Menu Apri login

Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
lunedì 22 dicembre 2025  | aggiornato alle 07:35 | 116472 articoli pubblicati

Il turismo enogastronomico sale a 5 miliardi di euro nel 2012

L’acquisto di prodotti enogastronomici è diventato il motore della vacanza made in Italy, con un fatturato di oltre 5 miliardi di euro. Tra le regioni con il maggior numero di specialità tipiche in testa la Toscana con ben 465, seguita da Lazio (384) e a pari merito Campania e Veneto (370 prodotti)

 
19 luglio 2012 | 10:34

Il turismo enogastronomico sale a 5 miliardi di euro nel 2012

L’acquisto di prodotti enogastronomici è diventato il motore della vacanza made in Italy, con un fatturato di oltre 5 miliardi di euro. Tra le regioni con il maggior numero di specialità tipiche in testa la Toscana con ben 465, seguita da Lazio (384) e a pari merito Campania e Veneto (370 prodotti)

19 luglio 2012 | 10:34
 

Il turismo enogastronomico nel 2012 cresce e supera i 5 miliardi di fatturato diventando il vero motore della vacanza made in Italy nel tempo della crisi. è quanto ha affermato il presidente della Coldiretti, Sergio Marini, in occasione dell'incontro 'L'Italia che piace nell'estate 2012: il turismo ambientale ed enogastronomico”, organizzato insieme alla Fondazione Univerde. La Coldiretti ha stilato una speciale classifica assegnando le bandiere del gusto alle regioni più virtuose, sulla base del censimento dei prodotti agroalimentari tradizionali salvati dall'estinzione che possono essere gustati durante l'estate 2012.



Secondo l'indagine Coldiretti per più di un italiano su tre (35%) dipende proprio dal cibo il successo della vacanza, che per essere perfetta non deve mai far mancare la degustazione delle specialità enogastronomiche locali. Il cibo infatti è considerato dagli italiani l'ingrediente più importante della vacanza che batte la visita a musei e mostre (29%), lo shopping (16%), la ricerca di nuove amicizie (12%), lo sport (6%) e il gioco d'azzardo (2%).

Complessivamente lungo la Penisola sono stati censiti ben 4.671 prodotti tradizionali dei quali quasi il 10% si trovano in Toscana, che si aggiudica il primo posto con l'offerta a tutti i suoi vacanzieri di ben 465 specialità ottenute secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni e realizzate in un paesaggio incantevole. Tra le tante spiccano la torta di Villa Basilica, una torta salata a base di riso, dal caratteristico color giallo ocra e dal sapore piccante e salato per il formaggio e le spezie utilizzate in grande quantità e il toscanissimo prosciutto di cinta senese ricavato da un'antica razza suina allevata allo stato brado chiamata, appunto, cinta senese per la particolare cintura di pelo più chiaro a metà del corpo.

Il secondo posto, con 384 prodotti recuperati, invece, se lo aggiudica il Lazio, anche grazie al particolare stracchino di capra che unisce in un unico prodotto la bontà e la leggerezza del latte di capra e al fagiolo del Purgatorio il cui nome è legato all'antica tradizione di servire durante il pranzo del mercoledì delle Ceneri una grande quantità di fagioli, lessati e conditi con sale, olio e pepe e pregare la misericordia divina per le anime del Purgatorio.

Il terzo posto, a pari merito, con 370 prodotti tradizionali censiti lo conquistano la Campania, con prodotti particolari prodotti come la cipolla di Vatolla, antica cipolla a forma di trottola, amuleto contro raffreddori e influenze, e il Veneto, con la batata di Anguillara, un tubero dolce dal quale si ricava anche un particolare liquore.

Nella speciale classifica delle bandiere del gusto stilata da Coldiretti ci sono poi anche il Piemonte con 363 prodotti, seguito dalla Liguria che può contare su 295 specialità e l'Emilia Romagna che con ben 28 nuove denominazioni ha stabilito il record di incremento del 2012 raggiungendo quota 285. Seguono a ruota tutte le altre Regioni: la Calabria con 269 prodotti tipici censiti, la Lombardia con 242, la Sicilia con 234, la Puglia con 231, la Sardegna con 178, il Molise con 159, il Friuli-Venezia Giulia con 150, le Marche con 150, l'Abruzzo con 147, la provincia autonoma di Trento con 109, quella di Bolzano con 92, la Basilicata con 77, l'Umbria con 69 e la Val d'Aosta con 32.

A prevalere tra le specialità regionali, spesso salvate grazie all'impegno degli imprenditori agricoli nel recupero delle tradizioni, sono i 1.420 diversi tipi di pane, pasta e biscotti, seguiti da 1.305 verdure fresche e lavorate, 766 salami, prosciutti, carni fresche e insaccati di diverso genere, 475 formaggi, 160 bevande tra analcoliche, liquori e distillati, 151 prodotti di origine animale (miele, lattiero-caseari escluso il burro, ecc.) e 147 preparazioni di pesci, molluschi e crostacei.


Nella foto: il 'podio” delle regioni che vantano il maggior numero di prodotti agroalimentari tradizionali, allestito dalla Coldiretti in occasione dell'incontro 'L'Italia che piace nell'estate 2012: il turismo ambientale ed enogastronomico”.

Bandiere del gusto 2012 - Prodotti tradizionali italiani

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
Voglio ricevere le newsletter settimanali


Foddlab
Fontina DOP
TuttoFood
Hospitality

Foddlab
Fontina DOP
TuttoFood

Hospitality
Sigep
Debic