Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
sabato 23 novembre 2024  | aggiornato alle 16:28 | 109187 articoli pubblicati

Siad
Siad

On. Luca Sani sommelier ad honorem «Vino settore trainante per l’economia»

Parte dall’eccellenza di Toscana riunita alla Leopolda di Firenze la settimana del Testo Unico della vite e del vino in commissione Agricoltura. L’esigenza primaria per il settore è una semplificazione delle norme

 
09 novembre 2015 | 17:43

On. Luca Sani sommelier ad honorem «Vino settore trainante per l’economia»

Parte dall’eccellenza di Toscana riunita alla Leopolda di Firenze la settimana del Testo Unico della vite e del vino in commissione Agricoltura. L’esigenza primaria per il settore è una semplificazione delle norme

09 novembre 2015 | 17:43
 

Vale circa 14 miliardi di euro il settore del vino in Italia e, con circa la metà del fatturato prodotto con l’export, rappresenta la locomotiva del made in Italy agroalimentare. Ragione in più per tutelare e regolamentare nel modo più agevole il lavoro di chi contribuisce a costruire tali risultati. A evidenziare l’esigenza dell’intero comparto di procedere a una semplificazione della normativa sul vino è stato questa mattina l’on. Luca Sani (nella foto, al centro), presidente della commissione Agricoltura alla Camera dei deputati, che, durante la cerimonia di consegna dell’attestato di sommelier ad honorem da parte di Ais (Associazione italiana sommelier) in occasione di Food and Wine in Progress alla Stazione Leopolda di Firenze, ha sottolineato come in questo processo di semplificazione siano coinvolti e partecipi tutti gli attori della filiera che fa riferimento alla produzione di vino.



«Il Testo Unico sulla disciplina organica della coltivazione della vite, della produzione e commercializzazione del vino - ha spiegato Sani - è il frutto di una esigenza di rivedere l’attuale legislazione farraginosa e datata con una operazione di “manutenzione straordinaria”. La Camera dei deputati ha recepito questa richiesta che arriva da tutto il comparto e sta lavorando per incorporare in un Testo Unico tutte le normative ad essa riferite eliminando ripetizioni e togliendo passaggi inutili che per il produttore rappresentano soltanto un costo. Si sta quindi mettendo nero su bianco un progetto di legge - il cui testo base è stato approvato nella scorsa primavera e presentato all’ultimo Vinitaly - costruito giorno dopo giorno partendo dalle audizioni dei rappresentanti delle categorie interessate. Il Testo Unico dovrebbe arrivare in Commissione, per l’analisi dei 72 articoli che lo compongono, già questa settimana e se si riesce ad accelerare il percorso di questo provvedimento potremmo riuscire ad avere un testo approvato dalla Camera entro il prossimo Vinitaly. Il clima è molto positivo - ha aggiunto Sani - sia dalla parte della filiere che dalla parte politica. Il nostro compito è quello di interloquire con gli uffici dei ministeri per snellire procedure e burocrazia inutile».
 
La proposta di legge illustrata questa mattina dal presidente della commissione Agricoltura alla Camera ha come obiettivo non solo il completamento di un lavoro necessario per la parte produttiva, ma anche rendere il vino un patrimonio culturale nazionale: «Attraverso il vino raccontiamo la storia dell’Italia - ha aggiunto - e per questo si rende importante formare figure professionali adeguate rispetto agli obiettivi che ci diamo con il Testo Unico. Dobbiamo avere professionisti che sanno raccontare e proporre un vino e allo stesso tempo dare al consumatore gli strumenti per approfondirne la conoscenza».
 
Una necessità che da sempre sostiene anche il presidente nazionale dell’Associazione italiana sommelier, Antonello Maietta (nella foto, primo a sinistra), il quale ha ribadito il ruolo del vino nella nostra cultura e altresì l’importanza di saperlo raccontare: «Il vino italiano è cultura millenaria e l’importanza di avere delle regole a tutela dei consumatori è da sempre una priorità. Lo dimostra il primo editto di Cosimo III che nel 1716 con grande lungimiranza ha posto le regole di produzione e di delimitazione territoriale di coltivazione della vite nelle colline di Carmignano. Per questo, ascoltare oggi le parole dell’On. Sani è per noi motivo di grande ottimismo. Quello della tutela del consumatore è un tema caro a tutto il mondo della sommellerie, indistintamente: prova ne è la costituzione di una Consulta Nazionale del Vino Italiano con i rappresentanti delle quattro associazioni di sommellerie - Ais, Aspi, Fisar, Onav - che rappresentano il 98% degli iscritti a livello nazionale. La testimonianza che se si superano le rivalità e si uniscono le forze, si possono raggiungere obiettivi importanti».

Maietta ha inoltre aggiunto come la scuola italiana di sommellerie rappresenti una ulteriore eccellenza riconosciuta in tutto il mondo: «Viaggiando all’estero ho incontrato sommelier testimoni della qualità della preparazione che offre la nostra scuola: persone che sono venute in Italia per formarsi e poi tornate nei propri paesi di origine con una preparazione di alto livello non solo nella presentazione dei vini, ma anche nel rapporto che lega il vino con il cibo».
 
A proposito di formazione, a dimostrazione dell’attenzione da sempre riservata da Ais alla diffusione della cultura del vino a tutti i livelli, nella stessa occasione è stato altresì presentato il Master di primo livello su “Vini italiani e mercati mondiali” organizzato dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa in collaborazione con l’Università per stranieri di Siena e Ais. A illustrarne obiettivi e durata il coordinatore del corso Alessandro Balducci, referente per l’Università per stranieri di Siena e per Ais.
 
Ha invece focalizzato l’attenzione sul connubio tra cibo e vino l’intervento di questa mattina del presidente di Ais Toscana, Osvaldo Baroncelli (nella foto, secondo da sinistra), ribadendo come «l’opportunità di unire in una sola manifestazione come Food and Wine in Progress il mondo del vino con quello del cibo, rappresenta un modo per valorizzare vicendevolmente queste due eccellenze del made in Italy. L’unione fa la forza anche in questo contesto e l’auspicio è che tale binomio possa produrre sempre più spesso occasioni di confronto. Lo ha sottolineato anche l’On. Luca Sani nel suo intervento: l’intero comparto agroalimentare italiano - cibo più vino quindi - rappresenta ad oggi solo nella voce esportazioni circa 36-37 miliardi di euro con l’ambizioso obiettivo di arrivare a 50 miliardi entro il 2020. Una potenzialità enorme che dobbiamo, ciascuno per la propria parte, contribuire a valorizzare».
 
Food and Wine in Progress proseguirà anche domani 10 novembre con l’ultima giornata del Congresso della Federazione italiana cuochi e dell’Italian Barman Style, che si concluderà con il contest fra 30 mixologist italiani nell’area Ibs e la cena di gala.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
Voglio ricevere le newsletter settimanali


Siad
Pedago
Forst
Fratelli Castellan

Siad
Pedago
Forst

Fratelli Castellan
Onesti Group
Rcr