MILANO - «è impensabile aprire l'isola pedonale sui Navigli a luglio, dopo le elezioni. è troppo tardi». I commercianti milanesi, riporta il Corriere della sera di oggi, chiedono a gran voce di sapere quando aprirà l'isola estiva e vogliono essere ammessi al tavolo di discussione sulla 'movida” del capoluogo lombardo: «Se il Comune vuole dialogare lo faccia con le associazioni rappresentative, non cerchi scorciatoie».
Durante la presentazione del 'Codice di autoregolamentazione per i locali serali”, il protocollo anti disagi per i residenti (in pratica un decalogo su rumore, pulizia, steward, controlli su alcol, droga e sosta selvaggia) concordato dall'Epam-Unione Confcommercio con Palazzo Marino e con la polizia locale, è scaturita un'accesa polemica di natura politica. Il vicepresidente di Epam, Alfredo Zini, ha attaccato: «Noi ci aspettavamo dall'amministrazione un'apertura sulla stagione estiva».
A causa delle prossime elezioni amministrative, l'isola sui Navigli rischia di finire in là nel tempo, il che equivale a una riduzione degli incassi per i locali pubblici. «Si predisponga un documento subito. Per i Navigli, Brera e l'Arco della Pace», ha aggiunto Zini. «Al momento nessuno dei candidati sindaco ha chiarito le sue intenzioni. L'assessore Terzi ha fatto un tavolo di confronto con alcuni locali e associazioni, ma senza l'Epam, che è la principale associazione della categoria».
Giovanni Terzi, assessore uscente alle Attività produttive, ha replicato con irritazione: «Le posizioni di Zini sono assolutamente inaccettabili e lesive del lavoro svolto da me e dall'assessorato. Ricordo inoltre che l'assessore è libero di incontrare chiunque lo chieda e che non esistono scorciatoie per nessuno. Io e il mio assessorato mai le abbiamo cercate o promesse».