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Siad
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Arancia di Sorrento - SCHEDA

 
01 gennaio 2013 | 10:26

Arancia di Sorrento - SCHEDA

01 gennaio 2013 | 10:26
 

Zona di produzione
La coltivazione dell’arancia di Sorrento è concentrata in tutto il territorio litorale della penisola sorrentina.



Caratteristiche

  • La pianta ha uno sviluppo vigoroso, con portamento assurgente, e raggiunge spesso l’altezza di 7 metri
  • I frutti sono di colore giallo arancio più o meno intenso e di calibro elevato (maggiore per il Biondo Sorrentino) con buccia di medio spessore, spicchi piuttosto numerosi e costantemente privi di semi, succo abbondante e zuccherino
Coltivazione
La tecnica di coltivazione dell’arancia di Sorrento è basata sull’impiego di impalcature di legno (solitamente di castagno, proveniente dalle zone limitrofe), la cui altezza può raggiungere anche i 7 metri, sopra le quali vengono sistemate stuoie di paglia (le tradizionali “pagliarelle”) per la copertura, che possono essere sostituite o affiancate da reti e frangivento di origine vegetale a protezione dal vento e dal freddo.

La copertura ritarda la maturazione dei frutti conferendo una tipicità “temporale” al prodotto che può essere venduto in epoca successiva a quella delle altre arance italiane. La raccolta quindi, che può cominciare in primavera contemporaneamente alla completa maturazione dei frutti, molto spesso viene ritardata anche fino al mese di maggio.

Riferimenti storici
Già a partire dal 1300 la coltura dell’arancio, insieme a quella del limone, costituiva per la Penisola Sorrentino-Amalfitana un’importante fonte di reddito ed alimentava un’intensa corrente di esportazione diretta, per via mare, ai principali mercati italiani ed europei.

Nel corso dei secoli, poi, le due specie hanno vissuto fasi alterne legate alle variabili vicende del mercato che spingevano i coltivatori a rivolgersi all’una o all’altra avviando riconversioni non sempre avvedute, al punto da rendere necessaria oggi una generale ristrutturazione dell’agrumicoltura locale, la cui valenza paesaggistica resta insostituibile.

Varietà
Della cultivar madre Biondo comune due ecotipi locali sono andati col tempo selezionandosi ed affermandosi: il “Biondo Sorrentino (o di Sorrento)” e il “Biondo Equense”.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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