Il giro di falsi salumi prodotti con carni straniere ma spacciati come italiani è una delle cause della crisi dei nostri allevamenti, dove i prezzi sono in discesa e le macellazioni nazionali si sono drasticamente ridotte (-17,4% a febbraio 2013). È quanto afferma la Coldiretti nell’esprimere apprezzamento per i risultati dei controlli effettuati dai Nuclei antifrodi dei carabinieri (Nac) sulla tracciabilità ed etichettatura dei prodotti agroalimentari che hanno portato al sequestro di oltre 4mila chili di prodotto, tra cui anche carne proveniente dall’Olanda in un circuito di produzione di falsi salumi falsi Dop. Si è trattato di una vasta operazione che ha interessato Campania e Calabria, oltre alle province di Roma, Bologna, Milano e Firenze.
Quattro prosciutti su cinque di quelli venduti in Italia provengono da maiali allevati in Olanda, Danimarca, Francia, Germania, Spagna senza che questo venga chiaramente indicato in etichetta e con l’uso di indicazioni fuorvianti come “nostrano” che ingannano il consumatore sulla reale origine. L’importante azione di controllo svolta dalle forze dell’ordine deve essere accompagnata da una decisa politica di valorizzazione degli allevamenti nazionali che deve partire dalla obbligatorietà dell’indicazione dell’origine del suino in tutti i prodotti della macelleria e della salumeria.
Il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Nunzia De Girolamo (nella foto), ha così commentato i risultati degli ultimi controlli dei Nac di Roma, Parma e Salerno: «Desidero complimentarmi per l’ottimo lavoro svolto dai Carabinieri dei Nac nel contrasto alle frodi agroalimentari, che ha portato nei giorni scorsi ad accertare anche irregolarità e frodi sul sistema dei finanziamenti Ue per oltre due milioni di euro. La lotta all’agropirateria è senza dubbio una delle priorità di questo Governo, perché abbiamo il dovere di proteggere i consumatori e i produttori onesti. È per questo che dovremo intensificare ancora i controlli, vigilare con efficacia sul rispetto delle norme sulla tracciabilità e sull’etichettatura. Particolarmente importante è stata la scoperta anche delle frodi per falsa evocazione dei prodotti Dop e Igp, perché proprio le denominazioni rappresentano quel valore aggiunto in termini di qualità che è la forza del Made in Italy».
Le verifiche ispettive dei Nuclei antifrodi carabinieri hanno riguardato 241 aziende ed attività commerciali, con controlli anche presso i principali mercati e la Gdo, con il sequestro di oltre 4mila kg di prodotti agroalimentari risultati irregolari per violazioni alle norme sulla tracciabilità e sulla etichettatura. In particolare, sono state accertate frodi per “falsa evocazione” di marchi Dop/Igp e irregolarità per comunicazioni commerciali ingannevoli segnalate all’Autorità garante per la concorrenza e per il mercato. Contestualmente sono state scoperte frodi sul sistema dei finanziamenti all’Unione europea e a danno di operatori commerciali per circa 2 milioni di euro. 65 le persone deferite all’Autorità giudiziaria.