Scienza e ristorazione si danno appuntamento al Ristorante 'Kome” di Firenze per la presentazione del Dna - Daily and nightly assessments of healt - il bollino della salute a tavola codificato da Ferruccio Bonino della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università di Pisa.
L'evento - che chiude la settimana di "Sinergie culturali-culinarie italo-giapponesi per la salute alimentare” svoltasi tra Pisa, Montecatini (Si) e Firenze - rientra nel programma di iniziative di formazione promosse dall'Università di Pisa in collaborazione con l'Istituto alberghiero 'F. Martini” di Montecatini Terme e, grazie al sodalizio con la Federazione italiana pubblici esercizi della Toscana, si propone come momento di confronto e divulgazione rispetto al ruolo educativo che la ristorazione di qualità svolge per la diffusione di un corretto stile di vita alimentare.
Al centro dell'incontro fra esperti di scienze dell'alimentazione, operatori economici del settore e istituzioni locali c'è la cucina giapponese, esempio virtuoso di una tradizione culinaria millenaria che, con forza crescente, influenza ed orienta positivamente l'alimentazione contemporanea.
Tatsuo Miyamura - eminente virologo e microbiologo, già direttore del National insitute of healt di Tokio - e il Maestro di cucina Syouzo Kojima gli illustri ospiti provenienti dal Giappone, protagonisti di dimostrazioni culinarie e degustazioni di prodotti del Sol Levante.
«Siamo orgogliosi, come toscani e come ristoratori - afferma Aldo Cursano, presidente regionale di Fipe - che un percorso di qualità e salute come quello certificato dal Bollino Dna Salute parta dalla nostra terra e che, con esso, si apra una proficua collaborazione fra il mondo della ristorazione e l'eccellenza della ricerca universitaria toscana. Il confronto con i risultati che la medicina produce nel campo delle scienze alimentari, la codifica e il riconoscimento di determinati requisiti nell'elaborazione dei piatti rappresentano un valore aggiunto di rilevanza strategica per la valorizzazione della ristorazione di qualità, ma ancora di più per un corretto stile di vita alimentare fuori casa».
«Il valore dalla multicultura nella cucina di qualità – conclude Adelmo Pagni, dirigente scolastico dell'Istituto Alberghiero Martini - è prezioso. La nostra scuola, per tradizione, è pronta ad accogliere e tradurre innovazioni e nuove proposte culturali. In tal senso, l'obiettivo primario dell'iniziativa è la formazione e la preparazione del 'tecnico del cibo”, una figura professionale del tutto innovativa che formeremo con nuovi corsi a partire dalle prossime settimane».