La Commissione di valutazione nazionale per l’Unesco, riunitasi oggi, 4 marzo, a Roma, ha confermato la candidatura italiana per l'iscrizione dell’Arte dei Pizzaiuoli napoletani nella lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’Umanità. Una decisione votata all’unanimità che dimostra come la pizza sia il patrimonio culturale immateriale più rappresentativo del nostro Paese.
«È con grande soddisfazione - dichiara Alfonso Pecoraro Scanio (nella prima foto in basso), promotore della campagna #pizzaUnesco e già ministro dell’Agricoltura - che ho accolto questo importante voto. Ringrazio gli oltre 850mila firmatari della petizione, tutte le associazioni che hanno aderito e in particolare la Commissione italiana Unesco e tutti i Ministeri che hanno espresso un voto unanime per questa candidatura. Ora serve il massimo impegno per ottenere l’iscrizione nel registro mondiale e la tutela di questa tradizione che riguarda uno dei prodotti più noti al mondo».
«Sono molto contento - ha dichiarato il Ministro
Maurizio Martina (
nella foto in basso) - che la Commissione nazionale Unesco abbia confermato la candidatura di una tradizione così importante per il nostro Paese. Prosegue anche così il nostro lavoro di valorizzazione del Made in Italy dopo Expo Milano 2015. L'arte dei pizzaiuoli rappresenta un simbolo di italianità nel mondo e questa candidatura dimostra ancora una volta l'impegno del governo di proteggere e promuovere, in tutti i contesti mondiali, le tradizioni agroalimentari italiane».
La prossima tappa della campagna mondiale #pizzaUnesco sarà a Parigi il 14 marzo dalle 18:30 per la consegna ufficiale alla sede mondiale Unesco, in Place de Fontenoy, del primo milione di firme raccolte dalla petizione. Il dossier sarà valutato dall'Unesco nel corso del 2017 e l’esito sarà noto entro dicembre 2017.