Non si placa la polemica sull'iniziativa del ministero delle Politiche agricole e dell'on. Antonio Razzi (Responsabili) di istituire un'ennesima patacca (la targa Ottimo per distinguire i ristoranti italiani all'estero che ne fanno richiesta) spacciata come tutela e promozione dei prodotti alimentari Made in Italy. Il cuoco Emanuele Esposito (uno dei più noti fra i nostri connazionali che lavorano all'estero) replica con una nuova lettera aperta all'on. Razzi che ha ribadito la volontà di andare avanti col suo progetto grazie anche al fatto che nuovo ministro delle Politiche agricole è Savero Romano, il gran capo dei trasformisti Responsabili.
Di seguito l'ultimo intervento di Emanuale Esposito che 'Italia a Tavola” condivide e fa suo.
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Non faccio polemica sulla Targa 'Ottimo” del ministero delle Politiche agricole, anche se non riesco a capire come mai, prima si fa un decreto e poi si dice di voler istituire una commissione…, ma lasciamo che sia il tempo a giudicare.
La mia polemica è sul fatto che di targa per valorizzare la ristorazione italiana all'estero, certificandone la qualità, c'e ne già una della Unioncamere e con la partecipazione di ben 5 Ministeri.
Il mio dubbio è di capire se per il Mipaf questa targa sarà quella ufficiale.
Come dire che quella organizzata da Unioncamere e i Ministeri (fra cui Mipaf) è fasulla?
Io sono abituato a dire le cose in obbietività e onestà e non è detto che io debba per forza accodarmi al coro delle voci sensa senso. Sono stato minacciato per aver posto dei dubbi e sinceramente delle minaccie me ne frego altamente.
Mi ripeto: la nuova targa cosi presentata dal Mipaf rischia di apparire solo uno slogan pre elettorale per accappararsi qualche voto tra la categoria degli italiani all'estero.
Non ho dubbi sul fatto che la categoria dei ristoratori ha bisogno di una riorganizzazione e certamente di una valorizzazione seria e mirata, ma con questo decreto si crea solo confusione e si danneggia ancor più il settore.
Non c'è una vera strategia di mercato, diciamocelo francamente. Il ministero Politiche agricole ha cambiato in questo Governo tre ministri, a parte l'ultimo che è arrivato qualche giorno fa, i primi due non hanno fatto nulla per la valorizzazione della ristorazione italiana nel mondo. Hanno speso soldi per piccole manifestazioni, addirittura Zaia organizzò un evento Italy in tour, che non è mai partito, fondi stanziati ed erogati. Galan disse che chiudeva BuonItalia, ma si è limitato solamante a far fuori Walter Bunello uomo di fiducia di Zaia, per il resto solo noia e proclami.
Vogliamo essere seri o giocare con le parole? Sappiamo benissimo quanti soldi perde ogni anno il made in Italy, e quali sono le misure in atto. Il decreto per la targa 'Ottimo” non credo che possa essere utile contro il fenomeno contraffazione. Vogliamo ridurre il rischio 'copy made in Italy” ? Allora dobbiamo partire dal basso:
Interveniamo sui dazi doganali per i prodotti no EU
Creiamo stutture agrarie per i giovani; L'italia è piena di terreni abbandonati, non solo creiamo posti di lavoro ma opportunità di abbassare i prezzi del mercato interno ed estero, dobbiamo valorizzare la nostra terra.
Facciamo accordi commerciali con Paesi emergenti.
Creiamo una sorta di negozio 'ItalianS” all'interno di tutte le strutture ricettive italiane all'estero e (perchè no ?) anche all'interno di ambasciate.
Eliminiamo gli ICE e diamo maggiori resposabilità agli uffici commerciali delle nostre Ambasciate. è ridicolo avere due uffici che fanno la stessa cosa: oltre al danno economico la beffa.
Potenziamo BuonItalia, facendone un grande consorzio di promozione, unico e solo dove saranno presenti tutte le associzioni di categoria e consorzi. è uno spreco avere mille manifestazioni ognuno per se. Cosi facendo si eliminerebbero anche gli uffici promozionali regionali, un altro spreco.
Creiamo strutture scolastiche di cucina insieme ad altri Paesi.
Come vede onorevole Razzi, la valorizzazione del made in Italy non è limitata solo a una targa di riconoscimento, che come lei ben sa non porterebbe nessun vantaggio economico, ma soltanto un po' pubblicità per i ristoranti. Vogliamo seriamente aprire un dibattito e fare le cose con serietà ? Allora lei dovrebbe organizzare un tavolo con tutte le associazioni e Ministeri per fare un piano per la valorizzazione.
Poi lei è libero di fare la sua targa ufficiale ma non sarà una targa che valorizza il made in Italy o riduce la contraffazione. E infine, mi scusi per la franchezza, ma che vantaggi avrebbe un ristoratore che ottiene la targa ? Lui e i sui clienti sanno già che il ristorante 'da Peppe”, è un ristornate Italiano. Bisogna intervenire alla fonte e non sul cliente finale.
Emanuele Esposito
GENERAL MANAGER
IL VILLAGGIO RESTAURANTS & LOUNGES®
Al Andalus Street, P. O. Box 9033 , Jeddah 21413 , Kingdom of Saudi Arabia
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