Il previsto aumento dell'iva costerà agli italiani oltre un miliardo solo per le spese alimentari. è quanto emerge da una analisi della Coldiretti sugli effetti dell'articolo 18 della manovra del Governo Monti, che fa scattare dal 1° ottobre 2012 un aumento del 2% delle aliquote iva del 10% e del 21%, applicate a numerosi prodotti alimentari.
Un aumento che non mancherà di determinare ulteriori effetti depressivi sulla spesa per i generi alimentari che nel 2011 sono calati dell'1,3% secondo l'Istat. Le tavole degli italiani si sono impoverite in quantità nel 2011 con meno carne bovina (-0,1%), pasta (-0,2%) carne di maiale e salumi (-0,8%), ortofrutta (-1%) e addirittura latte fresco (-2,2%).
L'aumento dell'iva dal 21 al 23% colpirebbe alcuni prodotti di largo consumo come l'acqua minerale, la birra e il vino ma anche specialità come i tartufi mentre a quello dal 10 al 12% sono interessati dalla carne al pesce, dallo yogurt alle uova ma anche il riso, il miele e lo zucchero.