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Allarme nucleare in Giappone L’Italia blocca le importazioni

Gli arrivi di prodotti alimentari dal Giappone sono comunque limitati. Ma a rischio ci sono le esportazioni agroalimentari nazionali che nel 2010 hanno fatto segnare un valore di 536 milioni di euro, in aumento del 2% rispetto all’anno precedente. Il prodotto più esportato in valore è il vino

 
16 marzo 2011 | 10:20

Allarme nucleare in Giappone L’Italia blocca le importazioni

Gli arrivi di prodotti alimentari dal Giappone sono comunque limitati. Ma a rischio ci sono le esportazioni agroalimentari nazionali che nel 2010 hanno fatto segnare un valore di 536 milioni di euro, in aumento del 2% rispetto all’anno precedente. Il prodotto più esportato in valore è il vino

16 marzo 2011 | 10:20
 

Vale 13 milioni di euro il positivo blocco delle importazioni di cibi dal Giappone con data successiva all'11 marzo, giorno del terremoto, annunciato dal ministro della Salute Ferruccio Fazio per motivi precauzionali alla trasmissione Porta a Porta.

è quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che gli arrivi di prodotti agroalimentari dal Giappone sono limitati per un importo che nel 2010 ha raggiunto solo i 13 milioni di euro, appena lo 0,03% dell'import agroalimentare totale nazionale, anche perché i ristoranti giapponesi in Italia si approvvigionano di pesce sul posto. Peraltro le importazioni riguardano per ben 3 milioni di euro piante e fiori che non sono destinate a fini alimentari mentre si rilevano arrivi praticamente irrisori, nell'ordine, di semi oleosi, bevande alcoliche, oli vegetali, prodotti dolciari, pesce e tè.

Le esportazioni alimentari sono in realtà marginali in tutto il mondo poiché il Giappone è, tra i Paese sviluppati, il più dipendente per l'alimentazione dall'estero dal quale importa ben il 60% del proprio fabbisogno, secondo le elaborazioni della Coldiretti. Molto più rilevanti sono quindi le spedizioni di prodotti agroalimentari Made in Italy nel Paese del Sol Levante che potrebbero essere colpiti dagli effetti della tragedia sull'economia nipponica.

A rischio ci sono le esportazioni agroalimentari nazionali che nel 2010 hanno fatto segnare un valore 536 milioni di euro, in aumento del 2% rispetto all'anno precedente. Il prodotto più esportato in valore è il vino con oltre 102 milioni di euro, seguito dalla pasta per 82 milioni, dalle conserve di pomodoro con 70 milioni, dall'olio di oliva con 69 milioni e dai formaggi con 41 milioni di euro. Sui tratta principalmente dei prodotti di base della dieta mediterranea per i quali si registra un apprezzamento crescente da parte dei giapponesi nelle case e nei ristoranti dove si temono però i contraccolpi economici dell'emergenza terremoto.

© Riproduzione riservata STAMPA

 
 
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