Uno studio della California Stanford University conferma che indossare troppo spesso i tacchi alti è rischioso per gambe, schiena e ginocchia, rischiando inoltre di soffrire di osteoartrite e invecchiamento precoce delle articolazioni. Il tacco a partire dai 10 cm, se indossato abitualmente, potrebbe seriamente compromettere la salute di schiena, piedi, ginocchia, e provocare danni al sistema circolatorio nei soggetti con familiarità o predisposizione.
Le ginocchia nel tempo possono manifestare cambiamenti simili a quelli indotti dal peso degli anni con il progredire dell’osteoartrite. Quindi si dovrebbe rinunciare al tacco? In realtà secondo gli esperti anche le calzature troppo “piatte” sono dannose per la postura e quindi per schiena e articolazioni.
Paolo Spada, chirurgo vascolare dell’unità operativa di Chirurgia vascolare II in Humanitas, consiglia di scegliere le scarpe con attenzione, senza necessariamente rinunciare al tacco alto, mentre Leonardo Maradei, responsabile di ortopedia del Piede e chirurgia mininvasiva di Humanitas, approfondisce la relazione tra problemi posturali e scarpe alte. Riportiamo per intero i loro consigli, tratti per intero da Humanitasalute.it.
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La calzatura comoda è quella migliore
«Come regola generale - spiega Paolo Spada - la calzatura comoda è quella migliore. Paradossalmente se una donna si sentisse molto comoda con un paio di scarpe con un tacco dodici, non avrebbe probabilmente nessun tipo di ripercussione circolatoria - che è uno degli effetti indesiderati più comuni. Per cui le donne che non avvertono scomodità nel passeggiare con i tacchi alti non risentono probabilmente di alcun tipo di effetto negativo almeno sulla circolazione, viceversa là dove ci si sente impacciati e scomodi e si avverte fatica a camminare, o dolori alle gambe, è molto probabile che le articolazioni e il nostro sistema venoso ne risentano».
«Ma in ogni caso - aggiunge Paolo Spada - continuo a pensare che non ci siano controindicazioni se una donna indossa i tacchi per una serata o sporadicamente, ma mi sentirei di sconsigliarne l’uso per il lavoro, poiché indossarli per un tempo prolungato metterebbe decisamente sotto sforzo l’intero sistema circolatorio, là dove di fondo esiste già una problematica, la schiena - e a quanto è emerso anche le ginocchia».
«Inoltre - aggiunge Leonardo Maradei - i tacchi alti modificano la postura con ripercussioni sulla colonna e conseguente mal di schiena. Sono di gran moda, ma non sono funzionali perché costringono il peso corporeo in avanti, sbilanciando la funzione stabilizzante del piede nella ripartizione del peso e sovraccaricando le ginocchia e tutta la colonna vertebrale. La scarpa ideale è quella che riprende la forma naturale del piede con un leggero rialzo dietro (un tacco di 3-5 centimetri al massimo, che non sia a stiletto). Per questo anche le ballerine rasoterra non sono consigliate, ma i tacchi per qualche ora al giorno si possono indossare senza grosse ripercussioni».
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