeni - Modestino Tozzi - Giovanni De Angelis