«Renzi? è il sindaco di una piccola, povera città». La frase dell'ad di Fiat Sergio Marchionne (nella foto a destra) che replicava al candidato alle primarie del Pd e primo cittadino di Firenze Matteo Renzi, ha scatenato un putiferio in Rete e non solo e nonostante una nota arrivata nella tarda serata di ieri, 10 ottobre, in cui l'amministratore delegato di Fiat chiarisce le parole la polemica non si placa.
«Sergio Marchionne dovrebbe avere rispetto per il suo Paese e soprattutto per gli italiani, non solo per i fiorentini». è questo il senso del tweet di questa mattina, 11 settembre, di Massimiliano Dona (nella foto a sinistra), segretario generale dell'Unione nazionale consumatori (Unc), in riferimento all'infelice commento dell'amministratore delegato di Fiat.
«Se gli italiani (non solo i fiorentini) smettessero di comprare le automobili Fiat, forse Marchionne sarebbe più educato», scrive Dona nel suo tweet (@massidona). «D'altronde le sue esternazioni sono coerenti con un atteggiamento spesso arrogante e irrispettoso nei confronti dei consumatori, basti pensare - aggiunge il segretario generale - alla promozione dei mesi scorsi dell'azienda che prometteva di bloccare il prezzo della benzina fino al 2013 per tutti coloro che acquistavano una nuova auto, senza dire che l'offerta era soggetta ad un limite massimo di litri».
«Non resta - conclude Dona - che attendere che l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (alla quale abbiamo denunciato lo spot) si pronunci sull'ingannevolezza del messaggio, così da insegnare a Marchionne che non si devono raccontare balle ai consumatori (e a i lavoratori)!» .