È il Brunello di Montalcino Riserva 2007 della Fattoria Poggio di Sotto il miglior vino d’Italia del 2013. Si è aggiudicato infatti il primo posto della speciale classifica dei 50 migliori vini della Penisola stilata dalla giuria internazione del “Best Italian Wine Awards”, alla seconda edizione, che ha fatto una selezione fra una rosa di oltre 250 etichette. L’azienda toscana, di proprietà della famiglia Tipa-Bertarelli, si estende su un’area di 32 ettari, di cui 10 a vigneto e i restanti a oliveto e bosco. Medaglia d’argento per un vino piemontese, il Barbaresco Asili Vecchie Vigne 2007 di Roagna, del giovane Luca Roagna, nato in un’azienda convinta che l’ambiente naturale sia l’habitat perfetto e che la vite vada aiutata nelle fasi vegetative e produttive ma non forzata. Al terzo posto di nuovo un toscano: Oreno 2010 di Sette Ponti, la tenuta di proprietà di Vittorio Moretti. Di seguito la classifica completa dei 50 vini.
La classifica 1. Poggio di Sotto - Brunello di Montalcino Riserva 20072. Roagna - Barbaresco Asili Vecchie Vigne 20073. Sette Ponti - Oreno 20104. Ferrari - Ferrari Giulio Riserva del Fondatore 2002
5. Massolino - Barolo Vigna Rionda Riserva2007
6. Tramin - Alto Adige Terminum Gewurztraminer 2011
7. Lis Neris - Tal Luc 2010
8. Valentini - Trebbiano d’Abruzzo 2011
9. Romano dal Forno - Valpolicella Superiore Monte Lodoletta 2007
10. Pianpolvere Soprano - Barolo Bussia Riserva 2006
11. Tua Rita - Redigaffi 2010
12. Palari - Faro 2008
13. Ettore Germano - Langhe Riesling Herzu 2011
14. Marisa Cuomo - Costa D’Amalfi Furore Fiorduva 2011
15. Gravner - Bianco Breg Anfora 2006
16. Cavallotto - Barolo Riserva Bricco Boschis Vigna San Giuseppe 2007
17. Schiavenza - Barolo Prapò 2009
18. Sottimano - Barbaresco Currà 2008
19. Cogno Elvio - Barolo Vigna Elena Riserva 2007
20. Brovia - Barolo Ca’ Mia 2009
21. Duemani - Costa Toscana Igt Cabernet Franc 2010
22. Bruno Rocca - Barbaresco Rabaja 2010
23. Paride Iaretti - Gattinara Riserva 2005
24. Castello di Verduno - Barolo Monvigliero Riserva 2007
25. Tenute Sella - Lessona Omaggio a Quintino Sella 2007
26. Tenuta San Guido - Sassicaia 2010
27. Burlotto - Barolo Monvigliero 2009
28. Polvanera - Primitivo di Gioia del Colle Vigneto Montevella 2010
29. Argiolas - Turriga 2008
30. Conterno Fantino - Barolo Sorì Ginestra2009
31. Bruno Giacosa - Barolo Le Rocche del Falletto Riserva Et Rossa 2008
32. Masciarelli - Villa Gemma Montepulciano di Abruzzo 2006
33. Giuseppe Cortese - Barbaresco Rabaja Riserva 2006
34. Conte Brachetti Peretti - Il Pollenza 2010
35. Marco De Bartoli - Vecchio Samperi Ventennale SA
36. Ca’ del Bosco - Franciacorta Brut Rosé Riserva Amc 2005
37. Cavalleri - Franciacorta Collez. Esclusiva 2004
38. Masseto - Masseto 2010
39. Allegrini - Amarone della Valpolicella Classico 2009
40. Travaglini - Gattinara Riserva 2007
41.
Jermann - Vintage Tunina 2011 42. Poderi Aldo Conterno - Barolo Granbussia Riserva 2005
43. Quintodecimo - Taurasi Riserva Vigna Quintodecimo 2007
44. Villa Bucci - Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Riserva Villa Bucci 2008
45. Cascina Ca’ Rossa - Roero Mompissano Riserva 2010
46. Le Piane - Boca 2008
47. La Monacesca - Verdicchio di Matelica Riserva Mirum 2010
48. Casanova dei Neri - Brunello di Montalcino Cerretalto 2007
49. Fontodi - Flaccianello 2009
50. Damijan Podversic - Venezia Giulia Igt Malvasia 2009
Gli “Awards”Ogni anno il Best Italian Wine Awards assegna dei premi speciali, gli “Awards”, a vini, aziende e persone che si sono distinte durante l’anno nel contribuire a rendere il mondo del vino italiano un’esperienza unica, di carattere e personalità.
PREMIO VINO E TRADIZIONE Costanza produttiva negli anni e rispetto del Genius Loci. I due punti cardine del vino che valorizza la più autentica tradizione. Vincitore 2013: Barolo Docg Monprivato 2009 - Mascarello PREMIO VINO E INNOVAZIONE Spirito di intraprendenza e sguardo al futuro. Le doti indispensabili per il vino che intende innovare, nel solco della tradizione. Vincitore 2013: Asolo Prosecco Docg Colfondo - Bele Casel PREMIO VINO PROMESSAGrandi potenzialità nel presente, scommessa per il futuro. I simboli del vino che può ambire a far parte dell’eccellenza italiana.Vincitore 2013: Unico Pecorino Terre di Chieti Igp 2012 - Tenuta UlissePREMIO VINO POPSemplice ma sanguigno, schietto ma di carattere. È il vino Pop, il giusto mix tra genuinità e originalità.Vincitore 2013: Ribolla Gialla Spumante Brut di qualità - CollaviniPREMIO VINO QUALITY/PRICEGrande qualità a un prezzo competitivo. Il mix perfetto per andare incontro alle esigenze del consumatore più attento.Vincitore 2013: Primitivo di Manduria Doc Altemura 2010 - Tenuta AltemuraPREMIO VINO E TERROIRRispetto del vitigno di partenza, del luogo di origine e del lavoro dell’uomo: il più autentico connubio che un vino possa cercare di esprimere.Vincitore 2013: Valtellina Superiore Sassella Docg Rocce Rosse 2002 - Ar.Pe.Pe.PREMIO AZIENDA NELLA STORIAUn esempio per chi inizia, un punto di riferimento per chi ambisce a far parte della storia del vino italiano.Vincitore 2013: Tenuta Greppo Franco Biondi SantiPREMIO EXPLOITUn vino nuovo, attuale, capace di stupire, che si rivela essere un omaggio al passato e una grande promessa per il futuro.Vincitore 2013: Franciacorta Docg Coupé - Monte RossaPREMIO MIGLIOR SOMMELIERClasse, eleganza e professionalità. Le autentiche e imprescindibili credenziali dell’ambasciatore del vino italiano nella ristorazione italiana di eccellenza.Vincitore 2013: Paride D'Angelo - Ristorante Casa AngeloLa giuria 2013Quello dell’edizione 2012 era stato un vero successo - di pubblico, di critica, di comunicazione e anche di vendite - che ha colto impreparato qualche produttore e che ha visto partecipare una giuria tra le più importanti del mondo. Luca Gardini, Miglior sommelier del mondo Wsa 2010, e Andrea Grignaffini, esperto enogastronomico e creative director della rivista “Spirito diVino”, ideatori della speciale classifica, hanno pensato per il 2013 di aggiungere altri giornalisti importanti e sempre più internazionali alla giuria, già molto prestigiosa.
Da Parigi, Raoul Salama: professore alla facoltà di Enologia di Bordeaux, giornalista di settore, degustatore professionale e collaboratore di illustri testate francesi quali “Le Monde” e “Figaro”, per cui ha anche curato l’enciclopedia “Vins de France et du Monde”, dal 1983 è a capo delle redazioni italiana e cinese della rivista francese “Revue du Vin de France”.
Da Londra, Tim Atkin: wine writer tra i più premiati al mondo e Master of wine con 25 anni di esperienza, ha scritto per molte testate, tra le quali The World of Fine Wine, Oln, Intelligent Life, Gourmet Traveller Wine, Imbibe e Woman and Home. Appare con frequenza sul primo canale della Bbc nel programma Saturday Kitchen e insegna nella sua wine school di Londra. Ricopre il ruolo di co-chairman all’International Wine Challenge.
Da New York, Christy Canterboury: giornalista, giudice e formatrice, è una delle 7 donne Master of wine degli Stati Uniti. Collabora con Decanter, Wine Enthusiast, Food Arts, Sommelier Journal, Snooth, Beverage Media, Tasted.
Accanto a loro i più autorevoli giornalisti italiani del calibro di Enzo Vizzari, direttore responsabile e curatore delle Guide de L’Espresso, Daniele Cernilli, decano della degustazione e giornalista enogastronomico fra gli artefici del Gambero Rosso, e Antonio Paolini, da 7 anni nel comitato esecutivo della Guida Ristoranti de L’Espresso.
Per tre giorni sono stati degustati e votati oltre 300 tra i migliori vini bianchi, rossi, spumanti e una batteria speciale per i dolci, esprimendo la degustazione in centesimi. «È stata una tre giorni, importante, di confronto e dialogo sui tempi principali del mondo del vino, in particolare la sfida alla globalizzazione per i vini italiani. Occasioni così sono rare nel nostro mondo, sempre molto autoreferenziale», ha commentato
Andrea Grignaffini.
Novità anche per la giuria degli “Awards”, premi speciali per quei vini, aziende o persone che si sono distinte durante l’anno per aver contribuito a rendere il mondo del vino italiano un’esperienza unica, di carattere e personalità. L’edizione 2013 vede una giuria formata da Luciano Ferraro (capo redattore centrale del Corriere della sera e sottile penna della rubrica Corriere Divini), Davide Paolini (alias “Il Gastronauta”, la sua penna è protagonista tra le colonne del Sole 24 Ore e la sua voce è inconfondibile a Radio24) e Pier Bergonzi (capo redattore centrale della Gazzetta dello Sport e strepitosa penna della popolarissima Gazza Golosa).
«Il vino italiano e tutta la filiera vitivinicola meritano un evento così!», ha sottolineato
Luca Gardini, ideatore e palato tra i più influenti al mondo. «Nessuna intenzione di assolutizzare o egemonizzare i giudizi sul vino, solo la voglia di dimostrare che attorno ad una esperienza unica come quella della degustazione del vino si possono mettere insieme mondi lontani, generazioni e idee diverse».