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Ingressi ad Expo, numeri deludenti Giuseppe Sala diffonde cifre fasulle?

Il commissario unico di Expo 2015, dopo aver affossato la ristorazione milanese ed aver avallato situazioni contestate come le assegnazioni ad Eataly e Identità Golose, diffonde numeri sugli ingressi che non convincono: i parcheggi sono semivuoti, e gli arrivi con treni e mezzi pubblici sono al di sotto delle aspettative

07 luglio 2015 | 10:21
Ingressi ad Expo, numeri deludenti 
Giuseppe Sala diffonde cifre fasulle?
Ingressi ad Expo, numeri deludenti 
Giuseppe Sala diffonde cifre fasulle?

Ingressi ad Expo, numeri deludenti Giuseppe Sala diffonde cifre fasulle?

Il commissario unico di Expo 2015, dopo aver affossato la ristorazione milanese ed aver avallato situazioni contestate come le assegnazioni ad Eataly e Identità Golose, diffonde numeri sugli ingressi che non convincono: i parcheggi sono semivuoti, e gli arrivi con treni e mezzi pubblici sono al di sotto delle aspettative

07 luglio 2015 | 10:21
 

I numeri di Giuseppe Sala (nella foto) sugli ingressi ad Expo non convincono. Il Comune di Milano sta mettendo in dubbio le cifre rese note dal commissario unico: sono irragionevoli, troppo alte rispetto ai dati dei trasporti, sostiene il presidente del consiglio comunale di Milano, Basilio Rizzo. Il Fatto Quotidiano parla di uno scollamento del 30%: Sala ha dichiarato che nei primi due mesi dell’Esposizione universale gli ingressi sono stati 6 milioni (2,7 a maggio e 3,3 a giugno), quindi 2,8 milioni in meno di quanto previsto nei documenti di Expo Spa (8,8 milioni, 4,1 a maggio e 4,7 a giugno).

Giuseppe Sala

A Sala quindi non basta aver affossato la ristorazione milanese attraverso l’apertura serale e i biglietti scontati (-30% è il bilancio provvisorio degli esercizi milanesi diffuso in questi giorni dal presidente di Fipe ed Epam, Lino Stoppani). Non gli basta nemmeno essere considerato l’artefice di situazioni contestate come l’assegnazione di spazi quasi gratuiti e senza regolare bando di concorso a realtà come Eataly e Identità Golose. Ora a quanto pare non vuole fare chiarezza persino sulle reali cifre di affluenza dei primi mesi, che peraltro si possono desumere facilmente dai dati sui parcheggi e sui trasporti pubblici. Ecco come.

Sala sostiene che gli ingressi sono in media 100mila al giorno, arrivando quindi a 6 milioni in due mesi. Ma l’Atm (l’azienda dei trasporti milanesi) porta ad Expo 30mila persone il sabato e circa 25mila gli altri giorni. «Le altre come arrivano?», si chiede Basilio Rizzo. Poche in auto: i parcheggi sono in gran parte vuoti, tanto che i vertici Expo si stanno ponendo il problema di come evitare il pagamento di una penale di 3 milioni alla società che li gestisce, Arriva/Deutsche Bahn, se nei sei mesi non saranno raggiunti gli 11mila euro d’incassi. Il che spiega le recenti offerte promozionali come un ingresso serale omaggio per ogni auto parcheggiata... Pochi i visitatori che utilizzano i pullman o il treno, tanto che alla società regionale Trenord sono preoccupati di avere rafforzato il servizio per poi ritrovarsi le carrozze semivuote.

I conti dunque non tornano. Anche raddoppiando generosamente i numeri Atm, si arriva a 3,5 milioni di visitatori nei primi due mesi. Si fatica a ipotizzare che possano arrivare a 4 milioni. Sala si è inventato oltre 2 milioni di ingressi in più? Il commissario continua a esibire un incrollabile ottimismo. E come lui anche il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi: «La gente - afferma - viene perché si è divertita e interessata ed il passaparola sta funzionando. Expo sta andando benissimo, ci sono tanti leader ma anche tanti cittadini e turisti».



Il presidente del consiglio comunale di Milano, Basilio Rizzo, implacabile, replica: «Se i parcheggi sono vuoti, se i dati di trasporto pubblico di Atm e Trenord sono sotto le attese, tutta ’sta gente che ci dicono da dove arriva?». A questo punto la risposta la dovrà dare il sindaco Giuliano Pisapia, a cui Sala si è appellato («Nei prossimi giorni faremo il punto con il sindaco»). Pisapia da una parte non vuole passare per quello che smorza gli ottimismi su Expo, dall’altra però non può avallare eventuali numeri falsi. Diffusi per di più da chi potrebbe diventare, tra qualche settimana, il candidato a succedergli a Palazzo Marino...

I manager di Expo intanto mettono le mani avanti sui prossimi mesi: «Ci sarà un momento di minori ingressi in agosto. Abbiamo però grandi aspettative per settembre e ottobre». Sul successo di Expo, Sala si gioca quindi la candidatura a sindaco di Milano. Ma se risultasse che mente sui numeri, la sua campagna elettorale avrebbe un pessimo inizio.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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