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Più trasparenza sulle etichette Dal Ministero un nuovo decreto

Il ministro delle Politiche agricole Romano ha presentato la nuova bozza di decreto ministeriale sull’etichettatura, sottolineando la necessità di rendere l'etichetta dei prodotti alimentari ancora più leggibile e comprensibile, con caratteri più grandi e informazioni più chiare per il consumatore

 
01 giugno 2011 | 17:55

Più trasparenza sulle etichette Dal Ministero un nuovo decreto

Il ministro delle Politiche agricole Romano ha presentato la nuova bozza di decreto ministeriale sull’etichettatura, sottolineando la necessità di rendere l'etichetta dei prodotti alimentari ancora più leggibile e comprensibile, con caratteri più grandi e informazioni più chiare per il consumatore

01 giugno 2011 | 17:55
 

Saverio RomanoHa visto la luce la nuova bozza di decreto ministeriale sull'etichettatura dei prodotti alimentari. Il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Saverio Romano incontrato oggi 1° giugno i rappresentanti delle confederazioni agricole, delle associazioni di categoria dei settori bovino, avicolo, apicolo, lattiero-caseario, ortofrutticolo, oleicolo, delle industrie di trasformazione e le associazioni dei consumatori.

«Troppo spesso - ha dichiarato il Ministro dopo l'incontro - accade che i consumatori non riescano a leggere quanto riportato in etichetta a causa delle scritte troppo piccole. Con questo provvedimento vogliamo rendere ancora più leggibile e comprensibile quanto già previsto dalla legge. I prodotti interessati infatti sono tutti già sottoposti all'indicazione obbligatoria d'origine, però purtroppo capita sempre più di frequente che le informazioni non arrivino al consumatore, perché nascoste da caratteri troppo piccoli e da posizionamenti strategicamente poco visibili. Per questo si è resa necessaria questa norma che stabilisce le dimensioni dei caratteri da utilizzare e il posizionamento delle informazioni per i consumatori».

«Trattandosi di materia sottoposta alla direttiva comunitaria 98/34 - ha precisato Romano - seguiremo il percorso giuridico necessario e notificheremo il decreto alla Commissione europea. Ho voluto condividere prima le linee guida e poi il testo di questo provvedimento con tutti gli attori delle filiere coinvolte perché credo profondamene che il metodo e la concertazione siano anche parte considerevole della sostanza della politica di chi amministra la cosa pubblica. Durante la riunione sono state fatte delle osservazioni che riteniamo più che pertinenti e quindi accoglieremo nel testo definitivo che licenzieremo al più presto».

«Accanto ai provvedimenti che stiamo prendendo per la tracciabilità e l'etichettatura - ha concluso il Ministro - il Made in Italy ha bisogno anche di più promozione, sopratutto per i mercati che ormai non ha più senso chiamare emergenti dato che sono tra i più competitivi del mondo e che rappresentano per noi una grande opportunità. Dobbiamo coordinare una grande campagna di promozione nel mondo».

Il presidente di Confagricoltura Mario Guidi, intervenendo alla riunione ministeriale sul provvedimento, ha commentato con queste parole: «Tutti i provvedimenti che portino a maggiore chiarezza informativa, sui prodotti, sui loro ingredienti, e sulla loro origine, e che valorizzino il Made in Italy, sono benvenuti. Per questo valutiamo positivamente il decreto sull'etichettatura emanato dal ministro Romano, che è fermamente determinato a percorrere la strada della trasparenza, della chiarezza e dell'informazione».

«In situazioni difficili come l'attuale, con forti preoccupazioni dei consumatori per quanto sta accadendo in altri Paesi - ha aggiunto Guidi - l'etichettatura può dare risposte e tranquillizzare sulla provenienza dei prodotti. A ciò si aggiunga che a livello europeo esiste da anni un 'sistema di allerta rapido” per fronteggiare le emergenze; una misura atta a permettere, in caso di necessità, il ritiro dal mercato di tutti i lotti specifici a rischio».

Il decreto sull'etichettatura è importante per garantire un più facile accesso e una maggiore trasparenza di informazioni nei confronti del consumatore.  è quanto ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel commentare positivamente il decreto sulle etichette. Si tratta di una necessità poiché da una indagine della Coldiretti sulle bottiglie di extravergine ottenute da olive straniere in vendita risulta che in 4 bottiglie di olio extravergine su 5 in Italia è praticamente illeggibile per il consumatore  la provenienza delle olive impiegate, nonostante sia obbligatorio indicarla per legge in etichetta dal primo luglio 2009, in base al Regolamento comunitario N.182 del 6 marzo 2009. Negli ultimi anni con la mobilitazione a favore della trasparenza dell'informazione, la Coldiretti è riuscita a ottenere l'obbligo di indicare la provenienza per carne bovina, ortofrutta fresca, uova, miele latte fresco, pollo, passata di pomodoro, extravergine di oliva ma ancora molto resta da fare e l'etichetta resta anonima per circa la metà della spesa dai formaggi ai salumi, dalla pasta ai succhi di frutta. Occorre pertanto intervenire per estendere a tutti i prodotti l'obbligo di indicare in etichetta l'origine come previsto dalla legge nazionale approvata all'unanimità dal parlamento italiano lo scorso febbraio 2011. è bene ricordare che sugli scaffali 2 prosciutti su 3 provengono da maiali allevati all'estero senza un'adeguata informazione, 3 cartoni di latte a lunga conservazione su 4 venduti in Italia sono stranieri, mentre la metà delle mozzarelle sono fatte con latte o addirittura cagliate provenienti dall'estero, ma nessuno lo sa perché non è riportato in etichetta.


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