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Il mese nero dell’agricoltura 200 milioni di danni da gelo e scioperi

Prima la protesta degli autotrasportatori e ora le conseguenze dell'eccezionale ondata di maltempo in tutto il Paese: sono questi i fattori che hanno causato ingenti perdite di prodotto all'origine e “tagliato i ponti” tra produzione e offerta finale sugli scaffali della distribuzione e nei mercati

 
06 febbraio 2012 | 18:29

Il mese nero dell’agricoltura 200 milioni di danni da gelo e scioperi

Prima la protesta degli autotrasportatori e ora le conseguenze dell'eccezionale ondata di maltempo in tutto il Paese: sono questi i fattori che hanno causato ingenti perdite di prodotto all'origine e “tagliato i ponti” tra produzione e offerta finale sugli scaffali della distribuzione e nei mercati

06 febbraio 2012 | 18:29
 

Nel giro di circa un mese i danni economici dalla produzione agricola fino all'intera filiera agroalimentare ha superato i 200milioni di euro. Lo sottolinea la Copagri facendo riferimento ai gravissimi ostacoli che per ragioni diverse stanno gravando sul settore.

Prima la protesta, seppure comprensibile nelle motivazioni, degli autotrasportatori e ora le conseguenze dell'eccezionale ondata di maltempo in tutto il Paese hanno infatti provocato ingenti perdite di prodotto all'origine e 'tagliato i ponti” tra la produzione e l'offerta finale negli scaffali della distribuzione e nei mercati.

Prodotti deperibili, come frutta, verdura e fino al latte, sono in moltissimi casi al palo, senza potere raggiungere i centri abitati, che in diversi casi sono isolati.

è presto per fare stime precise sulla perdita di prodotto perché fermo o distrutto, sostiene Copagri, ma siamo certamente nell'ordine di molte decine di migliaia di tonnellate di prodotto ortofrutticolo, ancora di migliaia di danni per la zootecnia da carne, di oltre 200mila litri di latte.

Il gelo sta bruciando le verdure invernali e, come se non bastasse, le temperature di questi giorni costringono gli agricoltori a consumare in modo assolutamente eccezionale energia da riscaldamento e, pertanto, a fronteggiare costi imprevisti e decisamente più alti.

Per la Copagri è una vera e propria corsa contro il tempo: nonostante il perdurare del maltempo e le cattive previsioni per la settimana appena iniziata, occorre che le istituzioni mettano in campo ogni strategia e ogni mezzo per consentire al Paese di 'camminare” e alle merci di raggiungere la distribuzione. Contestualmente occorre valutare lo stato di calamità naturale per le aree maggiormente colpite e non sono poche.

Dietro l'angolo, inoltre, insistono possibili speculazioni sui prezzi, in assenza di adeguata disponibilità di offerta, sulle quali è necessaria la massima vigilanza e repressione.



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