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Sprechi, con la legge di stabilità si punta a raddoppiare il cibo recuperato

Entro il 2016 si passerà dalle 550mila tonnellate attuali a 1 milione di tonnellate di cibo recuperato. Martina: «Con la legge di stabilità siamo intervenuti per rendere più conveniente alle imprese donare che sprecare»

 
28 ottobre 2015 | 12:40

Sprechi, con la legge di stabilità si punta a raddoppiare il cibo recuperato

Entro il 2016 si passerà dalle 550mila tonnellate attuali a 1 milione di tonnellate di cibo recuperato. Martina: «Con la legge di stabilità siamo intervenuti per rendere più conveniente alle imprese donare che sprecare»

28 ottobre 2015 | 12:40
 

La nuova legge di stabilità appena varata dal Consiglio dei ministri prevede di raddoppiare entro il 2016 le tonnellate di cibo non consumato in mense e pubblici esercizi, in modo da distribuirlo a persone bisognose. Quello dello spreco alimentare è un problema da molto tempo sul tavolo del ministero delle Politiche agricole. Un mese fa era intervenuta anche la Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi) chiedendo norme in grado di facilitare il recupero dei cibi freschi per destinarli a scopi sociali.

«Oggi recuperiamo 550mila tonnellate di cibo ancora perfettamente commestibile che, attraverso il prezioso lavoro degli enti caritativi, viene distribuito a milioni di persone in difficoltà, ma possiamo e dobbiamo fare di più, l’obiettivo è arrivare entro il 2016 al recupero di 1 milione di tonnellate», ha dichiarato il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina (nella foto), a proposito delle proposte di legge sugli sprechi alimentari.

Maurizio Martina

«Per raggiungere l’obiettivo del nostro piano SprecoZero - ha proseguito Martina - il primo passo fondamentale è la semplificazione delle norme. Con la legge di stabilità, attraverso il ministero dell’Economia, siamo intervenuti per rendere più conveniente per le imprese donare che sprecare. Lo facciamo innalzando a 15mila euro la soglia per l’obbligo di comunicazione preventiva in caso di donazione e lasciando a 10mila euro la soglia per la distruzione. Questo esonero è esteso anche ai prodotti deperibili. Ora è importante arrivare quanto prima a un’approvazione della legge contro gli sprechi che può essere per l’Italia una delle grandi eredità di Expo».

«Non è tollerabile - ha aggiunto il Ministro - che ancora oggi in Italia si sprechi cibo per un valore di 12 miliardi di euro ogni anno, con 5,5 milioni di tonnellate di eccedenze che si perdono. La lotta allo spreco alimentare è una battaglia di civiltà che dobbiamo affrontare incentivando il recupero e creando un meccanismo virtuoso di donazione delle eccedenze agli indigenti».

«La lotta allo spreco alimentare - ha concluso Martina - è un elemento cardine per arrivare a centrare l’obiettivo Fame zero entro il 2030. Questo è un tema globale che abbiamo affrontato anche ad Expo 2015. Con la Carta di Milano abbiamo chiamato ad impegni precisi su questo fronte cittadini, istituzioni, imprese e associazioni. L’Italia in questa discussione è protagonista perché propone un modello che funziona e che vogliamo rafforzare ulteriormente».

Un altro aspetto che vogliamo sottoporre all'attenzione del Ministro è anche la necessità di vigilare e prevedere pesanti sanzioni per chi, approfittando delle agevolazioni della nuova legge, dovesse speculare sulle donazioni di cibo avanzato.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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