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Stop alle oliere truccate nei ristoranti Italia leader nella tutela della qualità

In base all’emendamento approvato alla legge Comunitaria in discussione alla Camera, i ristoranti potranno servire l’extravergine solo in bottiglie dotate di tappo antirabbocco; una battaglia vinta contro le truffe

 
12 giugno 2014 | 12:27

Stop alle oliere truccate nei ristoranti Italia leader nella tutela della qualità

In base all’emendamento approvato alla legge Comunitaria in discussione alla Camera, i ristoranti potranno servire l’extravergine solo in bottiglie dotate di tappo antirabbocco; una battaglia vinta contro le truffe

12 giugno 2014 | 12:27
 

È importante lo stop alle oliere truccate nei ristoranti, che potranno servire l’extravergine solo in bottiglie dotate di tappo antirabbocco per evitare che possano essere “allungate” o addirittura riempite ex novo con prodotti che non hanno nulla a che vedere con quello originario. È quanto afferma il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel commentare positivamente l’emendamento approvato sul tappo “antirabbocco” alla legge Comunitaria in discussione nell’aula della Camera che ha anche approvato l’aumento del contenuto minimo di succo di frutta nelle bibite gassate dal 12 al 20%.



«Nel rispetto della normativa comunitaria - ha affermato il presidente della Coldiretti - l’Italia non ha rinunciato questa volta a svolgere il ruolo di leader nella tutela della qualità e della sicurezza alimentare in Europa. Decisiva la svolta dell’Esecutivo che si è dimostrato vicino agli interessi reali delle imprese agricole e dei consumatori».

«Si tratta di salvaguardare prodotti base della dieta mediterranea come l’olio di oliva e la frutta che - sottolinea Moncalvo - offrono un contributo determinante alla salute dei cittadini e sono realtà produttive da primato nazionale che possono offrire importanti sbocchi occupazionali nel Mezzogiorno in cui più duramente si sta facendo sentire la crisi».

La norma approvata prevede che gli oli di oliva vergini proposti in confezioni nei pubblici esercizi, fatti salvi gli usi di cucina e di preparazione dei pasti, devono essere presentati in contenitori etichettati conformemente alla normativa vigente, forniti di idoneo dispositivo di chiusura in modo che il contenuto non possa essere modificato senza che la confezione sia aperta o alterata e provvisti di un sistema di protezione che non ne permetta il riutilizzo dopo l’esaurimento del contenuto originale indicato in etichetta. 

Negli ultimi trent’anni il frutteto italiano si è ridotto del 28% ed oggi può contare su appena 321mila ettari coltivati a melo, pero, pesco, albicocco, arancio, limone e agrumi e piccoli frutti ai quali si aggiungono 1.110.706 ettari coltivati ad ulivo anche essi in forte calo.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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