L''Osservatorio di Agriturist (Confagricoltura) sui dati del turismo, ha messo a confronto le previsioni sulle vacanze degli italiani pubblicate alla vigilia dell''appena concluso ponte del 2 giugno. Emerge una grande confusione e approssimazione di cifre che pone seri interrogativi sulla attendibilità dei sondaggi in materia, oltre ad evidenziare una deriva propagandistica che lascia in secondo piano la necessità di sapere davvero come va il turismo italiano, e governarlo efficacemente.
«Non è possibile - dichiara Giorgio Lo Surdo, direttore di Agriturist - che le previsioni sul movimento dei turisti, nei periodi caldi dell''anno, diano sempre risultati tanto divergenti e, in alcuni casi, evidentemente non supportati da indagini serie. Per il ponte del 2 giugno il fenomeno dei numeri in libertà si è ripetuto puntualmente, dando ancora una volta l''impressione che il turismo non abbia strumenti per conoscere le proprie dinamiche».
La ricerca dell''Osservatorio di Agriturist mette in evidenza numeri discordanti praticamente su tutto: numero di turisti, confronto con lo stesso periodo dello scorso anno, durata del soggiorno, soldi spesi per il viaggio, fatturato complessivo prodotto dalle aziende turistiche. E l''agriturismo viene generalmente confuso col soggiorno fuori dalle città d''arte e dai centri turistici minori, rilevando un numero di ospiti nettamente superiore alla stessa disponibilità di posti letto delle aziende agricole.
Secondo Agriturist il ponte del 2 giugno 2011 ha confermato lo stato di crisi del turismo italiano, con una flessione del 5% delle presenze nelle strutture ricettive nazionali e una costante tendenza all''incremento dei viaggi degli italiani verso l''estero così come documentato per l''ultimo triennio dalla Banca d''Italia. I dati sul traffico stradale di giovedì 2 e venerdì 3 giugno, scorrevole quasi ovunque, sono la testimonianza di un movimento turistico tutt''altro che vivace.
«è ora di trattare gli indicatori economici del turismo - aggiunge Lo Surdo - con serietà, senza approssimazioni emotive. La possibilità di spesa per andare in vacanza della maggior parte degli italiani è oggettivamente ancora molto bassa. Eppure c''è chi sostiene che anche disoccupati, precari e cassintegrati non rinuncino ad una breve vacanza fuori casa... Riteniamo che non siano questi gli argomenti su cui costruire la ripresa del turismo italiano».
Nelle tabelle che seguono, è sintetizzata e commentata la ricerca di Agriturist.
PREVISIONI SUL TURISMO PER IL PONTE DEL 2 GIUGNO (I)
Organizzazione | Trend | N° turisti | Fatturato | Durata | Spesa €/persona |
Federalberghi | 3% | 8,5 m/ni | 2,2 m/di | 3,4 gg | 264 |
Trademark | - | 10 m/ni | 2,5 m/di | | 250 |
Adoc | -5% | 6 m/ni | - | 1,4 gg | - |
Telefono Blu | - | 7 m/ni | 1,6 m/di | | 230 |
Ont 2010 | | 4,7 m/ni | | 4,7 (*) | 554 (*) |
Trend = Confronto col n° di turisti del ponte del 2 giugno 2010.N° turisti = Milioni di turisti con almeno un pernottamento fuori casa.Fatturato = Giro d''affari complessivo in miliardi di euro.Durata = Numero medio di pernottamentiSpesa = Spesa media (€ per persona) per la vacanza.ONT 2010 = Rilevamento dell''Osservatorio Nazionale del Turismo per il ponte del 2 giugno 2010.(*) Dati ONT riferiti alla vacanza principale di giugnoTrend Due sole organizzazioni (Federalberghi e Adoc-Associazione per la difesa e l''orientamento dei consumatori) hanno proposto un confronto col ponte del 2 giugno dello scorso anno, giungendo a conclusioni opposte: l''una un aumento 3% e l''altra una flessione del 5 %. Peraltro Adoc l''anno scorso ha rilevato che si sarebbe messo in viaggio il 12% della popolazione, mentre per quest''anno solo il 10%; di conseguenza la flessione avrebbe dovuto essere del 17% e non del 5%, come pubblicato.
Numero turisti Il numero di turisti varia da un minimo di 6 milioni (Adoc) a un massimo di 10 milioni (Trademark Italia, istituto di consulenza e marketing del turismo), con un enorme quanto incredibile "salto" del 60%. Va peraltro evidenziato che anche la previsione minima, di 6 milioni, è superiore del 27% rispetto a quanto rilevato lo scorso anno dall''Osservatorio Nazionale del Turismo (istituto governativo cui partecipano il Dipartimento per il turismo, l''Istat e la Banca d''Italia). Non è chiaro, inoltre, come Federalberghi abbia stabilito la crescita del 3% con 8,5 milioni di turisti, avendo, per il ponte del 2 giugno dell''anno scorso, rilevato circa 5,4 milioni di turisti.
Durata del soggiorno Enorme (240%) è anche la differenza di durata media del soggiorno (dalle 1,4 notti di Adoc alle 3,4 notti di Federalberghi).
Spesa Solo per Federalberghi è possibile rapportare la spesa complessiva pro-capite per la vacanza (viaggio, alloggio, ristorazione, divertimenti) alla durata del soggiorno: 264 euro per 3,4 notti equivale a 78 euro al giorno, somma che appare decisamente sottostimata. Si tenga presente, al riguardo, che l''Ont ha rilevato, per 4,4 notti (vacanza principale di giugno 2010) una spesa complessiva procapite di 554 euro, corrispondente ad una media giornaliera di 118 euro (+ 59% rispetto a quanto stimato da Federalberghi).
PREVISIONI SUL TURISMO PER IL PONTE DEL 2 GIUGNO (II) Organizzazione | Destinazione | Alloggio |
Italia | Estero | Privato | Az. turistica | Agriturismo |
Federalberghi | 94% | 6% | 39% | 61% | 4,40% |
Trademark | - | - | - | - | - |
Adoc | 66% | 34% | | | 15% (**) |
Telefono Blu | - | - | 42% | 58% | - |
ONT 2010 | 63% (*) | 37% (*) | 37% (*) | 63% (*) | 3,2% (*) |
Italia = Turisti che hanno trascorso il ponte del 2 giugno in Italia.Estero = Turisti che hanno trascorso il ponte del 2 giugno all''estero.Privato. = Alloggio in seconda casa, casa di amici, casa privata in affitto (% su totale turisti).Az. turistica = Alloggio in struttura ricettiva turistica (% su totale turisti).Agriturismo = Percentuale di turisti alloggiati in agriturismo (% su totale turisti).ONT 2010 = Rilevamento dell''Osservatorio Nazionale del Turismo per il ponte del 2 giugno 2010.(*) Dati ONT riferiti alla vacanza principale di giugnoDestinazione Il dato di Federalberghi per cui solo il 6% dei turisti italiani sarebbe andato all''estero per il ponte del 2 giugno 2011, è in netto contrasto con i dati di Ont e Adoc (37% e 34% rispettivamente), che sono relativamente coincidenti. E soprattutto è in contrasto con quanto rilevato dalla Banca d''Italia a proposito della costante crescita dei viaggi all''estero degli italiani (+6,7% dal 2007 al 2010; in giugno 2010 +10,6% rispetto al 2009).
Scelta dell''alloggio Per le tre organizzazioni che si sono pronunciate in materia (Federalberghi, Telefono blu e Osservatorio Nazionale del Turismo), l''alloggio in azienda turistica riguarda circa il 60% dei viaggiatori. Il restante 40% è stato ospitato nella seconda casa di proprietà, presso amici o in casa privata in affitto. Sembra che Adoc (peraltro senza spiegarlo) abbia preso in considerazione, nei propri sondaggi, solo la quota di turisti che hanno scelto di essere ospitati da una azienda turistica (albergo, camping, villaggio, B&b, agriturismo) ignorando la quota di turisti che è stata alloggiata in abitazioni private. Pertanto, il dato di Adoc relativo alla scelta dell''agriturismo (26% dei turisti) è stato ridotto del 40%, pari alla quota media di turisti che utilizzano alloggi privati ma, anche così ridimensionato (16%), corrisponde a 900 mila arrivi, superiore di 4,5 volte alla ricettività massima dell''agriturismo.
Agriturismo Per quanto riguarda l''agriturismo appare sostanzialmente attendibile il dato Ont che, nel 2010, ha rilevato un 3,2% di scelta su 4,7 milioni di turisti, pari a circa 150 mila arrivi (sui 200 mila posti letto disponibili nelle aziende agricole), salvo considerare, secondo stima Agriturist, una flessione del 5% nel 2011 (142 mila arrivi). Il dato Federalberghi, rilevando come ospiti degli agriturismi il 4,4% di 8,5 milioni di turisti, ipotizza 374 mila arrivi, ben oltre il numero di posti letto disponibili per l''agriturismo. Sull''agriturismo, si registrano anche le previsioni, molto contrastanti, di Coldiretti-Terranostra e Turismo Verde-Cia. La prima ha annunciato una crescita del 20% rispetto al ponte del 2 giugno del 2010, mentre la seconda si è limitata ad un + 4%. Chi ha ragione? Inoltre le comunicazioni di Coldiretti confondono il numero di ospiti (arrivi) col numero di pernottamenti (presenze) attribuendo all''agriturismo un numero di frequentatori (375 mila) di gran lunga superiore ai posti letto disponibili (circa 200 mila), che è comunque escluso che siano stati tutti occupati.
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