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Bio boom, per un italiano su tre la salute passa dal biologico

Il 2011, già a partire dal primo trimestre, segna una vera e propria inversione di tendenza. Il biologico non è più una scelta di nicchia perché è utile per la salute. Latte, frutta e verdura da coltivazione e produzione bio aiutano a contrastare l’insorgere di tumori e patologie cardiovascolari

di Andrea Lupini
 
10 giugno 2011 | 16:57

Bio boom, per un italiano su tre la salute passa dal biologico

Il 2011, già a partire dal primo trimestre, segna una vera e propria inversione di tendenza. Il biologico non è più una scelta di nicchia perché è utile per la salute. Latte, frutta e verdura da coltivazione e produzione bio aiutano a contrastare l’insorgere di tumori e patologie cardiovascolari

di Andrea Lupini
10 giugno 2011 | 16:57
 

Per anni i cibi surgelati hanno fatto da padroni nella spesa domestica, affollando le sportine di milioni di italiani. Più veloci, più comodi, sempre a portata di padella, i surgelati sono diventati l'emblema della vita da single e dei ripetenti dei fornelli.
 
Il 2011, già a partire dal primo trimestre, segna una vera e propria inversione di tendenza. Il biologico non è più una scelta di nicchia. Una spesa di oltre 3 miliardi di euro per il biologico ed un +13% per il consumo di prodotti biologici confezionati, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, conferma l'attenzione degli italiani per la selezione di prodotti ed alimenti di qualità (dati Coldiretti-Ismea). Un italiano su tre, infatti dichiara di acquistare regolarmente i prodotti biologici (fonte: Coldiretti/Censis 2010).

A supportare il successo del mercato Bio (biologico e biodinamico), i dati del Nutritional quality and safety of organic food. A review, l'ultima ricerca, in ordine temporale, sulla qualità nutrizionale e sulla sicurezza alimentare dei prodotti biologici, portata avanti da una squadra di 50 ricercatori dell'Istitut national de la Recherche agronomique (Inra), il più importante d'Europa nel settore.

Lo studio dimostra come effettivamente latte, frutta e verdura da coltivazione e produzione biologica sarebbero più nutrienti e più ricchi di antiossidanti utili per contrastare l'effetto dei radicali liberi sulle strutture cellulari e di acidi grassi polinsaturi benefici per il cuore. Anche l'assenza di residui di pesticidi e il maggior contenuto di grassi polinsaturi, hanno effetti benefici perché evitano l'accumulo di trigliceridi e colesterolo proteggendo il sistema cardiovascolare. «Gli alimenti biologici e biodinamici presentano una qualità nutrizionale superiore a quella dei cibi convenzionali - spiega Elena Barbieri, direttore sanitario di Casa Raphael - scegliere tali prodotti, consente al nostro organismo di regolare in maniera più efficiente i processi cellulari e molecolari e di fare un autentico pieno di energia».

Un esempio su tutti è rappresentato dal latte: secondo uno studio recente condotto nelle Università di Liverpool e Glasgow, il latte bio contiene il 68% di acidi grassi omega 3 (elemento dalle mille virtù), per non parlare poi delle carni biologiche con un contenuto in acidi grassi polinsaturi, quelli benefici per il cuore, molto più alto rispetto a quella convenzionale. Ma i vantaggi non sono solo nutrizionali.

«L'alimentazione non è solo una questione di vitamine e calorie - continua la Barbieri -. è importante godere dei piaceri della tavola a partire da odori e sapori. Prodotti freschi e di qualità, come quelli coltivati secondo il metodo biologico e biodinamico, saziano anche la mente».

L'Italia, poi, detiene la leadership in Europa per numero di operatori certificati (45.509 operatori a inizio 2010) impegnati nella filiera dell'agricoltura biologica e resta leader europeo per ettari di superficie coltivati biologicamente (1.106.684 con una crescita del 10% - dati Sinab).

Secondo Coldiretti, a trainare il settore produttivo del biologico italiano è il comparto dei cereali, l'olivo, frutta e verdura. Mentre per quanto riguarda i consumi, raddoppiano le vendite di pasta (+97%), mozzarella (+120%), latte a lunga conservazione (+77%) e fresco (+ 32%) e prodotti ortofrutticoli (+12%).

Buone notizie, dunque, per i consumatori nostrani (oltre il 50% - dati Cia/Istat/Ismea) disposti a spendere un po' di più per i prodotti BIO a favore della salute.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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