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Coniugare passato e presente L'unione fa la forza a Colterenzio

La ristrutturazione della sede di Colterenzio, nata dall’unione di 28 piccoli vignaioli, dà ampio spazio all’arte, ovvero alla reinterpretazione del territorio da parte di architetti ed artisti locali. Qui il punto di partenza è il rispetto per l’ecosistema e la valorizzazione dei singoli vitigni

 
29 novembre 2012 | 09:55

Coniugare passato e presente L'unione fa la forza a Colterenzio

La ristrutturazione della sede di Colterenzio, nata dall’unione di 28 piccoli vignaioli, dà ampio spazio all’arte, ovvero alla reinterpretazione del territorio da parte di architetti ed artisti locali. Qui il punto di partenza è il rispetto per l’ecosistema e la valorizzazione dei singoli vitigni

29 novembre 2012 | 09:55
 

Colterenzio nasce dall'unione di 28 piccoli vignaioli che nel 1960, hanno deciso di fondare la Cantina Colterenzio. L'azienda, a Cornaiano (Bz), che ora conta 300 appassionati viticoltori, rappresenta ancora oggi l'anello di congiunzione tra passato e presente, tra l'esperienza delle tradizioni di una volta e la dedizione dei viticoltori di oggi. Ciascuno di loro coltiva con passione e professionalità, il proprio vigneto al fine di produrre uve sane e di qualità superiore, elemento imprescindibile per la produzione di vini Colterenzio.

Produzione che vede nel rispetto per l'ecosistema e la valorizzazione dei singoli vitigni il proprio punto di partenza, in particolare tramite la viticoltura integrata. Essa si sviluppa su diversi livelli e va ad interagire con le buone pratiche di campagna, da sempre al centro della viticoltura di qualità. L'utilizzo di portainnesti con elevata resistenza allo stress idrico, la potatura corta che riduce le rese per pianta, le 'operazioni a verde”, l'utilizzo di concime organico ed il ricorso ad anti-parassitari naturali, consentono di conservare la fertilità del terreno e di migliorare la qualità delle uve usando sempre e solo metodi naturali e sostanze eco-compatibili per i trattamenti.

Da alcuni anni Colterenzio porta avanti un progetto di sostenibilità ambientale non solo in campagna ma anche in cantina. La sede principale di Colterenzio è stata completamente ristrutturata e la ristrutturazione stessa è stata ispirata a criteri di compatibilità ambientale: negli edifici che la compongono per esempio sono installati pannelli fotovoltaici e solari e si è lavorato per integrare, nella gran parte dei processi produttivi, l'utilizzo di energie pulite. L'energia elettrica necessaria per gran parte dei processi produttivi viene prodotta interamente da fonti rinnovabili: per il 30% con il calore del sole, attraverso pannelli fotovoltaici installati al di sopra della zona ricezione uve, e per il restante 70% con la forza dell'acqua, attraverso una centrale idroelettrica che poi immette l'energia prodotta nella rete pubblica (certificazione Rex).

L'energia termica utilizzata a Colterenzio viene prodotta per il 70% da fonti di energia pulita e rinnovabile, attraverso un impianto di pannelli solari e attraverso la tecnica del recupero del calore. Le caldaie alimentate a gas naturale, i compressori d'aria ed i condizionatori, nel corso del loro regolare funzionamento, producono calore che normalmente va a disperdersi nell'aria. Colterenzio invece recupera questo calore e lo utilizza per riscaldare l'acqua che verrà poi impiegata sia per le pratiche di cantina che per il riscaldamento dei locali.

La ristrutturazione della sede Colterenzio e il suo significato
La ristrutturazione della sede di Colterenzio dà ampio spazio all'arte, ovvero alla reinterpretazione del territorio da parte di architetti ed artisti locali. L'idea alla base del nuovo progetto architettonico ed artistico seguito dallo Studio Bergmeisterwolf è la rappresentazione dell'attività principale di Colterenzio: la produzione di vino. Attraverso dettagli ben visibili anche dall'esterno, si riesce a trasmettere attraverso il legno e l'acciaio, il legame molto forte con la tradizione e la tecnologia. Il legno, utilizzato come rivestimento di uno degli edifici, simboleggia le botti di rovere, parte significativa della tradizione enologica e da sempre utilizzate dall'azienda per affinare i propri gran crus.



I pannelli in metallo nero espanso, pensati per far rivivere gli edifici originari degli anni '60, esprimono, invece, la parte più moderna delle tecniche di vinificazione, ovvero i serbatoi in acciaio necessari per l'affinamento dei vini della linea Classica. Attraverso le installazioni dell'artista Philipp Messner, in acciaio inox lucidato, l'osservatore può intravedere parti diverse di ciò che lo circonda: in base ad angolazione, luce e colore del cielo o mutazioni stagionali, la prospettiva cambia, esattamente come in uno specchio, e proprio come per la vite, soggetta, a continui cambiamenti, ad opera della natura o dell'uomo. La forma circolare di ciascun elemento ricorda gli acini che compongono i grappoli d'uva, e, in alcune installazioni, il grappolo stesso. Unità e parcellizzazione ribadiscono la loro attinenza alla realtà aziendale. L'utilizzo dell'edificio più moderno, ma anche di quello originario, come posizione prescelta per le installazioni artistiche, unisce l'aspetto tradizionale con quello moderno.

A completare l'opera, il "Teatro Verde": pensata come un naturale prolungamento dell'edificio più moderno, ovvero della collina retrostante, la dinamica e leggera struttura in acciaio sarà interamente ricoperta da un manto verde di piante e fiori; si alterneranno nel corso delle stagioni una profusione di colori e profumi, in un continuo mutamento naturale.

Il territorio
L'Alto Adige è una realtà unica nella sua armonia degli opposti: in queste terre s'incontrano, infatti, Nord e Sud, il mondo tedesco e quello italiano in un clima unico tra Mediterraneo e Alpi. Una simbiosi armoniosa che genera un microcosmo ideale per vini autentici e di carattere. Uno dei villaggi più noti di questa zona è Cornaiano sulla Strada del Vino. Nomen est omen, ed è proprio in questo crogiolo interculturale, dotato di una ricca tradizione enologica che la Cantina Colterenzio ha trovato il luogo ideale per coltivare le sue viti. Grazie a vigneti situati nelle migliori zone vitivinicole dell'Oltradige e della Bassa Atesina, dislocati ad un'altitudine tra i 230 e 650 metri s.l.m., con differenti composizioni del suolo, diversi microclimi e stadi di maturazione, Colterenzio dispone di un gran potenziale naturale. Ogni vitigno riesce a trovare l'ubicazione ideale per sviluppare appieno tutte le proprie qualità intrinseche. La protezione da parte delle Alpi, le 1800 ore di sole all' anno, l'aerazione grazie ai venti del lago di Garda e le calde giornate, alternate alle fresche nottate durante il periodo di maturazione, permettono la produzione di una vasta gamma di uve di primissima qualità in tutti i vigneti.


Produttori Colterenzio Società agricola cooperativa
Strada del Vino, 8 - 39057 Cornaiano (Bz)
Tel 0471 664246
info@colterenzio.it

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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