Coop Italia e Consorzio del Parmigiano Reggiano scendono congiuntamente in campo a sostegno dei caseifici che hanno subito pesanti danni (300mila le forme cadute, e circa la metà quelle che hanno subito danni) a causa del terremoto del 20 maggio e, al tempo stesso, per evitare speculazioni – i cui primi segnali già si ravvisano – che produrrebbero ulteriori danni ai produttori già colpiti dal sisma e potrebbero alterare la concorrenza in fase di consumo.
«Il primo obiettivo dell'accordo sul quale stiamo lavorando, e che sarà pronto nella giornata di lunedì – spiegano Vincenzo Tassinari, presidente Coop Italia, e Giuseppe Alai, presidente del Consorzio del Parmigiano-Reggiano – è innanzitutto quello di realizzare una iniziativa di concreta solidarietà rispetto a quei caseifici e produttori bolognesi, modenesi e mantovani che, insieme a significative quote di prodotto, hanno perso strutture di magazzinaggio e impianti, con seri problemi, in diversi casi, di continuità della trasformazione del latte: proprio per questo Coop provvederà a destinare a questa causa un contributo straordinario sulle vendite di Parmigiano-Reggiano in tutti i supermercati e ipercoop del territorio nazionale».
«Allo stesso tempo – proseguono Tassinari e Alai – gli acquisti della catena distributiva avverranno senza alcun ribasso sulle quotazioni correnti, garantendo così stabilità di introito ai caseifici e puntando a stroncare proprio le speculazioni o fenomeni di sciacallaggio che potrebbero farsi strada anche in una situazione così drammatica; a garanzia di questo percorso, Coop Italia non effettuerà, per un periodo che stiamo definendo, alcuna iniziativa di ribasso dei prezzi, che finirebbe inevitabilmente per ripercuotersi anche sulle quotazioni all'origine».
«Con l'accordo che stiamo definendo – concludono i presidenti di Coop Italia e Consorzio del Parmigiano-Reggiano – vogliamo anche associarci all'impegno che tanti caseifici dell'area del Parmigiano-Reggiano stanno sostenendo a favore di quanti sono stati danneggiati dal terremoto, rendendo disponibili magazzini e spazi in cui far confluire le forme non più ospitabili nelle strutture colpite dal sisma; contestualmente, grazie all'intesa potranno essere anche rafforzate le azioni che il Consorzio sta mettendo in campo sul versante del credito e sulle destinazioni del prodotto coinvolto nei crolli per contenere i problemi di liquidità delle aziende e per gestire al meglio il flusso di forme che non potranno essere vendute sui tradizionali canali di consumo».
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