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Al via la quinta edizione di “Cerealia” Focus sulla donna e sull'agricoltura

I cereali sono i semi della vita e la donna si è sempre assunta il compito della nutrizione. Per questo la quinta edizione di “Cerealia. Cerere e il Mediterraneo” ha come tema “La donna e i cereali: i semi della vita

di Mariella Morosi
 
05 giugno 2015 | 11:18

Al via la quinta edizione di “Cerealia” Focus sulla donna e sull'agricoltura

I cereali sono i semi della vita e la donna si è sempre assunta il compito della nutrizione. Per questo la quinta edizione di “Cerealia. Cerere e il Mediterraneo” ha come tema “La donna e i cereali: i semi della vita

di Mariella Morosi
05 giugno 2015 | 11:18
 

ROMA - Il festival, presentato in Campidoglio, è ispirato all'omonima festa romana dedicata alla bionda dea Cerere, protettrice dei raccolti, e comincia proprio il 9 giugno (avrà termine il 12), giorno in cui nell'antica Roma si celebrava la festa dei pistores, i fornai, che per l'occasione adornavano di fiori le macine dei loro mulini (Ovidio, Fasti VI, 311). Promossa da M.th.i. (Music theatre international) e ArcheoClub d’Italia, “Cerealia” è patrocinato dall’Expo Milano 2015, dalla commissione nazionale italiana per l'Unesco, dal ministero degli Esteri, dello Sviluppo economico e dal Mibact (ministero dei Beni e delle attività culturali e del Turismo).

L'evento ha avuto anche il riconoscimento della “Effe Label 2015/2016” (Europe for festivals, festivals for Europe). Quest'anno il Paese ospite è la Croazia e “Cerealia” ha visto l'attiva collaborazione dell'ambasciata della repubblica croata, dell'ente del Turismo in Italia e della “casa della Croazia”. Ospiti delle precedenti edizioni, sempre di respiro internazionale ma con attenzione particolare al bacino del Mediterraneo, sono stati Egitto, Turchia, Grecia e Cipro. Cultura, ambiente, territorio, società, economia, alimentazione e turismo sono le tematiche affrontate dal festival attraverso seminari e convegni, performance, degustazioni, mostre, visite guidate e laboratori.



Per Paola Sarcina, che con Letizia Staccioli è ideatrice del format, questo evento vuole dare attenzione alle figure femminili del culto della terra e alle attuali protagoniste dell'economia agricola e della filiera cerealicola, nell'ambito di un'economia partecipata. Nell’anno dell’Expo, promotori e partner intendono valorizzare la riscoperta dei territori e salvaguardare l’importanza della terra e delle colture autoctone. Ma é anche un'occasione per tracciare il legame tra il luogo di produzione e la tavola del consumatore, riportando in vita usi e tradizioni antichi fondati sul rispetto della terra e dei suoi frutti, al fine di creare una catena virtuosa che contribuisca a diffondere una cultura di condivisione delle esperienze e favorisca un turismo più attento.

«L'amministrazione comunale di Roma - ha sottolineato Marta Leonori, assessore ai Beni culturali di “Roma produttiva” con delega all'Expo - è vicina a Cerealia, al mondo agricolo ed è impegnata nella promozione del cibo di qualità con due mense scolastiche a km zero e con l'adesione sia a Expo che alla carta contro gli sprechi». La qualità della vita diventa così per “Cerealia” il perno centrale sul quale far ruotare scelte sostenibili che riguardano il mondo del biologico e della produzione locale di eccellenza.

Uno show cooking al ristorante Chinappi, dopo la presentazione in Campidoglio, ha mostrato come i romani cucinavano i loro piatti a base di grano e farro. Duemila anni di storia della pasta, dalle tagliatelle di Apicio fino ai moderni formati più creativi fatti con le trafile in oro, sono stati al centro degli interventi di Giuseppe Nocca, docente di scienza dell'alimentazione, di Amelia Giarmoleo del museo nazionale delle paste alimetari, di Paola Sarcina di Cerealia e della giornalista Tiziana Briguglio fondatrice di “Agroalimentare in rosa”. “Cerealia” è un festival diffuso e anche questa edizione si articola con iniziative in sedi museali e siti archeologici della provincia di Roma.

Tra questi: Capo di bove, l’Ara pacis augustae (il 9 giugno per la cerimonia ufficiale di apertura), il museo di porta S. Paolo e l’area archeologica della piramide di Caio Cestio, gli scavi di Ostia antica. Ospitano attività anche spazi della ristorazione, oltre a Chinappi, “Pasta Asciutta”, “Bibliothè” e “OneDayChef”; enti di formazione come il Centro Studi Cts e il “Gustolab international institute for food studies”. Altri eventi si svolgeranno al mercato contadino di campagna amica al circo massimo, al mercato contadino di Capannelle, alla Domus romana e al teatro Sala uno.

Ricco è il programma dedicato alla Croazia con due importanti mostre fotografiche, seminari, concerti, presentazioni di libri e video, degustazioni e laboratori di cucina tradizionale. Ad impreziosire il lungo elenco degli eventi anche incontri e show cooking dedicati non solo alla pasta, piatto principe della tavola italiana, ma anche al riso, al mais e ai cereali minori. In scaletta, per la prima volta, seminari rivolti agli agronomi e ai professionisti della comunicazione. Fondamentale per l’edizione 2015 di “Cerealia”, il consolidarsi della collaborazione con il Gustolab e la partnership con altri due master specialistici: quello in “turismo culturale ed enogastronomico” del Centro Studi Cts e quello in “cultura dell'alimentazione e delle tradizioni enogastronomiche” del Baicr - Cultura della relazione, realizzato in convenzione con l'università degli studi di Roma Tor Vergata.

In totale si svolgeranno quarantasei eventi che oltre a Roma, come negli anni passati, coinvolgeranno anche altri territori di Lazio (Ariccia 6 giugno, Tarquinia 9/11 giugno), Calabria (Vibo Valentia 9/12 giugno), Veneto (Altino 20 giugno), Umbria (Gualdo Cattaneo 21 giugno), Puglia (Bovino 16 maggio, Minervino Murge 18/20 settembre). Gli organizzatori di Cerealia, insieme al mercato contadino Castelli romani e Capannelle, dedicano questa edizione al mugnaio Silvio Paoselli, che ha sacrificato la vita per difendere il suo mulino e la sua dignità.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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