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Allarme salute, bibite gassate nel mirino A rischio quasi 23 milioni di italiani

In Italia sono 6,5 milioni circa le persone che bevono regolarmente bibite gassate e zuccherate, 23 milioni in totale coloro che le consumano. Le stime mondiali parlano di 180mila decessi ogni anno legati al consumo di queste bevande, che in Italia potrebbero diventare più salutari con l’applicazione della legge Balduzzi

21 marzo 2013 | 16:17
Allarme salute, bibite gassate nel mirino
A rischio quasi 23 milioni di italiani
Allarme salute, bibite gassate nel mirino
A rischio quasi 23 milioni di italiani

Allarme salute, bibite gassate nel mirino A rischio quasi 23 milioni di italiani

In Italia sono 6,5 milioni circa le persone che bevono regolarmente bibite gassate e zuccherate, 23 milioni in totale coloro che le consumano. Le stime mondiali parlano di 180mila decessi ogni anno legati al consumo di queste bevande, che in Italia potrebbero diventare più salutari con l’applicazione della legge Balduzzi

21 marzo 2013 | 16:17
 



Sono quasi 23 milioni gli italiani che dichiarano di bere bevande gassate, e di questi ben 6,5 milioni circa dichiara di farlo regolarmente. È quanto emerge da un’indagine Censis-Coldiretti in riferimento all’allarme lanciato dal maxi-studio globale, presentato alle sessioni scientifiche del meeting “American heart association’s epidemiology and prevention/nutrition, physical activity and metabolism 2013” in corso a New Orleans, nel quale si stima che ogni anno nel mondo 180mila decessi siano da collegarsi al consumo di bibite zuccherate tra diabete (133mila), malattie cardiovascolari (44mila)  e tumore (6mila).

Di fronte al nuovo allarme la Coldiretti chiede di rendere immediatamente operativa la legge “Balduzzi” sulla Sanità approvata dal Parlamento, che prevede l’obbligo di aumentare la percentuale di succo dal 12 al 20% nelle bibite. Uno stop alle “aranciate senza arance” che servirebbe a rendere più salutari le bibite, con un consumo stimato di ben 200 milioni di arance in più all’anno da parte degli italiani.

Infatti in Italia l’allarme sul consumo di bibite è amplificato da un pericoloso abbandono dei principi base della dieta mediterranea, che è universalmente conosciuta come importante nella prevenzione delle malattie e che ha fino ad ora garantito agli italiani una vita media di 79,4 anni per gli uomini e di 84,5 per le donne, tra le più elevate al mondo.

Nel corso del 2012 molti italiani hanno invece abbandonato i principi base della dieta mediterranea con un calo nei consumi familiari di pesce fresco (-3%), vino (-3%), ortofrutta (-2%) e olio di oliva (-1%) anche se hanno portato in tavola più pasta (+1%), secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Ismea.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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