Partner ufficiale della seconda edizione del Maretti Award a Cuba, all’interno della 17ª settimana della cultura italiana, Casale del Giglio ha presentato per la prima volta i propri vini sul territorio caraibico. Una presenza che coincide con una svolta storica importante: riaprono le ambasciate, finisce l’embargo Cuba-Usa. L’arte e la cultura continuano ad essere di buon auspicio e ad avere un ruolo importante in una svolta epocale e l’Italia è in primissimo piano in questa evoluzione. Il Maretti Award ne è l’ennesima prova.
La manifestazione, in trasferta proprio nella capitale cubana lo scorso novembre per portare arte ed enogastronomia, ha decretato la vittoria dell’italiano Filippo Berta e delle cubane Susana Pilar Delahante Matienzo e Grethell Rasúa Fariñas. E proprio dall’arte, già anni addietro, erano arrivati segnali importanti di un’apertura diplomatica, coincisi sostanzialmente con il passaggio di consegne tra Fidel e Raul Castro. Un ruolo importante l’hanno avuto due persone in particolare: il cubano Jorge Fernandez Torres e l’italiano Giacomo Zaza. Insieme hanno curato nel 2013 alla Biennale di Venezia (era presente anche Casale del Giglio) il primo Padiglione cubano dell’era Raul Castro.
La medesima coppia curerà il Padiglione nell’edizione del 2015, e sarà uno dei tanti banchi di prova per testare questa nuova apertura. In occasione del Maretti Award, i vini di Casale del Giglio sono stati accolti con grande curiosità ed entusiasmo dal pubblico locale, che ha avuto modo di degustare per la prima volta le seguenti etichette: Satrico 2013, Antinoo 2012, Albiola 2013, Petit Verdot 2012, Madreselva 2011, Mater Matuta 2011, Aphrodisium 2013, Opera Brut Trento Doc 2009 e Opera Rosè Trento Doc. Un’ambientazione speciale, quella della Fac - Fábrica de arte cubano a L’Avana, che ha visto la partecipazione di un nutrito numero di spettatori e di esponenti della politica nazionale ed internazionale.
Il vernissage è stato aperto dal brindisi con l’Antinoo 2012 del vice ministro della cultura cubana Fernando Rojas, dell’ambasciatore d’Italia a Cuba Carmine Robustelli e del consigliere politico e culturale Pietro De Martin. Presenti anche tutti gli altri membri dell’ambasciata italiana a Cuba. Due realtà fortemente motivate dalla passione per l’arte sono state, quindi, le protagoniste della settimana culturale: la Maretti editore, ideatrice nel 2002 del premio dedicato a Valerio Riva, l’unico riconoscimento rivolto agli artisti “over 35”, e la casa vinicola Casale del Giglio, nota per aver rivoluzionato la produzione di vino nel Lazio, qui in qualità di patrocinatore diretto della manifestazione.
Una partnership iniziata con la realizzazione di un prezioso catalogo della mostra allestita in occasione dei “Cento anni nel vino” di Casale del Giglio, dove si è sottolineato l’impegno nella cultura dei Santarelli. Unendo il proprio nome a quello della casa editrice, l’azienda vitivinicola si è vista così coinvolta in una serie di eventi di ampio respiro artistico, dalle Biennali veneziane del 2013-2014 (arte e architettura al padiglione della Repubblica del Kenya) fino, appunto, alla settimana della cultura italiana a L’Avana.
Casale del Giglio ha fatto il proprio ingresso ai Caraibi all’interno di un progetto di sviluppo commerciale con il Sud America e con la Regione caraibica, di cui Cuba è l’isola maggiore. Paesi e mercati in espansione, dove l’azienda si affaccia presentando la propria ampia produzione, in cerca di nuovi sbocchi, a seguito del forte calo dell’acquisto di vino nei mercati tradizionali. «Vi è stata una graduale e naturale contrazione dei consumi in favore di quelli più consapevoli - commenta Antonio Santarelli - orientandosi maggiormente verso la qualità. Paesi tradizionalmente consumatori di vino hanno registrato una forte discesa, di conseguenza, i produttori italiani hanno dovuto necessariamente rivolgersi verso altri orizzonti e i mercati asiatici e del Nord-Sud America sono sicuramente contesti interessanti».
Nel corso della manifestazione sono stati proclamati i vincitori di questa seconda edizione del Maretti Award. La giuria italiana (composta dai curatori Laura Cherubini, Eugenio Viola e Giacomo Zaza), in carica per la sezione cubana ha decretato vincitrici a pari merito Susana Pilar Delahante Matienzo e Grethel Rasúa (entrambe proposte da Jorge Fernández Torres), conferendo una menzione speciale a Reinier Nande (proposto da Israel Castellanos). La Giuria internazionale (composta dai curatori Caridad Blanco, Israel Castellanos e Jorge Fernández Torres), in carica per la sezione italiana, ha decretato vincitore Filippo Berta (proposto da Eugenio Viola), conferendo una menzione speciale a Rä di Martino (proposta da Laura Cherubini) e a Luigi Presicce (proposto da Giacomo Zaza).
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