La Federazione italiana cuochi con Alessandro Circiello, che da anni si occupa di sana alimentazione, si unisce al ministero delle Politiche agricole in collaborazione con il Fondo europeo per il pesce per promuovere l'iniziativa che mira alla divulgazione e promozione della sana alimentazione, presso i professionisti del settore (cuochi e operatori della filiera alimentare) nonché presso figure mediche che hanno a cuore la prevenzione contro le malattie croniche cardiovascolari e oncologiche. L'obiettivo è valorizzare attraverso un apposito opuscolo di ricette (nel PDF allegato), con rivisitazioni d’autore, l’impiego e le qualità salutari, del così detto “pesce povero”.
«Sarebbe utile da parte di professionisti dell'alimentazione - dichiara il presidente Fic Rocco Pozzulo - siano essi medici interessa ad una corretta dieta alimentare come forma di prevenzione per le malattie croniche (cardiovascolari o oncologiche) siano essi gli stessi cuochi che sempre più spesso si preoccupano oggi di essere operatori di salute oltre che di gusto, interessarsi al consumo e alla trasformazione di determinati alimenti il cui impiego nella dieta quotidiana andrebbe promosso e incrementato».
È ormai assodato come i grassi poli-insaturi siano associati ad un ridotto rischio di malattie cardiovascolari e svolgano un ruolo strutturale e metabolico di fondamentale importanza, utile a prevenire le patologie oncologiche. Li troviamo nella frutta oleosa (noci, mandorle, nocciole ecc.), nei semi (di zucca, sesamo, girasole, chia ecc) e nel pesce. Il pesce azzurro quali ad esempio lo sgombro, la ricciola, le alici e le sardine, è particolarmente ricco in acidi grassi omega-3.
Ma anche altre specie che raramente incontriamo all’interno della ristorazione commerciale possiedono a riguardo eccezionali proprietà: ad esempio le carni del muggine, pesce comunissimo e presente in moltissime regioni italiane possiedono un equilibrio ideale fra acidi grassi omega-3 ed omega -6. Consumare queste tipologie di pesce 1-2 volte nella settimana è un’ottima fonte di iodio, importante per la salute di organi fondamentali come il cervello e la tiroide.
Proprio attraverso la sensibilizzazione di figure professionali quali il cuoco o lo stesso medico, che per distinti motivi possiedono, riguardo a proposte e stili alimentari ascendenza su un vasto pubblico, è infatti possibile incentivare il consumo di queste specie ittiche, sia in ambito ristorativo che in ambito familiare, promuovendo una migliore disponibilità delle risorse dei nostri mari quale “cibo secondo natura”, il cui regolare consumo aiuta la prevenzione di gravi patologie.
Infatti, a dispetto delle definizioni giornalistiche, il pesce povero in realtà è "povero" solo di nome in quanto, viceversa, è molto ricco di fatto. Ricchissimo di sapore, di gusto, di convenienza, di proprietà benefiche per l'organismo e, dunque, rappresenta un patrimonio naturale, tradizionale e gastronomico costituito da numerose specie ittiche poco note ed ignorate da buona parte dei consumatori.