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Salumi italiani “più in forma” Meno sale e meno grassi

Secondo recenti indagini, i salumi si stanno ritagliando un nuovo ruolo nutrizionale nell’alimentazione moderna. Benché i salumi utilizzino il sale per la sua funzione conservante, si è arrivati a una riduzione notevole del suo impiego. Meno grassi ma più proteine, vitamine e sali minerali

 
11 novembre 2011 | 15:29

Salumi italiani “più in forma” Meno sale e meno grassi

Secondo recenti indagini, i salumi si stanno ritagliando un nuovo ruolo nutrizionale nell’alimentazione moderna. Benché i salumi utilizzino il sale per la sua funzione conservante, si è arrivati a una riduzione notevole del suo impiego. Meno grassi ma più proteine, vitamine e sali minerali

11 novembre 2011 | 15:29
 

Nuove analisi sulla composizione nutrizionale dei salumi confermano il trend di miglioramento nutrizionale di alimenti simbolo della tradizione gastronomica italiana, in grado di soddisfare il gusto e di rispondere alla crescente attenzione alla salute e al benessere di tutte le fasce della popolazione. I valori nutrizionali dei salumi italiani sono emersi dalle analisi effettuate da Inran (Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione) e Ssica (Stazione sperimentale per l'industria delle conserve alimentari).

L'indagine, promossa da Isit (Istituto Salumi Italiani Tutelati) e Ivsi (Istituto Valorizzazione Salumi Italiani), ha presentato il lavoro che negli anni ha caratterizzato l'attività del comparto salumiero, che da realtà artigianale si è progressivamente evoluto in realtà industriale. «Un'industria - ha dichiarato in apertura dei lavori il presidente Insi, Nicola Levoni - attenta alla cultura da cui deriva, in grado di cogliere i margini di miglioramento e le sfide tecnologiche e di distribuzione, aumentando le caratteristiche di qualità e sicurezza e adeguandosi alle esigenze dei moderni stili di vita».

«L'indagine ha permesso di dimostrare che tradizione, tipicità, gusto e salute possono convivere in un'unica categoria di alimenti». Ha affermato Francesco Negroni, presidente Isit. «L'analisi dei valori nutrizionali proposta da un'indagine così approfondita risponde al quadro normativo europeo che mira alla trasparenza. Tendenza che rappresenta un'opportunità sia per il produttore sia per il consumatore».

«I miglioramenti nutrizionali emersi dall'indagine si registrano nel contenuto lipidico, vitaminico, dei sali minerali e nella riduzione del cloruro di sodio, che implica una rivalutazione dei Salumi nella dieta mediterranea moderna» ha dichiarato Mario Colombo, presidente Inran. «Lo studio fornisce uno strumento aggiuntivo per promuovere la corretta alimentazione».

Si delinea quindi una categoria di alimenti adatta a tutta la popolazione e a diversi momenti di consumo, in grado di soddisfare la ricerca del gusto e, allo stesso tempo, in linea con le raccomandazioni dietetiche della comunità scientifica.

Meno sale nei salumi
Benché i salumi utilizzino il sale per la sua funzione conservante, si è arrivati oggi ad una riduzione notevole del suo impiego, grazie all'evoluzione dei sistemi di produzione, al controllo dei periodi di asciugatura e stagionatura e alla maggiore attenzione nella quantità e qualità delle spezie utilizzate. Dallo studio emerge, ad esempio, che i salumi non sono la fonte più importante di sale nell'alimentazione, rappresentata da altri prodotti alimentari consumati quotidianamente e in maggior misura.



Il contenuto di sale nei salumi italiani risulta notevolmente ridotto, in una percentuale che va dal 4% circa fino a oltre il 45% a seconda del prodotto. Anche i nitrati, (utilizzati sempre a scopo conservativo), hanno subìto una considerevole riduzione nei Salumi, mentre i nitriti risultano oggi praticamente assenti.

Meno grassi, più proteine
Considerati spesso erroneamente 'alimenti grassi”, i salumi presentano oggi un'ulteriore notevole riduzione del contenuto lipidico e, grazie alle moderne tecniche di allevamento, ne risulta ottimizzata anche la qualità compositiva, in particolare per quanto riguarda i prodotti insaccati cotti. Per questi alimenti, il contenuto in acidi grassi saturi si è ridotto notevolmente, fino a quasi il 40%, e allo stesso tempo si è ottenuto un equilibrio tra contenuto in grassi saturi e insaturi. In particolare, grassi preziosi come quelli insaturi sono passati dal 30% a oltre il 60% dei grassi totali.

Parallelamente alla riduzione dei grassi saturi, si sono registrate diminuzioni apprezzabili del contenuto in colesterolo, soprattutto in alcuni prodotti quali prosciutto cotto, pancetta, cotechino e una crescita delle proteine apportate, che forniscono meno calorie rispetto ai grassi.

Più vitamine e sali minerali
I dati divulgati dopo le analisi del 1993 evidenziavano già un elevato contenuto in vitamine del gruppo B, in particolare B1, B2 e B3, importanti ad esempio per i tessuti nervosi, per lo stato di nutrizione della pelle e delle mucose e per la respirazione cellulare. Dalle analisi attuali emerge una presenza significativa di vitamina B6 e di vitamina B12, di cui prima non erano disponibili dati analitici. Quest'ultima in particolare svolge un ruolo rilevante a livello del sistema nervoso e della produzione delle cellule del sangue. Come noto, inoltre, la carenza di vitamina B12 può causare un'insufficienza di acido folico, molto prezioso durante la gravidanza per evitare rischi al feto a livello neurale. Per ciò che riguarda i sali minerali, indispensabili per il buon funzionamento dell'organismo, è soprattutto il livello di potassio a risultare oggi particolarmente elevato rispetto alle quantità emerse dalle analisi del 1993: diversi Salumi, con una sola porzione da 50 g possono arrivare a coprirne mediamente più del 15% del fabbisogno giornaliero di un adulto.

I salumi, adatti a tutte le fasce d'età in tutte le ore della giornata
La composizione nutrizionale dei Salumi Italiani, così come presentati oggi, insieme alle moderne modalità di confezionamento in vaschette porzionate, ne fanno dunque un alimento adatto a tutta la popolazione e ad ogni momento di consumo. Grazie al contenuto di proteine, vitamine e sali minerali, sono un alimento indicato per la fase di crescita dei bambini, così come – nel caso di alcuni salumi - per la donna in gravidanza e in periodo di allattamento. Anche gli anziani possono apprezzare il gusto di questo alimento tipicamente italiano, grazie alla facile masticabilità e alla conservabilità, soddisfacendo allo stesso tempo l'aumentato bisogno di calcio, fosforo, zinco e vitamine antiossidanti. I giovani e gli sportivi trovano nei Salumi, in particolare in abbinamento con il pane, un mezzo per recuperare facilmente e in modo naturale i nutrienti persi con l'esercizio fisico: carboidrati, proteine, lipidi e sali minerali, facilmente digeribili e assimilabili.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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