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“.ZERO” Villa Domizia, espressione di tipicità e del legame con il territorio

La filosofia di “.ZERO” Villa Domizia è l’innovazione nei vini, come il recente Incrocio Terzi n° 1, ma non è solo questo: c’è anche una grande attenzione anche al benessere quotidiano, limitando la presenza dei solfiti

 
30 luglio 2015 | 10:30

“.ZERO” Villa Domizia, espressione di tipicità e del legame con il territorio

La filosofia di “.ZERO” Villa Domizia è l’innovazione nei vini, come il recente Incrocio Terzi n° 1, ma non è solo questo: c’è anche una grande attenzione anche al benessere quotidiano, limitando la presenza dei solfiti

30 luglio 2015 | 10:30
 

«Da tempo abbiamo pensato di rivalutare la gamma del nostro marchio ammiraglio Villa Domizia», spiega Luca Rota (nella foto), responsabile della produzione della 4R di Torre de' Roveri (Bg), a cui fa capo Villa Domizia. «L’idea che prendeva forma era quella di produrre vini del territorio che non avessero nulla da invidiare ai blasonati oggi assai famosi. Abbiamo quindi deciso di dar vita a “.ZERO” (Punto Zero). Nel perfetto ed armonico rispetto del disciplinare di produzione Terre del Colleoni, questo nuovo vino rosso monovarietale è stato presentato in anteprima durante l’ultimo Vinitaly, riscuotendo da subito un successo senza precedenti».

«Punto Zero - prosegue Rota - è espressione di tipicità, intesa come legame tra prodotto e ambiente, e arricchisce la varietà dei vini locali. In questo caso la nostra ricerca approda ad un gusto inedito, interessante per coloro che cercano nuove coniugazioni di tradizione e innovazione».

Punto Zero è ottenuto con uve Incrocio Terzi n° 1, originate dalle ricerche del vignaiolo bergamasco Riccardo Terzi che ha saputo, è il caso di dirlo, mettere a frutto il matrimonio fra uve Barbera e Cabernet. «Vino dal portamento vigoroso - specifica Rota - decisamente interessante in fase sensoriale, si presenta con un bel colore rosso rubino carico e profumo caratterizzato da piacevoli note fruttate riconducibili ai frutti rossi. Al gusto è intenso e morbido con una lunga persistenza. Mi piace poi ricordare come questo vino rappresenti a tutti gli effetti, un auctotono visto che la varietà stessa nasce a Bergamo».

Luca Rota

Il vino che si ottiene da questo vitigno è una perfetta sintesi tra l’eleganza e forza del Cabernet e la delicata morbidezza del Barbera. Può essere piacevole già nel primo anno della produzione ma è un vino che può essere affinato nel tempo senza perdere le proprie prerogative, anzi, elevandole. L’Incrocio Terzi affianca quindi, da qualche mese, il "fratello maggiore" Incrocio Manzoni Villa Domizia che sta riscuotendo importanti consensi nel pubblico. Come il Terzi, anche il Manzoni è un particolare incrocio, ottenuto in questo caso tra Pinot Bianco e Riesling Renano.



Non sono però solo i vini innovativi a determinare la filosofia di questa azienda. Da tempo ricercano, come tengono a sottolineare, emozioni inedite basate su una ricercata attenzione anche al benessere quotidiano tramite pure la limitazione della presenza di solforosa aggiunta in ogni loro vino. «Se nulla è facile, nulla è anche impossibile. La solforosa è lo strumento principale per stabilizzare il vino; si tratta di un antiossidante e un antisettico/antimicrobico che si lega alla molecola dell’acetaldeide. Alcuni viticoltori la utilizzano in fase di raccolta per la conservazione delle uve anche se vi sono metodi alternativi per conservare i grappoli freschi, come ad esempio quelli da noi usati come il trattamento con ghiaccio secco (CO2)».


Distribuito da:
4R - Quattroerre
via Marconi 1 - 24060 Torre de' Roveri (Bg)
Tel 035 580701 - Fax 035 580782
www.quattroerre.com
info@quattroerre.com

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