
Guidata dalla presidente Rossella Valmarana e da uno staff di alto livello composto da volontari, l'Associazione italiana celiachia (Aic) fornisce ogni giorno servizi sempre innovativi. Tra i tanti obiettivi che Aic persegue c'è la tutela del celiaco che mangia fuori casa. Per questo è nato un progetto chiamato Alimentazione fuori casa (Afc): dedicato ai ristoratori che vogliono aggiornarsi, per poter proporre anche alla clientela celiaca piatti idonei e degni della grande cucina. La dott.ssa Elena Sironi, responsabile Afc per Aic Lombardia Onlus, ci illustrerà in cosa consiste questo progetto.
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La celiachia, come moltissimi lettori già sapranno, è un’intolleranza alimentare in forte incremento - 10% di nuove diagnosi all’anno - che conta ad oggi in Italia 135.800 celiaci diagnosticati contro i 600mila stimati (fonte: Relazione al Parlamento sulla celiachia anno 2011). Nei 34 anni di esistenza di Aic (1979-2013) si è assistito ad una progressiva modifica delle esigenze del celiaco, come è ovvio pensare, passando dal capire cosa significasse celiachia, cosa poter mangiare, dove trovare gli alimenti fino ad arrivare a esigenze sofisticatesi a passo con i tempi e le conquiste ottenute, alla ricerca di pasti pronti, al mangiar fuori casa in sicurezza, alle cure alternative alla dieta, alle vacanze sicure.

In tutto questo lungo percorso Aic ha fornito sostegno ed assistenza ai celiaci e ha contribuito, con i suoi progetti e le sue azioni, al miglioramento della loro qualità di vita. Nello specifico a partire dal 1998, Aic decide di avvicinarsi al mondo della ristorazione, per diffondere la cultura della celiachia e dell’alimentazione senza glutine.
Nasce il
Progetto Ristorazione, rivolto ai soli ristoranti e pizzerie, che negli anni riscuote un crescente successo, inducendo Aic ad ampliare le tipologie di esercizi a cui proporlo, così da divenire sempre più a largo spettro e modificare il suo nome in Progetto Alimentazione fuori casa (Afc). Rivolto a Ristoranti, Hotel, Pizzerie, Bed and Breakfast, Gelaterie, Bar, Paninoteche, Catering, Villaggi, Navi da crociera, Barche a vela, il Progetto Afc da vita ad un network di più di 3.000 strutture in tutta Italia, di cui 250 in Lombardia, informate sul senza glutine e disposte a rispettare i requisiti che Aic richiede loro, per poter accogliere al meglio il cliente celiaco.

I locali per potervi aderire seguono dei corsi base informativi sulla celiachia e la cucina senza glutine, a cui seguono dei sopralluoghi in loco da parte di “tutor” Aic, al fine di valutare insieme l’approvvigionamento, l’organizzazione, il servizio, il menu. Una volta entrati nel network si continua ad avere un filo diretto con l’Associazione, che con i suoi esperti funge da supporto e consulenza preparata per tutti i ristoratori ed esercenti che hanno dubbi, difficoltà o semplicemente desiderano inserire cambiamenti.
I locali aderenti al network Aic ricevono una vetrofania identificativa e riconoscibile dai clienti, vengono pubblicati sulla Guida per l’Alimentazione Fuori Casa edita annualmente da Aic ed inseriti sul sito Aic, da cui è possibile anche scaricare un applicativo per gli smartphone. In sintesi il Progetto Afc è come detto in premessa un vero e proprio “fiore all’occhiello” della nostra Associazione, che non ha pari negli altri paesi europei e di cui andiamo molto fieri.
Aic Lombardia OnlusAssociazione Italiana Celiachia Lombardia OnlusVia San Senatore, 2
20122 Milano
Tel e Fax 02 867820
Afcsegreteria@Aiclombardia.itwww.facebook.com/Aic.LombardiaCercasi ricette senza glutine Ma chi l’ha detto che la celichia, accertata o presunta che sia, debba comportare disagi per il cliente e problemi per il ristoratore-cuoco? Insieme a Juri Piceni e Maria Pia Gandossi iniziamo un percorso per stimolare sempre più cuochi a preparare ricette ad hoc. Le pubblicheremo per favorire un aggiornamento di tutto il settore per servire meglio i 7 italiani su 100 che non possono assumere glutine.