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Prezzi dell'ortofrutta alle stelle Aziende agricole in difficoltà

L’agricoltura fa il conto dei danni causati dal maltempo, che hanno superato i 500 milioni di euro. Ora a preoccupare sono i rincari che da qualche giorno stanno facendo impennare i prezzi di frutta e verdura. Ma i rincari al consumo non riguardano che minimamente gli incassi delle aziende agricole

 
13 febbraio 2012 | 11:07

Prezzi dell'ortofrutta alle stelle Aziende agricole in difficoltà

L’agricoltura fa il conto dei danni causati dal maltempo, che hanno superato i 500 milioni di euro. Ora a preoccupare sono i rincari che da qualche giorno stanno facendo impennare i prezzi di frutta e verdura. Ma i rincari al consumo non riguardano che minimamente gli incassi delle aziende agricole

13 febbraio 2012 | 11:07
 

Mentre l'ondata di gelo polare sta avviandosi alla fine, l'agricoltura fa il suo doloroso elenco dei danni, che hanno già superato i 500 milioni di euro. Ma bisogna fare anche altri conti: quelli sui rincari, che da qualche giorno stanno facendo impazzire i prezzi di frutta e verdura sui banchi dei mercati e sugli scaffali della grande distribuzione. «è il copione di un film - dicono al Centro studi di Confagricoltura - già visto troppe volte. Il gelo ha colpito alcune produzioni come indivia, radicchio e cavolfiori, con una conseguente diminuzione dell'offerta. Ma i rincari al consumo non riguardano che minimamente gli incassi delle aziende agricole».



In altre parole, i prezzi di frutta e verdura, nei casi in cui sono aumentati per i consumatori, hanno determinato per gli agricoltori variazioni in positivo assolutamente marginali e solo per i prodotti colpiti da forti cali produttivi, mentre per la frutta le variazioni sono praticamente nulle. Il Centro studi di Confagricoltura ha preso a riferimento i prezzi all'origine Ismea di alcuni ortofrutticoli dell'ultima settimana disponibile (5ª settimana del 2012, che va dal 29 gennaio al 5 febbraio) e li ha confrontati con quelli della settimana precedente e della corrispondente settimana 2011.

Ecco i risultati. Per gli ortaggi, i maggiori rincari riguardano i prodotti più colpiti dal gelo (radicchio, indivia e cavolfiori). Per questi prodotti i rincari su base settimanale sono anche 'a doppia cifra” (+22,4% per il radicchio, +13-14% per l'indivia e cavolfiori, +12% per finocchi e peperoni etc.) ma:

  • Si tratta di rincari che in assoluto sono nell'ordine di qualche centesimo per chilogrammo. Stiamo parlando di 10-12 centesimi in più per un kg di radicchio o di peperoni, addirittura solo 2-4 centesimi in più a chilo per indivia, finocchi, lattuga e cavolfiori. Certo un aggravio che non può pesare più di tanto sul carrello della spesa dei consumatori. Evidentemente i rincari sono frutto di altri fattori e non certo dell'aumento dei prezzi all'origine.
  • Per alcuni prodotti orticoli le quotazioni all'origine sono ferme (pomodori in serra e ciliegini) e per altri, come le tanto 'chiacchierate” zucchine, addirittura si registra un calo delle quotazioni all'origine, che sono arrivate a meno di un euro a kg con una riduzione di 14 centesimi per chilogrammo, quotazione pari al 12,5% in meno rispetto alla settimana precedente e leggermente inferiore a quella della stessa settimana dello scorso anno.
  • Non solo le zucchine ma anche altri prodotti oggi costano all'origine meno (anche considerevolmente in percentuale) di quanto accadeva un anno fa. L'indivia -6%; i finocchi -9% e i peperoni -22%. Per ciliegini e patate comuni il calo è addirittura del 30%. Per le cipolle le quotazioni sono inferiori di oltre il 47% rispetto al 2011.

Per quanto riguarda la frutta, i prezzi sono praticamente fermi rispetto alla settimana precedente (e la cosa si giustifica anche considerando che a parte gli agrumi la fase di raccolta è già da tempo conclusa) e tutti in calo, anche fortemente (ad esempio actinidia -12,8%, mandarini -17,4% e pere -43,3%), rispetto alle quotazioni all'origine dello scorso anno.

«In conclusione - sottolinea l'analisi di Confagricoltura - se ci sono particolari rincari al consumo degli ortofrutticoli questi non dipendono dai produttori agricoli, che invece confermano, evitando eccessivi aumenti dei prezzi all'origine, il ruolo antinflattivo del settore a vantaggio dei consumatori. Questo anche se il reddito degli agricoltori è pregiudicato sia dalle minori entrate (influenzate dal calo di produzione dovuto al gelo) sia dai maggiori costi (collegati ai rincari energetici)».


Andamento dei prezzi all''origine nell''ultima settimana di alcuni ortofrutticoli
(elaborazione Confagricoltura su dati Ismea)

 Prezzi 4a settimana 2012 (23 gennaio-29 gennaio)Prezzi 5a settimana 2012 (30 gennaio-5 febbraio)DifferenzeDifferenza rispetto alla 5° settimana 2011
 (euro/kg)(euro/kg)(euro/kg)%%
Radicchio0,550,6730,1222,40%35,70%
Indivia0,230,2620,0313,80%-6,00%
Cavolfiori0,2790,3160,0413,30%-7,30%
Finocchi0,270,3030,0312,20%-9,10%
Zucchine in serra1,120,98-0,14-12,50%-1,00%
Arance0,2150,2250,014,50%-2,50%
Clementine0,2860,272-0,01-5,10%-5,50%
Mandarini0,3130,285-0,03-8,90%-17,40%
Actinidia0,7390,7490,011,40%-12,80%


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