
Un menu interamente a base di riso, quello proposto dallo chef Luca Guidolin dell'Hotel Fior di Castelfranco; dall'antipasto al dolce, per la gioia del palato e la piacevole riscoperta dei prodotti del territorio. Filo conduttore della seconda cena a tema organizzata da Assocuochi Treviso, all'Hotel Fior di Castelfranco Veneto (Tv), il riso ha espresso le sue migliori qualità, esaltato dall'ottima preparazione dei piatti.
Il riso preparato, con ottima tenuta di cottura, è il Carnaroli, il 'principe”dei risi, un riso lungo dal chicco grande, un prodotto naturale, non trattato. Pensare ad una cena completa a base di riso, non è sempre facile. Anche se il risultato ha confermato la duttilità del prodotto, e l'originalità dei piatti, a cominciare dall'antipasto, abbinato ad un prosecco frizzante, con sentore di agrumi.
E poi è stato tutto un crescendo; una vera sorpresa, particolarmente apprezzata dai commensali, che hanno potuto gustare piatti originali e delicati, abbinati a vini bianchi e rossi autoctoni. Ma andiamo con ordine. Il pomodoro ramato ripieno di riso e verdure su salsa di farinaccio (una sorta di spinacio selvatico) riscuote subito un applauso. E cresce la curiosità, perché il riso è sempre abbinato ad erbe locali, di produzione stagionale. Il farinaccio, è una pianta erbacea che può superare il metro di altezza e si trova nelle nostre campagne, un tempo ampiamente utilizzata nell'alimentazione. Il termine comune deriva della patina biancastra che ricorda la farina, presente sulle sue foglie, e la pianta è utilizzata in gastronomia come verdura cotta.
Alla pari dell'ortica, che ha dato vita al primo piatto, un delicato, ma saporito risotto, perfettamente amalgamato all'erbetta spontanea che tutti conosciamo. Il secondo piatto, una cotoletta di riso con verdurine ed insalatina di centocchi, conferma le virtù del cereale e la leggerezza della portata. Dulcis in fundo, la torta a base di riso, trova una gioiosa associazione nella composta di pesche nostrane. Nella selezione di vini bianchi e rossi abbinati ai piatti, della Cantina Barchessa Loredan, di Selva del Montello, spicca il prosecco fresco, color giallo paglierino.
E il Grinera, un vino rosso originale, ottenuto da mescolanze di uve rosse di Colli del Montello, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Mabec. Un vino corposo, dal sapore rotondo e pieno, che in realtà, si abbina bene a piatti di carne rossa o allo spiedo. Un vino, quindi, che ha sovrastato con il aroma e la gradazione alcolica (13% vol) la seconda pietanza. Unica piccola pecca all'interno del del menu, curato e originale.
Applausi a scena aperta per i protagonisti della Federazione italiana cuochi, Marco Valletta, segretario della Nic-Nazionale italiana cuochi e segretario dell'Assocuochi Treviso, lo chef Alcide Candiotto, responsabile del team Junior Treviso, i ragazzi della squadra, Alessandra Prizzon, responsabile della comunicazione.
Un particolare ringraziamento all'azienda agricola 'La Fagiana” di Torre di Fine/Eraclea (Ve), che produce e commercializza il riso degustato, la cantina Barchessa Loredan di Selva di Montello e Venegazzù (Tv), per i vini offerti. E alla azienda di Berdusco Luca 'Indigena” di Altivole (Tv) per le piante e le erbe locali, simpaticamente presentate ai commensali, nel percorso di conoscenza del territorio.