Questi sono i profili dei 4 premiati con gli “Award 2015 dell’enogastronomia e della ristorazione” di Italia a Tavola e Fipe-Confcommercio, consegnati a Firenze durante il Premio Italia a Tavola, al termine del talk show sul tema “L’ospitalità e lo stile italiano motori del turismo e della filiera agroalimentare”, a cui hanno preso parte il ministro Dario Franceschini e rappresentanti di istituzioni, sindacati e associazioni di categoria.
DARIO FRANCESCHINI
Dario Franceschini è un politico e scrittore. Dopo essersi laureato in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Ferrara, inizia la sua carriera professionale ricoprendo numerosi incarichi, tra cui il ruolo di segretario del Partito Democratico nel 2009. Ha spesso ricoperto un ruolo fondamentale per la promozione delle eccellenze italiane, a cominciare dal 1994 in qualità di assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Ferrara.
Il suo impegno nella valorizzazione del territorio oltrepassa i confini del Belpaese grazie al ruolo di componente dell’Assemblea parlamentare dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce). È inoltre socio fondatore dell’Associazione interparlamentare per il commercio equo e solidale. Attualmente occupa la carica di ministro dei Beni e delle attività culturali e del Turismo nel Governo Renzi.
Nel 2014 ha presieduto il Consiglio dei ministri europei della Cultura e il Forum europeo dei ministri della Cultura e del Turismo. Il suo impegno in questo settore ha ottenuto una cospicua visibilità durante Expo 2015, durante il quale ha organizzato e tenuto una Conferenza internazionale sui temi della tutela del Patrimonio culturale, alla quale hanno partecipato 83 ministri della Cultura di tutto il mondo, ribadendo la posizione privilegiata dell’Italia sotto l’aspetto turistico. Contemporaneamente, per tutta la durata della manifestazione, ha coordinato eventi paralleli che rispecchiassero l’idea dello Stivale come un museo unico e diffuso.
Dal luglio 2014 ha disposto l’apertura gratuita ogni prima domenica del mese di tutti i musei e luoghi di cultura statali. Nel febbraio 2016 gli è stato inoltre conferito il “Premio Excellent” per l’aumento dell’affluenza nei musei italiani. Durante la sua carica di Ministro continua a portare avanti l’obiettivo di unire l’Italia in un unicum culturale agli occhi dei visitatori, così da promuoverne l’attrattività per quanto riguarda gli aspetti artistici ed enogastronomici.
FAMIGLIA CEREA
Da Vittorio a Brusaporto (Bg) è sinonimo di eccellenza nel mondo della ristorazione. Una realtà nata ormai 50 anni fa, nel 1966, dall’intuizione di papà Vittorio, fondatore della prima struttura in centro città, oggi trasferita in un locale esclusivo e rimodernato, divenuto meta d’eccezione per appassionati gourmet, dove ogni aspetto è curato nei minimi dettagli. A portare avanti e a migliorare continuamente questo concept è la famiglia Cerea, la cui dedizione è stata negli anni premiata da una clientela in crescita costante e dal meritato giudizio delle guide (tra cui le 3 stelle Michelin).
Inconfondibile lo stile culinario, armonioso incontro della valorizzazione di materie prime di qualità assoluta, in arrivo dalle migliori aree di produzione, con tecniche sempre nuove e all’avanguardia, il tutto nobilitato dal talento e dalla creatività in cucina, dove prevale la sostanza sulla forma, anche se la capacità di lavorare di fino sulla seconda è ormai assodata. Il classico in casa Cerea non viene mai dimenticato, anzi, viene ripreso ed eseguito secondo ideali di perfezione e originalità con soluzioni sempre nuove e interessanti. In sostanza, la massima espressione dei principi made in Italy a tavola, in un locus che è buon esempio di accoglienza e ospitalità, tratti che da sempre distinguono il Belpaese e di cui Da Vittorio si fa massimo esponente.
Chi garantisce, anno dopo anno, la qualità di cui è portatore Da Vittorio, emblematico punto di riferimento per l’eccellenza in cucina, è la famiglia Cerea, vale a dire la signora Bruna e i cinque figli. Enrico e Roberto sono entrambi chef, Francesco ha la responsabilità della cantina e della ristorazione esterna, Rossella è responsabile dell’ospitalità nel Ristorante e nella Dimora mentre Barbara dirige Cavour 1880, il caffè pasticceria di Bergamo Alta.
Un lavoro di squadra, una squadra che condivide l’amore per il meglio, che si fa garante dell’eccellenza ricercata da una clientela sempre più ambiziosa, e mai delusa di come la famiglia Cerea valorizzi la tradizione enogastronomica italiana con le più alte tecniche e i massimi principi in cucina. Questa attenzione e questa esperienza nell’accoglienza è stata inoltre trasferita nel servizio catering, di cui i Cerea sono tra i massimi esponenti in Italia.
NIKO ROMITO
Niko Romito, chef patron del Ristorante Reale di Castel di Sangro (Aq), 3 stelle Michelin, incarna l’immagine del giovane autodidatta che è stato capace di rivoluzionare il proprio senso di cucina negli anni fino a trasformarsi in un vero e proprio ambasciatore della qualità italiana a tavola. Presa in mano la trattoria di famiglia, la sua abilità in cucina matura grazie alla frequentazione di corsi e stage, grazie ai quali impronta la sua offerta ristorativa attorno all’autentica tradizione centroitaliana.
Impegno e passione gli consentono di acquisire uno stile culinario più elaborato, capace di esaltare i singoli prodotti nelle loro peculiarità, nobilitandone i sapori grazie ad accostamenti azzeccati ed intuitivi, lasciando che l’innata creatività che lo distingue rivoluzionasse le eccellenze del territorio abruzzese sempre nel rispetto delle loro caratteristiche.
I risultati non tardano ad arrivare: ottenute rispettivamente nel 2007 e nel 2009 le due Stelle Michelin sono una garanzia della qualità della cucina di Romito, il quale però non si accontenta, anzi, coltiva la sua cucina per migliorarla ulteriormente. L’amore per il territorio e la voglia di investire nella propria attività lo portano a rifiutare la direzione del Bulgari Restaurant di Tokyo e a rinnovare il suo Reale, trasferendolo a Castel di Sangro, in un ambiente che garantisse il pieno godimento dell’ospitalità italiana per definizione, fino all’ottenimento della terza Stella nel 2013.
La testimonianza del desiderio di conferire alla nostra tradizione a tavola la massima espressione è intuibile dal suo progetto “Niko Romito Formazione”, un centro culturale e formativo di assoluta eccellenza, scuola per aspiranti cuochi da una parte, luogo di ricerca e studio per migliorare l’offerta del Reale e in generale le metodologie di cottura in cucina. Romito si qualifica come ambasciatore dell’alta cucina italiana nel mondo, analizzata nei minimi dettagli e riconsiderata in maniera nuova: pochi ingredienti e tanti obiettivi, dall’estrema essenzialità, al massimo equilibrio fino al bilanciamento perfetto dei sapori.
ROSARIO SCARPATO
Rosario Scarpato è un giornalista enogastronomico, nonché scrittore e produttore di format per la televisione. Da oltre 25 anni è impegnato nella valorizzazione dello stile italiano in cucina e nella sua promozione all’estero. Con un’esperienza alle spalle solida o ferrea, ha regolarmente contribuito alla diffusione della cultura italiana tra prodotti e tradizioni in tavola con centinaia di articoli per vari media internazionali, a cominciare dal mensile Gambero Rosso fino all’inserto del quotidiano australiano The Age e allo spagnolo Cuisine&Vins.
Dal 2003 al 2009 ha realizzato svariati programmi per il canale Tv Raisat Gambero Rosso, incluse due serie de “I viaggi del Goloso Globale”, la cui produzione è firmata Food and Travel Communications, di cui egli stesso è proprietario e gestore. Nel 2007 diventa direttore del gruppo Itchefs-Gvci.com, la pagina web che è specchio di Gvci, Gruppo virtuale cuochi italiani all’estero: un network che conta più di 1.200 cuochi professionisti che ogni giorno si fanno rappresentanti dell’enogastronomia italiana in ben 70 Paesi in tutto il mondo. Egli stesso ha dato vita al Gruppo, co-fondandolo nel 2000, del quale ora è presidente onorario.
Scarpato è anche direttore dell’Italian Cuisine World Summit di Hong Kong e dell’International Day of Italian Cuisines (Giornata mondiale delle Cucine italiane), che si celebra ogni anno a gennaio con l’obiettivo di diffondere un piatto tipico della tradizione a tavola del Belpaese nel mondo (quest’anno si è svolta la nona edizione, che ha visto come piatto protagonista la Costoletta alla Milanese).
La sua lunga esperienza nel settore gastronomico si è concretizzata con innumerevoli lavori e innovative ricerche sul campo. Altri meriti sono senza dubbio l’ottenimento del Master’s degree dal Royal Institute of Technology di Melbourne e il dottorato in Filosofia. Merita una menzione a sé il corso tenuto intorno alla gastronomia come prodotto del turismo.