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Sequestri per oltre 5 tonnellate a ottobre Controlli dei Nac anche sull'e-commerce

Le operazioni dei Nac contro la contraffazione alimentare, ad ottobre, hanno portato al sequestro di oltre 5 tonnellate di prodotti e 350mila etichette irregolari. L’attività si è concentrata anche sull’e-commerce

 
12 novembre 2013 | 14:26

Sequestri per oltre 5 tonnellate a ottobre Controlli dei Nac anche sull'e-commerce

Le operazioni dei Nac contro la contraffazione alimentare, ad ottobre, hanno portato al sequestro di oltre 5 tonnellate di prodotti e 350mila etichette irregolari. L’attività si è concentrata anche sull’e-commerce

12 novembre 2013 | 14:26
 

Sono stati diffusi dai Nac, Nucleo antifrodi carabinieri, i risultati sulle operazioni di lotta alla contraffazione alimentare condotte nel mese di ottobre, quando nelle province di Verona, Vicenza, Trento e Brescia, i Nac di Parma hanno individuato alcuni circuiti di commercializzazione di falso “Parmigiano Reggiano”, “Grana Padano” Dop, e di paste lavorate con ripieni evocanti indebitamente noti marchi di qualità Dop/Igp/Stg, destinate anche all’esportazione.

Complessivamente sono state sequestrate oltre 5 tonnellate di prodotti e 350mila etichette/packaging irregolari. Nel sud Italia, nel corso dei controlli in alcuni centri agroalimentari sono state sequestrate oltre 3 tonnellate di prodotti ortofrutticoli risultati privi della documentazione di tracciabilità.

In merito al lavoro svolto dai Nac il Ministro Nunzia De Girolamo (nella foto) commenta: «Le operazioni dei Nac, hanno permesso di individuare alcuni nuovi circuiti di commercializzazione relative a produzioni contraffatte che venivano spacciate per produzioni a marchio di qualità Dop, Igp e Stg. L’attività, inoltre, si è concentrata anche sull’e-commerce, al fine di proseguire gli accertamenti sulla diffusione in internet della vasta gamma di “cheese-kit” prodotti e commercializzati in Nuova Zelanda e Australia che evocano produzioni made in Italy».

Nunzia De Girolamo«Infine, sono stati effettuati controlli nel trasferimento di risorse europee che hanno fatto accertare frodi nel comparto agroalimentare per oltre 2,5 milioni di euro. La contraffazione dell’agroalimentare italiano non è più tollerabile, per questo dobbiamo usare ogni strumento a nostra disposizione per contrastarla e sconfiggerla. Tutti hanno il diritto di sapere quello che comprano e quello che mangiano».

Nella fase di monitoraggio dell’e-commerce, i Nuclei antifrodi carabinieri hanno interessato i canali di cooperazione internazionale di Interpol e dell’agenzia delle dogane segnalando che il fenomeno non rappresenta una semplice evocazione dell’italian sounding, ma una vera e propria condotta fraudolenta a danno dei consumatori stranieri che pensano di poter acquistare un prodotto realmente corrispondente alla genuinità del prodotto tipico italiano.

Nel corso delle attività svolte nel 2013 sono state sequestrate oltre 1.800 tonnellate di prodotti agroalimentari e 2,5 milioni il numero delle etichette/packaging irregolari. Inoltre sono stati deferiti all’autorità Giudiziaria oltre 2mila autori di reato e accertati illeciti finanziamenti Ue per oltre 13 milioni di euro.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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