Menu Apri login

Quotidiano di enogastronomia, turismo, ristorazione e accoglienza
domenica 21 dicembre 2025  | aggiornato alle 09:40 | 116471 articoli pubblicati

Scatta il fermo pesca nell’Adriatico per la tutela della fauna marina

Per 43 giorni sarà in vigore il divieto di pescare sulle coste adriatiche da Trieste a Rimini. Si tratta di una misura necessaria per salvare il settore e consentire il ripopolamento dei fondali marini. L'Api-Confagricoltura invita a scegliere pesce italiano d’allevamento per le grigliate estive

 
16 luglio 2012 | 18:30

Scatta il fermo pesca nell’Adriatico per la tutela della fauna marina

Per 43 giorni sarà in vigore il divieto di pescare sulle coste adriatiche da Trieste a Rimini. Si tratta di una misura necessaria per salvare il settore e consentire il ripopolamento dei fondali marini. L'Api-Confagricoltura invita a scegliere pesce italiano d’allevamento per le grigliate estive

16 luglio 2012 | 18:30
 

Stop al pesce fresco in grigliate e fritture per l'avvio del fermo pesca che ha bloccato le attività della flotta italiana per favorire il ripopolamento del mare. A darne notizia è Coldiretti ImpresaPesca. Il fermo pesca è partito oggi, 16 luglio, dall'Adriatico e interessa inizialmente la parte che va da Trieste a Rimini fino al 27 agosto per 43 giorni consecutivi. Dopodiché si tornerà in mare ma, nelle 10 settimane successive alla ripresa, l'attività sarà però limitata a tre giorni, come già lo scorso anno. Il fermo è una necessità per salvare il settore, anche se dolorosa per le vacanze, con il venir meno del pesce del Nord Adriatico in un momento in cui anche per effetto del grande caldo si registrano consumi in aumento del 15% e prezzi contenuti.

Il rischio è di ritrovarsi nel piatto, soprattutto al ristorante, prodotto straniero o congelato se non si tratta di quello fresco Made in Italy proveniente dalle altre zone dove in questo momento non è in atto il fermo pesca (Tirreno e Sud Adriatico). Infatti da Pesaro a Bari l'interruzione dell'attività di pesca inizierà dal 6 agosto fino al 17 settembre, mentre da Brindisi a Imperia dal 3 settembre al 2 ottobre. Nelle regioni insulari, Sardegna e Sicilia, l'interruzione ha durata di almeno 30 giorni ma è disposta con provvedimento regionale.

La novità di quest'anno è l'arrivo dell'etichetta per il pesce italiano venduto al dettaglio o servito al ristorante, introdotta dal decreto Sviluppo. Con la nuova normativa i soggetti che vendono al dettaglio o somministrano prodotti della pesca potranno utilizzare nelle etichette e in qualsiasi altra informazione fornita per iscritto al consumatore la dicitura 'prodotto italiano”. Sarà ammessa anche ogni altra indicazione sull'origine italiana o sulla zona di cattura del pescato più precisa di quella oggi prevista dalle norme in vigore.

Attualmente la legge sull'etichettatura prevede la sola indicazione della zona di pesca. Il pesce italiano, ad esempio, fa parte della cosiddetta 'zona Fao 37”, che contraddistingue il prodotto del Mediterraneo. Per il momento l'indicazione dell'origine resta però su base volontaria, mentre per assicurare piena trasparenza su tutto ciò che si mangia al ristorante sarebbe necessario introdurre l'obbligo di etichettatura del pesce servito nella ristorazione.

«Per le grigliate estive scegliete pesce italiano d'allevamento, gusterete un prodotto di ottima qualità e contribuirete alla salvezza dei nostri mari». Questo l'invito dell'Associazione piscicoltori italiani (Api) di Confagricoltura per favorire il ripopolamento dei nostri mari. I prodotti dell'acquacoltura rappresentano già circa il 50% di quelli consumati nel mondo, e fra meno di vent'anni costituiranno circa l'85% del consumo di prodotti ittici. «I nostri pesci sono controllati in tutto il ciclo d'allevamento», afferma Pier Antonio Salvador, presidente Api. «Siamo da tempo impegnati a promuovere il consumo dei prodotti dell'acquacoltura italiana, nettamente superiori per qualità a quelli degli altri Paesi europei».


Articolo correlato:
Pesce italiano al ristorante Arriva l'etichetta "volontaria"

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
Voglio ricevere le newsletter settimanali


Grana Padano
Nexi
Tirreno CT
Foddlab

Grana Padano
Nexi
Tirreno CT

Foddlab
Consorzio Asti DOCG