L'ultima indagine Ismea sulle produzioni a marchio Dop e Igp, i fiori all'occhiello dell'agroalimentare nazionale, fotografa un settore che continua a crescere. L'Italia è saldamente al primo posto a livello europeo con ben 228 prodotti riconosciuti, seguita a distanza dalla Francia con 175 e dalla Spagna con 140.
Ma non è tutto: il tasso di crescita dell'ultimo anno è stato doppio (+15,4%) rispetto al resto della Comunità Europea (+7,4%).
Dati che, se sommati a quelli relativi al numero dei produttori, degli ettari di terreno utilizzato, degli allevamenti coinvolti, e delle imprese di trasformazione, fanno capire la grande importanza di questo settore, che ci sta regalando così tante soddisfazioni anche a livello internazionale.
Formaggi al primo posto per Dop e Igp
In termini di produzione, il capofila delle Dop e Igp italiane è il comparto dei formaggi, con una produzione certificata di 462.422 tonnellate, seguito dai prodotti ortofrutticoli (347.162 tonnellate), dai prodotti a base di carne (196.327 tonnellate) e, a seguire, dagli aceti, dagli oli e dalle carni fresche. Tuttavia, parlare solo di valore economico è riduttivo: la produzione agroalimentare nazionale porta con sé un insieme di valori culturali che rappresentano un importante patrimonio da tutelare e da valorizzare. Una valorizzazione che passa necessariamente anche dalla ristorazione, vera interprete nei confronti del consumatore dei nostri tesori enogastronomici.
Il BonTà
Questo è esattamente uno degli obiettivi primari de Il BonTà, il salone delle eccellenze della tradizione, in programma a Cremona dall'11 al 14 novembre 2011, che è ormai il principale punto di riferimento nazionale per il settore. Qui oltre 300 produttori da tutta Italia si presentano ogni anno ad un pubblico di ristoratori, operatori della distribuzione e buongustai: un appuntamento imperdibile per chi vuole scoprire produzioni che difficilmente si potranno trovare sugli scaffali del supermercato sotto casa.