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McDonald’s accusata di evasione fiscale 1 miliardo di euro di tasse non pagate

La denuncia arriva dal rapporto “Unhappy Meal”, realizzato da un gruppo di sindacati: la multinazionale avrebbe trasferito la sede europea dalla Gran Bretagna alla Svizzera ed evaso oltre 1 miliardo di euro in 5 anni, appoggiandosi ad una piccola filiale della casa madre elvetica, basata però in Lussemburgo

 
27 febbraio 2015 | 09:41

McDonald’s accusata di evasione fiscale 1 miliardo di euro di tasse non pagate

La denuncia arriva dal rapporto “Unhappy Meal”, realizzato da un gruppo di sindacati: la multinazionale avrebbe trasferito la sede europea dalla Gran Bretagna alla Svizzera ed evaso oltre 1 miliardo di euro in 5 anni, appoggiandosi ad una piccola filiale della casa madre elvetica, basata però in Lussemburgo

27 febbraio 2015 | 09:41
 

McDonald’s, il colosso americano degli hamburger con le patatine, ha “deliberatamente evaso” oltre 1 miliardo di euro di tasse in Europa (principalmente in Francia, Italia, Spagna e Regno Unito) nei cinque anni tra il 2009 e il 2013. Lo denuncia il rapporto “Unhappy Meal” pubblicato da una coalizione di sindacati del settore pubblico europeo (Epsu) e statunitense (Seiu), del turismo e del settore alimentare (Effat) e della Ong “War on Want” per la lotta alla povertà.



Il rapporto rivela in tutti i dettagli la strategia adottata dalla multinazionale del fast food, essenzialmente consistita nel trasferire la sede europea di McDonald’s dalla Gran Bretagna alla Svizzera, usando un sistema di pagamenti di royalties incrociati intra-gruppo, tutti incanalati attraverso una minuscola filiale della “casa madre” svizzera, basata però in Lussemburgo. Lo studio ha rilevato che tra il 2009 e il 2013 la struttura lussemburghese, che ha 13 impiegati in tutto, ha registrato 3,7 miliardi di euro di profitti, sui quali sono stati pagati appena 16 milioni di tasse (pari ad una aliquota inferiore allo 0,45%).

«È vergognoso vedere che una compagnia europea multimiliardaria, che già paga bassi salari alla sua forza lavoro, cerca pure di evitare le sue responsabilità di pagare un’equa parte delle tasse più che necessarie per finanziare i servizi pubblici sui quali contiamo tutti», commenta in una nota il segretario generale della Epsu, Jan Willem Goudrian. «Chiediamo alla Commissione europea, alla Commissione speciale del Parlamento sui tax rulings e alle autorità tributarie dei singoli Paesi - aggiunge Goudrian - di indagare attentamente sulle pratiche fiscali di McDonald’s e di prendere misure appropriate».

McDonald’s Italia, in una nota, «smentisce categoricamente di aver mai avuto rapporti finanziari con alcuna società operante in Lussemburgo. Le supposizioni riportate dal rapporto non hanno nulla a che vedere con McDonald’s Italia. Infatti, McDonald’s Italia rispetta le normative vigenti e paga regolarmente le tasse in Italia. Pertanto il rapporto sopra menzionato è totalmente inesatto».

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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